Commento serie tv MOON KNIGHT

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Non potevo esimermi dal dire la mia anche su quest'ultimo prodotto Marvel dopo aver condiviso con voi la mia opinione sulla serie Loki e sul film Spider-Man No Way Home

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Non potevo esimermi dal dire la mia anche su quest'ultimo prodotto Marvel dopo aver condiviso con voi la mia opinione sulla serie Loki e sul film Spider-Man No Way Home.

Sarà impegnativo buttare giù qualche riga, perché questa serie tv mi ha entusiasmato tantissimo, ma mi ha anche richiesto una certa concentrazione.

Cercherò di andare con ordine.

Tanto per cominciare, Oscar Isaac del mio cuor è spaziale!!! Penso che più di lui adoro solo Benedict Cumberbatch (che stasera guarderò al cinema in Doctor Strange 2! Non vedo l'ora!). Nell'interpretare un personaggio complesso come quello di Steven/Marc/chiunque-altro-ci-sia-lì-dentro è stato impeccabile, stratosferico. E peccato che nel vedere i film in lingua sono un disastro, altrimenti sono sicura avrei apprezzato il suo cambio di parlata (senza nulla togliere al doppiaggio italiano, che ha comunque dato inflessioni diverse alle personalità).

Insomma, un Oscar da oscar!

Ma nella serie ci sono altri attori meritevoli: Ethan Hawke nei panni di Arthur Harrow e May Calamawy come Layla El-Faouly. Se il primo è un veterano del cinema che non ha deluso neanche questa volta, l'altra era, almeno per me, sconosciuta. E mi è piaciuta un sacco, anche lei capacissima, credibile nell'interpretare una donna forte e indipendente, supereroina già prima di avere dei poteri.

In sintesi: cast top!



Ora provo a passare alla trama.

Dopo Shang-Chi e gli Eterni, la Marvel apre la porta a un altro nuovo personaggio, anche se a dirla tutta non è esattamente uno. Inutile dire che la colonna portante di tutte le puntate è proprio il dualismo di Steven/Marc (tralasciando che poi c'è anche Jake, ma questa è un'altra storia...); è ciò che incuriosisce fin dal principio: capire chi sono, perché sono in due (e a una certa convincerci non a torto che siano addirittura in tre), cosa li ha portati a essere così: un soggetto non solo con DDI (disturbo dissociativo dell'identità), ma anche posseduto da una divinità egizia. Insomma, per usare le parole di Steven con la V, quel corpo ha un problema di sovrappopolazione!

 Insomma, per usare le parole di Steven con la V, quel corpo ha un problema di sovrappopolazione!

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