16-Fly like a butterfly.

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Spazio autrice:

Hello friends,

eccomi qui al nostro solito appuntamento mensile. Sono super eccitata di pubblicare questo capitolo, finalmente entriamo nel cuore della storia. Ok, basta farvi perdere il vostro tempo! Ecco la lista di TW di questo capitolo:

- Aggressione
- Minacce fisiche
- Guerra tra organizzazioni criminali
- Pensieri suicidi

Buona lettura e lasciatemi i vostri voti e commenti se vi è piaciuto il capitolo!









Aleksey Adrian Ivanov




Ho un brutto presentimento.

Avete presente quando qualcosa dentro di voi vi mette in allerta, oppure quando non vi sentite bene nella pelle? È quello che mi sta succedendo adesso.

Sto per subire un attacco. 

Ma non so dire come, quando o da quale direzione arriverà. È impossibile da spiegare come faccio ad esserne sicuro, è il mio sesto senso. Il mio corpo e la mia mente sono in allerta. La mia immaginazione gioca varie scene nella mia testa. L'una più spietata dell'altra, vedo  la morte dei miei uomini, dei miei amici, della mia famiglia. Vedo la rovina della mia organizzazione ed io sono in ginocchio impotente davanti ai miei nemici.

Ho passato la notte con il telefono in mano ad aspettare la notizia che confermi il mio intuito - che durante tutti questi anni si è rivelato infallibile. Seduto nella poltrona del mio ufficio, il mio piede batte freneticamente sul pavimento facendo interamente tremare il mio corpo teso. Sono passate ore intere, sono avvolto dall'oscurità della notte e non mi sono nemmeno preso la pena di accendere le luci.

Sono a fior di pelle da questo pomeriggio, non ho avuto la possibilità di sfogarmi come avrei voluto realmente. Ho dovuto mantenere il sangue freddo davanti agli altri, quando interiormente bruciavo come un incendio devastatore di foresta. Comincio ad avere le palle piene di queste nuove sensazioni che sento e che non so come gestire. Sono una persona che al di fuori della sua famiglia non fa nel sentimentalismo, - non mi è mai fregato un cazzo degli stati d'animo altrui. Do difficilmente la mia fiducia a sconosciuti e ancor meno li accetto nella mia cerchia stretta.

Vengo raggiunto da Viktor che sembra non aver trovato il riposo come l'anima tormenta che sono. Nonostante si presenti davanti a me, curato e elegante nel suo completo giacca e cravatta nero - come è solito indossare, aggiungerei - e benché non troppo marcate, noto le occhiaie sotto i suoi occhi. L'unico segno di stanchezza e mancanza di sonno che denota dalla sua prestazione impeccabile quotidiana.

« Ti servo un bicchiere.» Non me lo chiede, me lo afferma. Con disinvoltura si avvicina alla mia riserva di alcolici per servici entrambi, gli è bastato un solo sguardo per capire che sono di un umore massacrante.

« Non lo sento, Viktor. Sta per succedere qualcosa...»

« Cosa vuoi che faccia?» Mi risponde tendendomi un bicchiere freddo dal contenuto trasparente, solo l'odore granuloso e dolce dell'alcolico - che riconoscerei in qualunque situazione - mi fa capire che si tratta di vodka pura, non quella merda dai differenti gusti che le aziende commercializzano. Ingoio tutto in un sorso e sbatto rumorosamente il bicchiere vuoto sul tavolo, mi sento come se avessi appena ricaricato la mia batteria interiore.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 26 ⏰

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