CHAPTER FIFTEEN

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she said don't get too attached but she got attached to meyou said you would die for herbut that's not what it seems(Tevomxntana - Heaven sent)

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she said don't get too attached
but she got attached to me
you said you would die for her
but that's not what it seems
(Tevomxntana - Heaven sent)

❓❗

« Oh, fra'! Ma sei scemo in culo! » rise in faccia all'amico.
Era Seung-min, con il suo solito contegno da tossicomane sopito e mercante di morte.

E in quei giorni di inverno di fredde interconnessioni, con un'intera generazione dedita allo spaccio e al consumo di droghe, sempre più raramente bussava alla porta un ragazzo con un sogno.
E Seung-min non aveva sogni.
Neppure Ji-sung, né Min-ho e né chiunque altro del gruppetto.

Racimolare piccole cifre di denaro, però, era l'unico obiettivo nella triste vita del bel Seung-min, che era cresciuto senza un padre proprio come il ragazzo fucsia, Lee Know. Le sue giornate iniziavano con il gracchiare della madre, quella si lagnava sempre, poi con il brontolio della macchina del caffè e infine con gli ululati del chihuahua a pelo lungo che si credeva un lupo.
Lunghe ciglia adombravano il trasparente castano dell'occhio e soprattutto il rosso della sclera per il crack; il mento era poco marcato; il naso, sottile e dritto; la bocca, tinta di deserto, dunque arida.

Era inutile parlare dei suoi polmoni.

E rideva come un deficiente insieme a quello a cui si era avvicinato di più negli ultimi tempi all'interno del gruppetto di tamarri rincoglioniti.
Ji-sung e Seung-min sembravano sempre in più affinità a mano a mano.

Ad ogni modo, erano passate quasi ventiquattro ore da quando Ji-sung e Min-ho avevano discusso dopo il bocchino nell'auto del secondo.

Ji-sung, il ragazzo dai capelli prolissi, era con Seung-min fuori, accostato ai muri del parcheggio del cinema Goldspot.
Questi, giust'appunto, stava raccontando a Seung-min di alcune cosette che si erano verificate tra di lui e il ragazzo fucsia.
Sicuramente aveva omesso qualche dettaglio, come il fatto che avessero scopato per del denaro. Tutta colpa di OnlyFans...
Avevano fatto un sacco di stronzate. Un mucchio di stronzate, capisci?

« Non me lo faccio dire da uno che spaccia. Try again next time, bitch! » esclamò il moro, ruminando, tracotante, una cicca al gusto di cocomero.

Dopodiché, Seung-min sollevò una mano per scostarsi la folta frangia dalla fronte e si apprestò a spintonare l'amico bassino: « Beh, mi frega ben poco se tu e Min-ho avete litigato. Perciò, andiamo a vedere 'sto horror di cui ti ho parlato ».

« Ma gli horror americani non fanno nemmeno paura. Sarà uno spreco di tempo e soldi, Seung-mignotte ».

« Tempo? Ne abbiamo abbastanza, visto che non studiamo. E soldi? Same thing, pornodivo e signore delle droghe. Perfetto, no? » spiegò Seung-min in maniera frettolosa.

ONLYFANS ミ MINSUNGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora