Avrei voluto tenerlo tra le mie braccia per tutto il giorno ma ahimé Olly é venuta a chiamarci.
Abbiamo poi pranzato nel ristorante della SPA, anche se io in realtà non ho toccato cibo per il malumore dovuto ad Elena, che, appena ha visto David gli si é aggrappata al collo soffocandolo di baci e lui, purtroppo, anche se riluttante l'assecondava mentre io ho fatto veramente fatica a guardare e rimanere calma.
A volte vorrei arrabbiarmi con lui perché permette tutto ciò ad un'altra donna, ma poi mi sento così ridicola solo a pensarlo, come posso avere il diritto di arrabbiarmi se qui, quella che non dovrebbe nemmeno guardarlo sono io?
Nathan non mi toglie gli occhi di dosso, lì percepisco prepotenti sul mio viso e sul mio corpo mettendomi un po' a disagio, soprattutto se dall'altra parte David lo sta guardando con le labbra tese e le palpebre socchiuse come se lo stesse studiando e incenerendo allo stesso tempo.
Elena tuttavia ha uno strano comportamento da quando ci siamo seduti a tavola, infatti con una strana smorfia seguita poi da un sorriso
-falso, palese- propone di giocare ad obbligo e verità come la sera del pub, ricevendo un grande sì da parte della mia migliore amica -ancora per poco-<<Sono contenta Olly, così potremmo conoscerci meglio...giusto Soraya?>> conclude infine rivolgendosi a me.
Annuisco tirando un sorriso, mi sento agitata e questa strana tensione che sento nell'aria non mi piace per niente.
Abbiamo scoperto che Nathan ed Elena da piccoli in un viaggio ad Amsterdam con i genitori avevano trovato dei funghi per terra e se li sono mangiati ma a quanto pare non erano dei funghi porcini! Che Olly é una mancata feticista dei piedi e David negli ultimi anni é diventato appassionato di modellini vintage di macchine d'epoca.
<<Finalmente tocca a te! L'avevi quasi scampata>> cinguetta Elena quando disgraziatamente arriva il mio turno.
<<Verità.>> sospiro prima che mi faccia la domanda, meglio finire in fretta questa cosa, mi sento a disagio e colpevole.
<<Mi avete detto che tu e David eravate amici, come mai non vi parlate mai? C'è qualcosa che dovremmo sapere?>>
Solo che stavamo insieme, stavamo per avere un figlio, era l'uomo della mia vita e che giusto poco fa abbiamo fatto sesso.
Ma in fondo niente di che. No, niente di importante.
<<Ecco vedi...ci siamo conosciuti al corso per sommelier a San Diego. Abbiamo subito fatto amicizia, era un ragazzo solare e genuino, avevamo instaurato un bel rapporto fino a quando...>> mi si è seccata la bocca, mi odio, detesto ciò che le abbiamo fatto.
Finché non avevamo fatto la cosa più bella del mondo e poi il destino ha deciso di portarcela via.
<<Poi...David ha scelto la grande mela, si é trasferito a New York e da lì non ci siamo più sentiti. Abbiamo preso strade diverse.>> concludo la farsa meschina bevendo subito un sorso d'acqua fresca per mandare giù il nodo formatosi in gola.
Bugiarda. Ecco cosa sono.
Eppure sono sempre la ragazza gentile, che non vedeva l'ora fosse giovedì, per aiutare gli altri volontari della chiesa di San Diego a dare da mangiare ai senza tetto e avendo come regalo un loro grazie.
Fino a qualche settimana fa credevo di essere una buona persona o almeno non avevo in programma di sfasciare una coppia -per quanto possa detestarne l'idea- affiatata e con un futuro con delle basi quasi solide, da quel che ho visto.
<<Scusatemi.>> Con un leggero tremore delle labbra, mi alzo a testa bassa, come una vera codarda, senza incontrare il suo sguardo e scappo da quel tavolo diventanto asfissiante.
Al nostro ritorno, seduti su sedie di vimini, Maria e Marcus ci accolgono con sorrisi genuini chiedendoci come sia andata la giornata.
Eccitante.
Liberatoria.
Devastante.
Piena di sensi di colpa.<<Benissimo>> È ciò che in realtà ho risposto.
Marcus alzandosi felice come una pasqua, con un braccio sulla mia spalla e uno su quella di Olly ci chiede di seguirlo verso le cantine.
Percorriamo tutta la cantina dove già siamo rimaste affascinate, per poi attraversare un lungo corridoio e arrivare nella parte della vinificazione. Quello che ci troviamo difronte è tutto ciò che non mi sarei mai immaginata: centinaia di litri di vino dentro botti antiche e pregiate.
Io e Olly siamo rimaste a bocca aperta, la mia socia mi stringe a sé, sussurandomi <<sempre insieme, sempre al meglio.>> Fatico a non far scendere qualche lacrima di emozione e mi congratulo con Marcus.
<<Sbalordite vero? Anche io! Me lo sentivo che mi avreste portato fortuna.>> Poi dopo una bella pacca sulla schiena di Olly inizia a farci strada per tornare al Casale <<Con questo posso dirvi che la fase del lavoro é a buon punto. Bisogna festeggiare!>>
Marcus é veramente una persona squisita e io mentre lo guardo scomparire nel suo studio alla ricerca di una buona bottiglia, con cui brindare, vorrei scomparire.
Vorrei che non fosse il padre della donna che dorme con David.
Vorrei non aver fatto un torto così grande a sua figlia.
Vorrei che un giorno, quando scoprirà tutto, non mi odierà per aver fatto soffrire la persona che ama di più al mondo.
**
Un raggio di sole insistente contro la finestra mi obbliga ad aprire gli occhi gonfi dal sonno, sbuffo stiracchiando le braccia intorpidite sotto al cuscino e con molta, molta calma, scendo dal letto.
Dopo essermi lavata e preparata, con un leggero vestitino beige ricamato, scendo al piano di sotto. Con mia grande sorpresa non trovo nessuno eccetto Nathan con la faccia praticamente dentro la ciotola ripiena di latte e cereali al cioccolato.
<<Leggi il fondo del bicchiere?>> ridacchio nel mentre mi siedo difronte a lui. Con un'occhiata torva mista al divertimento, alza il dito medio <<Buongiorno a te, bellezza.>>
Dopo essersi alzato, sistemato il ciuffo ribelle e borbottato qualcosa di incomprensibile, torna al tavolo con una tazzina di caffè. <<Sei fortunata, era l'ultimo goccio rimasto.>> In effetti, ora che ci penso: dove sono tutti gli altri?
<<Grazie, come mai siamo solo io e te, dove sono finiti gli altri?>>
<<I ricchi genitori sono andati in barca questa mattina presto, la tua pazza amica credo stia ancora dormendo mentre mia sorella e David non lo so, ma li ho visti andare via con una certa urgenza qualche ora fa.>> Annuisco. Una curiosità morbosa però mi spinge ad arricciare le labbra.
<<Che cos'è quella faccia, piccola S.>> Sorrido a quel nomignolo quasi da fratello maggiore <<Niente, sarò ancora stanca, non ho dormito molto stanotte.>> Mento, finendo il caffè.
Non del tutto convinto dalla mia risposta, si alza da tavola e mi viene incontro, prende le mie mani e con forza inizia a trascinarmi fuori.
<<Forza, non farti desiderare, bellezza!>> Dopo essermi ritrovata nella sua Smart, nel giro di pochi secondi una risata confusa echeggia nell'abitacolo.<<Cosa stai facendo?>>
<<Provo a farti tornare il buonumore.>>
<<Non ce n'è bisogno, sto bene.>>
<<Non ti credo.>> Mette in moto e inizia ad uscire dal cancello.<<E sentiamo, dove mi staresti portando?>>
<<Al mare. È lì che vado quando non è giornata.>> Accelera un po' troppo <<Le onde si portano via il peso che ho sulle spalle per farmi tornare a casa un po' più leggero.>>E a te, Nathan, cosa ti è successo per avere quella malinconia negli occhi?
Perché sento che abbiamo entrambi qualcosa da voler dimenticare?
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L'amour Toujours
ChickLitQuante volte le strade di due persone possono dividersi e poi ritrovarsi? A volte il filo rosso tra due persone può sgretolarsi ma non si romperà mai. Soraya: una donna molto giovane che nella vita ha avuto le palle di crearsi un futuro limpido e...