Capitolo 41

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Lui mi tranquillizzò con una carezza sulla mia spalla.

-Sarà stata una persona così per- Disse. Mi guardò le labbra e passò il suo sguardo ai miei occhi.

-Adesso riposati e starai meglio, fidati di me- Mi accarezzò il braccio e mi lasciò un bacio sulla fronte. Nonostante il caldo, mi tirò su il lenzuolo per coprirmi. Iniziai a chiudere gli occhi per addormentarmi, ma un'ombra sembrò allontanarsi.

-Phil- Esso sembrò fermarsi al mio richiamo. Si girò verso di me e gli indicai la poltrona accanto a me.

-Ti prego resta- Ovviamente dopo tutti i pericoli accaduti, non volevo restare da sola. Mi mancava dormire accanto a lui.

Non sembrò farselo ripetere un'altra volta che si sedette acccanto a me senza fare storie. Sorrisi e, sotto alle sue accarezze, mi addormentai senza problemi.

*Pov Mason*

-Dove cavolo è Beth?- Disse Kane frustato insieme agli altri che mi guardarono rientrare.

-Avevi detto che fosse tornata oggi- Si azzardò Kalvin motivando la ddomanda di Kane fatta poco fa.

-INFATTI "DETTO" NON PROMESSO- Urlai contro di loro. Non avevo intenzione di farlo, ma la mia pazienza in questo momento non era come le altre volte, eppure ne avevo molta.
Tutti mi guardarano con un misto di emozioni. Non riuscivo a capire come avevano reagito. Alcuni sorpresi, alcuni schifati, se si può definire, dal mio comportamento in quei ultimi giorni. Infondo non avevano torto, avevo proprio un comportamento strano rispetto altre volte. Non ero più il Mason sorridente, ironico, quello che si divertiva in ogni momento.

-Che cavolo ti prende! Sei così da giorni. Puoi tornare quello di una volta? Noi questo ti chiediamo e non hai intenzione di fare almeno questo piccolo gesto!- Ricattò Ben. Come non potevano capirmi. Lo avevano sempre fatto, mentre adesso mi vengono incontro. Mi girai verso il ragazzo di qui mi disse tutto ciò.

-Sentite... Forse voi potete capire tutto di me, ma non quanto io sia così distrutto da tutto ciò, da Elizabeth, da quello che sta succedendo- Dissi mettendo in evidenza tutte le parole.

-Ah si, perché forse ha ragione Phil- Azzardò un mio compagno di squadra di qui non tardai a riconoscere la voce. Jack pensava davvero fosse colpa mia?

-Tu eri con lei quella sera. Sei uscito con lei ma sei tornato da solo.- Lo guardai incredulo. Esso si avvicinò a me, ma prima che rischiai di prendere un pugno da parte, sua iniziai a parlare.

-Sai una cosa? Io sono andato là, lei sapeva ci fosse stato qualche appuntamento con qualche ragazza, ma non sapeva che quella ragazza era lei.- Dissi e appena interroppi per prendere respiro, Jack riniziò a parlare negando l'evidenza cercando di continuare il mio discorso.

-Tu le hai detto che quella ragazza era lei, ma ti ha risposto che era già fidanzata. Così tu, adirato, l'hai spinta giù e sei scappato per la paura- Disse a denti stretti, io lo spinsi via da me.

-Ti sembrerebbe un tipo che fa queste cose Jack? Certo le ho detto che ero innamorato di lei e si scusò per il semplice fatto che si sentì in colpa, ma ovviamente dissi che non era sua la colpa. Buttai il mazzo di fiori giù per le rocce e me né andai senza essere seguito da lei. Poi non so cos'era successo- Raccontai la pura verità. Sta volta Jack mi guardò dispiaciuto insieme a tutti gli altri, ma me né andai senza aver detto nemmeno una parola in più.

*Ecco il capitolo 41, fatemi sapere come sempre🥰*

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