27:Londra

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Alle 20:00 in punto scendemmo e ci ritrovammo una grande folla intorno al van che come al solito ci aspettava al centro dello spiazzo .
Attraversammo la massa di persone sorridendo e dopo aver caricato i bagagli andammo a salutare i nostri amici .
Salutai tutti quanti con un abbraccio e poi toccò a Zaccaria .
Ci guardammo con gli occhi lucidi e gli gettai le braccia al collo , lui mi strinse forte e mi sollevò in aria poi quando mi riappoggiò a terra restammo con gli occhi chiusi e la mia fronte appoggiata alla sua.
Z : chiamami ogni sera e appena sai se è maschio o femmina me lo devi dire subito e quando dovrai scegliere il nome se chiedi consiglio al tuo migliore amico la cosa è ben accetta
Io : sta tranquillo mi farò sentire così tanto che desidererai non avere più il mio numero
Zac mi abbracciò ancora , dopo altri 10 secondi si mise in ginocchio ed appoggiò una mano sulla pancia
Z : fai il bravo tu , zio Zaccaria ti aspetta
Io : oddio che carino - dissi io asciugandomi una lacrima - mancherai Zac
Z : anche tu
Lui si allontanò facendo spazio a Gaia che venne verso di me piangendo , dopo essere stati abbracciate per un minuto mi staccai e lasciai che andasse a salutare mio fratello .
Arrivò il momento di andare ma prima decisi di dare un addio come si deve a casa mia .
Rollai una canna in meno tempo possibile e la lanciai ad una volante della polizia che passava in quel momento ; si levarono urla di gioia e sorpresa dalla folla , poi sorridendo salì sul van e le portiere si chiusero .
Restai a guardare fuori dai finestrini oscurati e vidi Simba sul balcone che guardava il van partire , d'istinto misi una mano sulla pancia e mio fratello posò una delle sue sulla mia .
Mi voltai e gli sorrisi .
C : pronti per vivere a Londra ?
Io : certo
C : inizieremo a registrare l'album insieme a settembre
R : ok certo - i due iniziarono a parlare di musica quindi misi le AirPods ed iniziai ad ascoltare la musica .
Iniziai a rivivere tutti i ricordi che avevo a Milano , specialmente a Zamagna , e sorrisi ripensando a tutte le cazzate che avevo fatto con i miei amici nella mia città .
Poi ripensai anche a mamma ed a quello che avrebbe detto se fosse stata qui , credo che mi avrebbe detto che dovevo stare più attenta ma alla fine mi sarebbe rimasta sempre accanto e mi avrebbe aiutato .
Io : fra quanto torneremo a Milano ?
R : 3 anni , perché ?
C : non sei più sicura di voler partire ?
Io : no no è che mi mancheranno tutti e poi ci sono cresciuta qua
R : pensa però che è meglio se tuo figlio , o figlia , nasce in una zona più sicura come Londra - disse Mattia mettendomi un braccio intorno alle- cioè Zamagna è casa però lo sai che non è subito un posto tranquillo
Io : si sì ma hai ragione
C : parlando del piccolo , hai già idee per i nomi
Io : se è femmina mi piaceva il nome Suleika oppure Valery
R : carino dai , se è maschio ?
Io : bho
R : Oakley è bello come nome
C : grazie bro - gli batté il pugno - è bello Amir
Io : c'hai ragione , ma non sappiamo manco il sesso quindi non ha senso fasciarsi la testa
R/C : eh ?
Io : nulla è un modo di dire
I due annuirono confusi ed io tornai ad ascoltare la mia musica guardando fuori dal finestrino , eravamo quasi arrivati in aeroporto quindi la mia vita stava definitamente per cambiare .
Scendemmo dal van e ci dirigemmo verso i controlli della dogana , passati quelli andammo nel privè del gate per aspettare che ci dessero l'ok per andare sul jet .
Ero seduta sulla poltrona accanto a mio fratello e quando la hostess venne a chiamarci gli strinsi la mano e non la lasciai per due minuti buoni , cioè fino a che non salimmo sul jet privato del mio cantante preferito.
I bagagli erano già stati caricati quindi andammo direttamente a sederci in dei sedili di pelle bianca e subito dopo partimmo per Londra ; Milano vista dall'alto era ancora più bella.
Mi addormentai stanca morta con la testa sulla spalla di Oakley ed infatti pochi minuti dopo anche i due ragazzi crollarono in un sonno profondo .
Fummo svegliati 3 ore dopo dall'aereo che atterrava sulle piste dell'aeroporto di Londra .
C : finalmente a casa
R : infatti
C : Jessy sei sveglia ?
Io: si sì , siamo arrivati giusto ?
R : siamo a Londra sorella , si incomincia una nuova vita
I due ridevano e scherzavano, io all'inizio restai un po' in disparte ma poi realizzai che essere così triste non aveva senso quindi mi aggiunsi a i loro discorsi .
Dopo mezz'ora di viaggio in van arrivammo a casa , era una villetta piuttosto grande con 4 camere da letto , un salotto enorme ed un cortile altrettanto grande .
Stava incominciando la mia nuova vita , una completamente diversa da quello a cui ero abituata .

HABIBI // Simba la rue Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora