Alla scoperta della nuova casa

142 4 0
                                    

La sua prima giornata a Bergen prosegue molto tranquillamente, la sera verso ora di cena Astrid si veste comoda con un Jeans una maglietta ed un maglioncino chiaro ed esce per andare a cena. Ma appena uscita si rende conto che non sa dove poter cenare, quindi decide di provare a disturbare Hiccup.
Arriva davanti alla stanza numero 15 e bussa
TOC TOC TOC
"Si chi è?" Chiede la voce di Hiccup da dentro la stanza
"Perdonami il disturbo Hiccup, sono Astrid..." risponde Astrid
"Arrivo, dammi un secondo" risponde la voce del ragazzo leggermente affannata da dentro
Quando la porta si apre un Hiccup in leggero affanno con una canottiera sudata che si appiccica sui muscoli tesi dell'addome del ragazzo e con dei guanti sulle mani, appare davanti ad Astrid
"Scusami, sono in condizioni pietose ma mi stavo allenando... come posso aiutarti?" Fa Hiccup spostandosi una ciocca di capelli appiccicata sulla fronte
"Eh... ehm... volevo andare a cena... ma non so dove si possa andare a mangiare ecco..." chiede Astrid
"Ah certo! Che stupido! Non ti ho detto niente della mensa! Guarda se mi dai 15 minuti mi do una lavata e ti accompagno" le risponde Hiccup
"Oh ma non serve... non disturbarti..." dice Astrid ma viene fermata dal ragazzo
"No davvero, a parte perchè anche io devo cenare, ma poi era mio compito parlartene oggi, quindi vorrei accompagnarti per favore..." è la risposta del ragazzo a cui Astrid non sa dire di no
"Ok, ti aspetto in camera mia allora" risponde lei e si avvia verso la sua stanza.
Un quarto d'ora dopo Hiccup bussa alla porta di Astrid che apre e se lo trova davanti, ha indosso dei pantaloni cargo neri, una felpa dello stesso colore ed i capelli ancora bagnati dalla doccia
"Andiamo?" Le chiede e la ragazza annuisce seguendolo.
Sentendosi leggermente meno in ansia Astrid finalmente osserva l'edificio in cui si trova, è costruito in pietra chiara molto elegante, con il parquet a terra di un colore simile a quello delle varie porte.
"Allora, tornando al piano terra..." inizia a spiegare Hiccup "arriviamo nella zona definita sala giochi, qui ci sono varie attività come biliardo, ping pong e simili, oltre ad un giardino interno all'edificio" le spiega Hiccup mentre scendono le scale "ecco vedi?" Aggiunge poi appena arrivati di sotto "altrimenti se usciamo dalla porta da cui siamo entrati oggi..." continua aprendo suddetta porta "siamo nel cortile con il parcheggio, non credo tu abbia una macchina al momento ma se un giorno la avrai ogni stanza ha diritto ad un posto auto contrassegnato dal numero della stanza stessa" prosegue Hiccup nella sua spiegazione indicando i vari parcheggi contrassegnati da numeri.
"Wow che organizzazione..." dice stupita Astrid "chi ha ideato il dormitorio è un genio!" Aggiunge poi ed Hiccup arrossisce lievemente mentre dice "oh... grazie..."
Astrid lo sente e chiede "sei stato tu?" Sorpresa
"Non ad ideare l'edificio, ma ho lavorato a stretto contatto con mio padre e mia madre per la ristrutturazione..." spiega Hiccup
"Wow, complimenti..." risponde Astrid ancor più sorpresa
"Grazie..." risponde Hiccup in leggero imbarazzo "comunque seguendo questo pergolato..." continua poi il ragazzo indicando la tettoia sotto cui si trovano "arrivi a quell'edifico li in fondo" dice indicando una struttura con quella che sembra una cupola di vetro sopra "quella è la mensa, ho pensato di inserire quella cupola in vetro per renderla più luminosa durante il giorno..." continua Hiccup
"Perchè non studi architettura? Sembri portato..." chiede Astrid curiosa
"Ecco... vedi..." fa Hiccup adesso davvero in imbarazzo "non voglio vantarmi, ma ho finito il liceo con due anni d'anticipo, ed in quei due anni ho preso una laurea triennale in architettura, ora faccio storia perchè è la mia passione..." racconta il ragazzo lasciando Astrid a bocca aperta
"In pratica sei un prodigio!" Esclama la ragazza
"Ma no, solo mi piace studiare..." si schernisce il moro "ah infine, quella struttura la incastonata nella montagna più alta del fiordo, quella è l'università, si dice che in passato proprio in quel punto sorgesse una antica sala riunioni di un villaggio vichingo..." racconta ancora Hiccup
"Sei un ottimo oratore sai?" Si complimenta Astrid mentre con lui raggiungono la mensa
"Grazie... comunque fortuna che siamo in anticipo, se fossero già arrivati gli altri sarebbe stata..." inizia a dire Hiccup ma viene interrotto da una voce stentorea che urla
"FRATELLOOOOOOO!" Dice un ragazzo basso ma ben piazzato accompagnato da una ragazza con lunghi capelli corvini ed un altro ragazzo abbastanza in carne ma comunque anche lui con un buon fisico
"Hey Dagur... ciao Heater, Gambe!" Saluta Hiccup
"Hey fratello! Che combini? Sei in dolce compagnia?" Chiede subito Dagur mettendo immediatamente a disagio Astrid
"Dagur piantala!" Dice Hiccup tirando uno scappellotto all'amico "allora lei è Astrid, si è appena trasferita da Londra, loro sono Dagur, il mio migliore amico..." inizia a presentare Hiccup che viene di nuovo interrotto dallo stesso Dagur
"Nonché fratello anche se non di sangue!"
"Poi Heater" continua Hiccup ignorandolo "sua sorella"
"Piacere" si presenta Heater avvicinandosi e stringendo la mano ad Astrid "spero saremo amiche" aggiunge con un dolce sorriso che ad Astrid ricorda vagamente quello di Merida e quindi le ispira subito fiducia
"Infine Gambedipesce Ingerman, il ragazzo di Heater" conclude Hiccup
"Piacere di conoscerti Astrid" saluta Gambe con un sorriso gentile
"Dagur, e Mala?" Chiede Hiccup
"Dovrebbe essere già dentro, ha finito subito il trasloco ed ha detto che mi precedeva" spiega Dagur ed Hiccup si volta verso Astrid per spiegare
"Mala è la ragazza di Dagur, stanno insieme dal primo anno di liceo quindi hanno deciso di convivere, ecco a che trasloco si riferisce"
"Ah capisco..." risponde Astrid un po' spaventata da tutte quelle persone ma contenta di aver trovato qualcuno che sembra davvero poter essere suo amico proprio come pensava.
"Beh la conoscerai dentro, andiamo..." fa infine Hiccup guidando Astrid in mensa

PanaceaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora