"Changbin, chiudi la bocca. Stai russando," mormorò Felix, dando una gomitata al ragazzo in modo che si svegliasse. Erano passate solo due ore da quando l'aereo era finalmente decollato, eppure Changbin riuscì in qualche modo ad addormentarsi nei primi cinque minuti in cui erano in volo.
"Cazzo, ho mal di testa," sbuffò, svegliandosi di soprassalto al tocco. Si strofinò la sonnolenza dagli occhi, ma non riuscì a nascondere l'evidente sbadiglio.
"Allora torna a dormire ma non russare. Se ti sento, ti ficco un calzino in bocca," minacciò Felix ma la cosa non infastidì Changbin. Semmai, lo trovava divertente e nel modo meno minaccioso possibile.
"Non importa se lo faccio, ma stai zitto perché stai peggiorando le cose," scherzò prima di osare appoggiare la testa contro la spalla di Felix per più conforto e sostegno.
Il più giovane si irrigidì ma superò la sensazione al petto una volta realizzato che Changbin non si sarebbe mosso. Liberò il braccio schiacciato tra il ragazzo e il suo stesso corpo prima di avvolgerlo attorno alla spalla di Changbin.
Felix giurò di poter sentire il respiro di Changbin alla base del suo collo, il che in effetti gli faceva venire i brividi lungo le braccia, ma lo ignorò. Fece roteare i capelli del ragazzo nella speranza di rilassarlo e lavargli via il mal di testa.
Amava dove si trovavano in quel momento, sedevano verso la parte posteriore dell'aereo senza gli occhi attenti degli altri passeggeri, semplicemente l'uno alla presenza dell'altro. Era comodo. Sembrava naturale, e sebbene Felix, nel profondo della sua mente, desiderasse che fosse sempre così, sapeva che fare di più avrebbe rovinato del tutto la loro cosa non così perfetta. Ma c'era anche quel lato in lui, quello audace, che gli diceva di fare qualcosa prima che diventasse più confuso di quanto non fosse già.
Stava esprimendo desideri su stelle che ora erano solo satelliti. Ma a lui andava bene. Era pur sempre un inizio, vero?
Smise di far roteare le ciocche di capelli e passò invece a passarci le mani sopra. Amava vedere la fronte di Changbin. Era come fissare una persona completamente diversa. Anche per essere sinceri, aveva un bell'aspetto. Incredibile, in realtà. Non gli è mai piaciuto mostrare la fronte, ma Felix si è posto l'obiettivo di mettere Changbin più a suo agio nella propria pelle.
"C'è un motivo per cui ti piace giocare con i miei capelli?" Changbin borbottò, pur tenendo gli occhi chiusi.
Felix scosse la testa, i capelli di Changbin gli solleticarono la guancia, prima di rispondere. "No," mentì con un sorriso.
"Bene, continua a farlo perché il mio mal di testa è quasi passato," sussurrò prima di tacere e annegare completamente nel conforto che era Lee Felix.
Quindi Felix continuò con un sorriso sul viso.
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Vibes // Changlix (edited)
Hayran KurguQuando Lee Felix scrive accidentalmente il numero sbagliato, la sua relazione con l'utente anonimo si evolve in realtà nel corso di poche settimane. Sia tramite telefono che di persona, Felix iniziò presto a capire che non era solo al mondo. ATTENZI...