4-It's not a dream

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Hello friends,

eccomi qui a voi come all'inizio di ogni capitolo. Sono felice di dirvi che non c'è nessuna lista di TW!!

Buona lettura e aspetto i vostri voti e commenti.




Maria Salvatore


Altri sette giorni che sono volati via come il vento, tra preparativi, minacce di ogni genere e punizioni insensate. Si, mio padre non ha preso bene la mia sclerata dell'ultima volta, ed ora mi ritrovo di nuovo con il corpo intero dolorante. Oggi siamo a meno un giorno dalla partenza. Si, conto letteralmente minuto per minuto. Dovrei spruzzare gioia da tutti i pori, essere contenta di finalmente essere lontana - sia fisicamente che mentalmente - da lui. Ma non lo sono, non ci riesco proprio, è più forte di me. Io questa storia non la sento, so che c'è altro. Però, come al solito, il mio istinto di conservazione ha sempre prerogativa su tutto, ed in questo momento mi dice di fare la sordomuta.

Occhio non vede cuore non duole si dice così giusto?

L'unico lato positivo di tutto questo circo è la presenza di Anita. Anche lei viene con me ed è l'unica cosa che mi da un po' di speranza. Non ho capito bene quanto tempo durerà questa vacanza improvvisata, non ho ascoltato una sola parola di quello che mi diceva e sinceramente non mi interessava proprio. Cercherò di approfittarne il più possibile perché con lui tutto può finire in un battito di ciglia.

Ho la certezza che non saremo da sole - non l'ha detto esplicitamente - sono sicura che manderà qualcuno a sorvegliarci, e non soltanto da lontano. Mi crede ingenua ma non lo sono... almeno fino ad un certo punto. Fino ad oggi non ha nominato Suor Teresa, potrei sopportare tutti ma quell'arpia proprio no. Averla sulle spalle 24h su 24h anche lì sarebbe la goccia di troppo. E quest'ultima settimana si è divertita fin troppo a farmi vivere un inferno.

Quello che temo è il freddo, e cavolo se odio il freddo! Ho provato a girare e rigirare la situazione in ogni senso per vedere se in qualche modo riuscirei ad adattarmi ma non riesco proprio a vedere come. Congelerò sicuramente ad ogni passo che farò e mi vedo già tremare. Sento ogni centimetro di pelle rabbrividire all'idea di dover sopravvivere a temperature più basse di quindici gradi.

Questa storia non la sento.

No, proprio no.

Persa nei miei pensieri non sento la porta della mia stanza aprirsi, e ad entrare è quella vipera di Vittoria Maddalena, mi sorella. Sorellastra se vogliamo essere puntigliosi. Più subdola di lei non ho conosciuto nessuno, mi porta un odio così viscerale che nemmeno so da dove nasce. Ho provato più volte ad andarle incontro, ma ogni volta mi respinge. Questo quando eravamo piccole, ora la ignoro semplicemente e cerco di evitarla il più possibile. Questa ragazza è fonte di problemi, e io ne ho fin troppi.

« Allora così te ne vai in Russia, eh...» Quella sua voce stridente e acuta mi rompe i timpani senza aver bisogno di fare uso di torture supplementari.

La guardo senza rispondere. Questa è capace di mettermi nei guai con una sola parola di traverso e per quanto odi l'idea in andare in Russia, mi rimangono solo 24H da vivere in questa cas. Ripensandoci bene ovunque è meglio per stare lontana da lei, e non conto proprio rovinarmi l'occasione di andare via da qui.

« Guardami, puttanella!» Urla afferrandomi brutalmente il mento « Non credere di essere libera. Anche lì papà continuerà a divertirsi con te!» Sentire una lama trafiggere la mia pancia sarebbe meno doloroso delle sue parole.

La Verità Nascosta (The Hidden Truth)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora