Prologo

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Le onde agitate del mare si schiantano con aggressività contro la riva e sugli scogli che mi circondano, le foglie degli alberi intorno a me emettono un fruscio sinistro spinte da un vento senza pietà. Nel pieno cuore della notte mi guardo intorno alla ricerca di un qualsiasi segno che mi indichi dove trovarla. La mia attenzione si posa per un istante sulle onde sotto di me, i loro movimenti irrequieti rispecchiano le mie emozioni.

È colpa mia... è tutta colpa mia.

L'ho lasciata andare. No, l'ho cacciata. L'ho abbandonata. Mi ha supplicato di lasciarle l'opportunità di dirmi la verità, di spiegarmi tutto... 

Io però non l'ho ascoltata, e adesso me ne pento.

Non me l'ho perdonerà mai. Non dopo quello che ha perso questa notte - quello che ho perso anche io. Il mio cervello rivive gli eventi macabri, di soli pochi istanti fa, come una canzone bloccata in modalità replay. Sono immerso in un incubo ad occhi aperti - che per mia sfortuna - è impossibile sfuggire. L'unica persona che poteva liberarmene è qui, da qualche parte in mezzo a questi alberi, a cercare un modo per mettere fine ai suoi giorni.

È colpa mia.

Il rimorso. Ecco un sentimento che mai nella vita avevo provato, e che mai avrei pensato farne l'esperienza. Oggi ne sono immerso fino a non sapere più come respirare. Il mio cuore batte nel mio petto talmente forte che sento il dolore dello sforzo che gli serve per mantenermi in vita. I mie polmoni bruciano ad ogni respiro che faccio e mi sento soffocare.

È troppo...

« Non adesso! Non puoi mollare adesso! Ha bisogno di te!»  Sento qualcuno urlare dietro di me. Le mie gambe cedono sul suolo roccioso, incapaci di reggermi ulteriormente. Mi porto le mani al petto in un tentativo disperato per alleviare il dolore che mi sta bruciando all'interno come questo posto che sto riducendo in cenere. I miei occhi si ricoprono di un velo nero, impedendomi di vedere il caos che mi circonda. Le miei orecchie fischiano soffocando tutti i rumori attorno a me e l'odore di bruciato si scontra contro quello del mare nelle mie narici. Per un instante, il mondo intero gira come le montagne russe di cui andava pazza.

È colpa mia...

In questo momento non sono più Aleksey Ivanov, boss della Bratva. Non faccio più attenzione alla mia immagine, non mi importa più di dover essere forte e potente, non mi importa più di dover incutere paura agli altri. Non mi importa più di volerla dominare a tutti i costi.

In questo momento sono solo Aleksey.

Un uomo che ha appena perso l'amore della sua vita e la famiglia che avrebbe potuto creare con quest'ultima.

È colpa mia...

La Verità Nascosta (The Hidden Truth)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora