Eccoci qui. Giorno due. Ancora non mi fanno vedere la ragazza a cui è sempre stata al mio fianco. Giorno dopo giorno la notizia fu sempre la stessa, quella dove il corpo di Beth fu ritrovato. Altro non si sentiva. Le mie giornate invece iniziarono a diventare tristi, stancanti, noiose ed io senza nessuna emozione. Sveglia, allenamento, pranzo, telefono, cena e dormire. Questa fu la mia routine quotidiana. Sembrai uno di quei ragazzi adolescenti a cui soffrono molto e altro non possono fare. L'allenamento ormai fu una cosa a cui potevo saltare, poiché le mie forze ormai se n'è stessero per andare, ma non potevo per il semplice fatto della mia carriera. Inoltre, quel campo mi ricordò molto la mia ragazza, ma era così vuoto. E no, non in senso di attrezzi e varie cose, ma dell'umorismo. Le risate, i mal di pancia per colpa di quest'ultime, gli scherzi, i divertimenti, ma non solo, anche i pianti, le delusioni, i fallimenti, la rabbia... non c'era nemmeno l'aria. Tutti e nessuno escluso, sembrava che non provasse nessun sentimento, apparte qualche risatina di poco che ci faceva provocare il mister con le sue solite barzellette, ma svenivano subito.
E Mason? Oh Mason. Mason sembrava più preoccupato per le colpe che gli avvesero dato piuttosto a Beth. Quel ragazzo mi faceva salire i nervi al limite. Uno dei miei migliori amici, che non solo si fu innamorato della mia ragazza, ma le aveva fatto anche del male. So benissimo che non l'ha spinta, ma non ero sicuro di ciò. A volte salutava appena entravamo agli allenamenti tanto per ed io ovviamente no.Ero sul tavolo di casa mia, facendo la solita colazione, appena non sentì qualcosa di molto familiare.
"Buongiorno tali spettatori e benvenuti in una nuova edizione del telegiornale." Noia. Ormai sapevo benissimo che avrebbero parlato del meteo ma mi illusi.
"Elizabeth Thomas, ragazza sopra i vent'anni, sembra essere sopravvissuta al gravissimo incidente di due giorni fa, causato dalla caduta. Così annunciano i dottori: -La ragazza è davvero in pessime condizioni, ma per miracolo sembra essere sopravvissuta. Le ferite sono molte, all'inizio il suo cuore non rispondeva, ma abbiamo fatto di tutto. La ragazza sta bene.-" Il telegiornalista spiegò il tutto abbassando e rialzando il viso sulla telecamera per poi passare alle notizia principali.
Non sapevo che fare. Ero ormai bloccato con lo sguardo sulla televisione finché non mi alzai facendo scivolare per poco la sedia per terra. Presi le chiavi e andai immediatamente da Beth. Ammisi che c'era un freddo cane nonostante fossimo in estate, ma ero così di fretta che nemmeno presi una felpa. Le gocce di pioggia sbatterono sul finestrino della macchina, mentre io avrei pensato che tra poco facessi un incidente se non smettevo di pensare a quando avrei rivisto Elizabeth.
Arrivai. Non credevo a ciò che vedevano i miei occhi. Mason era affacciato alla vetrata della stanza di Beth e la guardò. Come faceva ad essere arrivato lì prima di me?
Non mi importò più di tanto e mi avvicinai al suo fianco spostando lo sguardo dal muro fino a vedere la ragazza. Non dissi nulla, nemmeno Mason sembrò farlo finché non mi azzardai io a parlare dopo ben due giorni.
-Come sta?- Domandai io secco. Sul viso di Mason sembrò apparire un'espressione sbalordita, come se non mi sentisse da anni.
-Sta bene- Disse. Altro non aggiunse.
*Ecco il capitolo 38, fatemi sapere come sempre🥰!*
STAI LEGGENDO
"Fidati di me..."
Fantasy"ti devi fidare di me..." disse lui, guardandomi cercando il mio sguardo che si posò sul pavimento. Mi prese per le spalle si inginocchiò per guardarmi il viso, e...