Capitolo 37

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Stavo per cadere in un svenimento fin quando non mi venne in mente questa notte.

-Mason!- Lo richiamai. Non vidi Beth. Dov'era?
-Dov'é Beth?- Domandai cercando dietro di esso almeno una traccia della ragazza, ma nesssuna.
-É rimasta fuori. Va a riposare, tornerà a momenti- Disse come se fosse offeso e se né andò.
Feci così, e me né ritornai in camera. Mi sdraiai sul letto e guardando fuori dalla finestra aspettai Beth, finché non mi addormentai.

E se fosse stata colpa di Mason? Era con lei quella sera. Quando esso tornò lei non ci fu. La rabbia dentro di me si fece sempre più grande fino a farmi alzare ed andare incontro al ragazzo di cui volevo prendere a botte nonostante ebbi un legame forte. Tirai un pugno contro la guancia di Mason, e quest'ultimo cadde a terra dolorante. Alcuni mi presero per le braccia, evitando che io avessi fatto altro male. Le mie lacrime continuarono ad uscire.

-SEI STATO TU!- Urlai, ed esso mi guardò spaventato. Non mi importò. Sapevo che tra un momento all'altro mi avrebbe chiesto scusa, ma sapevo anche che non riuscì a personarlo.

-TU HAI FATTO CADERE BETH IN QUEL BURRONE- Riurlai, e lo vidi disapprovare accennando un no con la testa.

-No, non ho fatto nulla, lo giuro!- Esclamò esso. Tutti lo guardarono.

-ERA CON TE IERI SERA- I ragazzi mi lasciarono sbadamente, ed io, avvicinandomi sempre più al ragazzo di cui mi stavo riferendo, presi per la felpa Mason, ormai rialzatosi da terra, e lo sbattei al muro.

-NON MENTIRE!- Esclamai io. Le vene nel collo si fecero intravedere sempre di più, le pieghe sulla mia fronte apparvero ogni secondo a causa della mia rabbia.

-NON. MI. DEVI. MENTIRE.- Dissi. Ogni parola che passava si fece sempre con tono più bassa. Esso sembrava paralizzato ed io, accorgemdomi di quello che stavo facendo, lo guardai rilassando pian piano il mio viso. La mia presa si fece sempre più leggera da esso e mi tolsi scorbuticamente da Mason.

-Scusa...- Affermai. La rabbia mi prese il controllo, cosa non buona per me.
Mi girai verso gli altri che mi guardarono sbalorditi.

-Scusate...- Ripetei, questa volta a tutti, notando la situazione che si era creata. Uscì dall'hotel con lo sguardo basso il cui guardò le mie scarpe ormai rovinate.
L'immagine di Beth, apparsa sullo schermo della televisione nel telegiornale, sembrava non andarsene dalla mia mente. Ormai era impressa e lo sarà finché non la rivedrò sorridere.

Non fu da molto che le succedeva qualcosa. Era sempre stata colpa mia se essa fu sempre dentro a quel grande palazzo bianco ricoperto, quasi del tutto, da finestre.
Mi mancava già. Senza Beth, la ragazza di cui portò umorismo buono ogni mattina a tutti, non furono giornate di felicità, ma bensì di dispiacere, di nostalgia. Il suo sorriso illuminò ogni giorno il volto di ognuno di noi, mentre ora pensare che non la potremmo vedere per molto tempo, o addirittura mai più, mi fece solo salire i brividi lungo la schiena. Come potevo fare senza di lei, il suo sorriso, i suoi abbracci, i suoi occhi che forse da questo giorno non si saranno mai più aperti.

*Ecco il capitolo 37, fatemi sapere come sempre! Riuscite a ricordare il quale scena di film ho preso le frasi in qui Phil si scusò con tutti? Come vi pare questo capitolo?🥰*

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