"Ancora non capisco come hai fatto a convincermi Meri!" Urla Astrid alla sua migliore amica cercando di sovrastare la musica
"Dai As! È il compleanno di Eret! È giusto che ci sia anche tu!" Risponde allegra Merida
"Si ma esce con te non con me!" Risponde Astrid "inoltre ho un sacco di cose da studiare!" Aggiunge poi la bionda
"Dai a mezzanotte arriva la torta, dopo quella puoi andare" risponde la rossa allegra e torna verso Eret.
Il tempo passa, e finalmente a mezzanotte e mezzo Astrid si incammina verso casa.
Fa freddo ed il vestito leggero che Astrid indossa non aiuta a combattere l'autunno londinese.
"Hey" richiama una voce ed Astrid si volta trovandosi davanti un ragazzo con capelli chiari, quasi bianchi, lo conosce di nomina, Jack Frost, il combinaguai del suo liceo.
"Oh, ehm ciao..." fa Astrid sorpresa di incontrarlo li, lo aveva visto alla festa, perchè ora era li?
"Ti ho vista allontanarti... come mai?" Chiede Frost
"Oh, ecco... ho parecchio da studiare e sinceramente non sono tipa per queste feste, sono rimasta fino ad ora solo perchè sono amica di Eret, ma adesso devo proprio rientrare..." risponde Astrid incamminandosi di nuovo
"Ti accompagno, non vorrei mai ti succedesse qualcosa..." risponde Jack con un sorriso e la segue
"No ma tranquillo, non serve... non vivo troppo lontano..." fa Astrid che si sente preoccupata
"No ma insisto..." dice il ragazzo "non vorrei mai che qualcuno... ti facesse del male" aggiunge poi carezzandole la spalla lasciata nuda dal vestito.
Astrid ha un brivido non dovuto al freddo, e aumenta il passo vedendo la piazza in lontananza.
All'improvviso il ragazzo la afferra per la vita e si infila in un vicolo buio.
"Che cosa fai?!" Chiede Astrid sconcertata mentre sente le sue mani addosso
"Mi assicuro che nessuno, tranne me, ti faccia qualcosa!" Risponde lui con una risata fredda.
Astrid lo sente mentre la blocca con il suo peso contro il muro e le solleva le gambe portandole su così da impedirle la fuga.
Poi sente chiaramente il suono dei pantaloni di lui che cadono a terra mentre il ragazzo sposta il tessuto delle sue mutandine lasciando libera ed indifesa la sua fessura vergine.
"NO! No ti prego! Qualsiasi cosa ma non questo ti prego!" Implora Astrid
"Qualsiasi cosa? Dici sul serio?" Risponde lui con un ghigno
"Si qualsiasi cosa ti prego!" Risponde lei in preda al panico
"Allora dammi il tuo bel culetto..." risponde lui con uno sguardo gelido e perfido
Astrid è congelata dalla sua richiesta, ma quando lo sente avvicinarsi per penetrarle la vagina si riprende
"Ok va bene! Va bene... ma fai piano..." dice terrorizzata, il suo unico pensiero ora è salvaguardare la sua verginità, è disposta anche a soffrire ma vuole proteggerla, perchè vuole donarla solo all'uomo che amerà un giorno
"Ottimo..." risponde malefico Frost "ma dovrai implorarmi bellezza!" Aggiunge poi sghignazzando e lasciando Astrid di ghiaccio.
La ragazza si morde un labbro, poi si volta alzandosi il vestito e togliendosi le mutandine, piegandosi in avanti per lasciare libero accesso al suo ano.
"T-ti prego... scopami il culo..." sussurra
"Come?! Non ho sentito!" Fa Jack
"Ti prego inculami... rompimi il culo ti supplico....." dice Astrid a voce più alta mentre le lacrime iniziano a sgorgare
"Mmmh... non sono ancora soddisfatto, ti voglio... più sottomessa!" Aggiunge Frost
"T-ti supplico padrone, inculami e sverginami il culo, sfondami l'ano, rompi il culo della tua schiavetta..." dice Astrid ormai in lacrime
"Ottimo..." risponde Jack che le afferra i fianchi e le penetra l'ano con un colpo secco.
L'urlo di dolore di Astrid viene soffocato dalla mano di Frost che le tappa la bocca, la ragazza sente il suo membro scavarle le carni e romperla dentro, il dolore lancinante la fa soffrire come non mai.
Ma quando sembra che finalmente il peggio sia passato e sente il ragazzo rallentare, in realtà arriva la disgrazia finale.
Jack estrae il suo pene dall'ano martoriato di Astrid e lo poggia sulla figa della ragazza che inizia ad urlare ed implorare ma le sue grida sono soffocate dalla mano sulla sua bocca
"Mi spiace tesoro ma ho scommesso che ti avrei sverginata stanotte, e non le perdo 50 sterline per te!" Dice sadico il ragazzo penetrandola di colpo e sverginandola definitivamente.
La nuova fitta di dolore spegne definitivamente ogni resistenza di Astrid che si lascia andare come un oggetto nelle mani del suo aguzzino.
Lo sente ansimare dietro di lei e scoparla finchè non le viene dentro, la ragazza crolla a terra ormai senza volontà, persa, distrutta, deflorata, insudiciata.
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Panacea
Teen FictionUna Astrid ferita moralmente ed incapace di reagire si trova a cambiare vita sperando di trovare qualcosa che le permetta di ricominciare da capo. Troverà forse qualcuno... capace di essere la panacea dei suoi mali e guarirla Nuova Hiccstrid, sempre...