L'amour Toujours

8.(Pt.1) Vecchie abitudini

Dopo il gran casino di ieri sera Maria ci ha portato nelle nostre stanze, la mia é molto confortevole: ha una porta finestra che porta sul balconcino privato, la vista dà sugli ettari di uva -non vedo l'ora di sedermi qui al tramonto- sarà cosi magico.

Jason mi ha scritto e provato a chiamare tutta la notte, era infuriato, mi ha scritto tante di quelle cose brutte e ripugnanti che mi viene il voltastomaco a pensare di aver passato due anni insieme a una persona così narcisista, maschilista e...Driin Driin Driin <<Mhh ancora cinque minuti>> borbotto quando la sveglia inizia a suonare fastidiosamente. Purtroppo devo alzarmi vermante subito, è la prima colazione qui e di certo non posso fare figuracce.

Non ho il tempo di farmi una doccia ma dovrei farmela appena dopo la colazione quindi non voglio vestirmi. Mi guardo allo specchio e mi accorgo che obiettivamente non posso scendere con solo questo babydoll rosa cipria, arriva a malapena sulla coscia, rovisto nella mia valigia ancora da disfare ma trovo solo una vestaglia di seta bianca che anch'essa corta ma almeno copre tutto, meglio di niente.

Appena sistemata esco dalla mia camera e per poco non balzo all'indietro: una Olly devastata quasi quanto me per quanta alzata mattiniera è immobile difronte la mia porta <<Sembri un film Horror! Ti sembra il modo di aspettare una persona?>> alza le spalle sbadigliando <<Che vuoi, già tanto che sono riuscita ad arrivarci alla tua stanza.>> scendiamo verso la cucina e troviamo tutti a tavola come la classica famiglia balilla...mi fa uno strano effetto, io non ho mai avuto nulla di simile, anche quando i miei stavano insieme l'atmosfera non era di certo così.

<<Buongiorno Care>> ci saluta maria seguita da Marcus <<Buongiorno a voi>> diciamo all'unisolo io ed Olly ricambiando un timido sorriso <<Ci scusiamo per il ritardo é che non siamo molto abituate a questi orari.>> sento un ghigno divertito e ovviamente chi volete chi sia, ha quel sorriso del tipo 'non sei cambiata', arrossisco alla sua vista, è bello rivederlo appena sveglia, ricordo ancora con molta attenzione i nostri risvegli.

<<Buongiorno! Soraya, Olly, sedetevi avanti. Il caffè è ancora caldo>> ci invita Elena, perché sei così dolce! Dovresti essere una piccola strega, maledizione.

Con mia grande sorpresa noto che oltre al caffè americano è presente una bella Moka -un orgasmo per il mio palato- <<Uh! Caffè italiano! Io bevo solo questo, che bello pensavo fossi l'unica ad amarlo!>> cinguetto sedendomi seguita da Olly <<No, in realtà questo lo beve solo David. Noi beviamo solo quello americano>> Elena mi informa e io rabbrividisco. David che beve caffè italiano? E da quando ? Mi prendeva sempre in giro mentre lui beveva quella purga all'ungata con l'acqua. Gli rivolgo uno sguardo curioso, lui mi risponde alzando le spalle negandomi i suoi occhi.

<<Allora Marcus oggi da cosa iniziamo?>> gli chiede Olly dopo aver ingurgitato ben tre pancakes affogati nello sciroppo d'acero.
<< Allora oggi vi farò da guida nel vigneto é domenica e gli agricoltori hanno il giorno libero, voglio farvi testare la mia uva appena raccolta, voglio sapere il vostro parere>> nell'uscire quelle parole mi si illuminano gli occhi <<Sii! Adoro vagare fra gli ettari di uva, è così rilassante!>> squittisco felice <<Oddio, abbiate pietà di lei>> mi prende in giro Olly a cui rifilo un bel pizzicotto sul fianco <<Non prendermi in giro! Anzi dovresti provare anche tu>> borbotto <<No grazie. Le mie scarpe stanno bene ancorate ai miei piedi.>> ribatte ridendo.

Marcus aggrotta il sopracciglio <<Scarpe?>> e poi la sua voce <<Già...scarpe?>> ed io arrossisco perché so che lui ha capito.

<<Emh si, ecco, a me piace camminare...>> cerco di spiegare ma Olly -come al solito- non chiude quella boccaccia che si ritrova <<gli piace camminare scalza per i vigneti, lo ha fatto una volta con il suo ex fidanzato e ora lo fa almeno una volta al mese...é così romantica che mi viene il diabete>> l'ammazzo e non voglio le attenuanti.