Il mio corpo agisce prima delle parole dando una spinta sul suo torace che rimane solidamente lì dove sta e allora do spazio alla mia lingua <<SCUSA SE PENSAVO A NOSTRO FIGLIO!>> urlo contro di lui per annientare la sua spavalderia ma non avevo messo in conto quanto quella parola facesse male sentirla.
David è paralizzato difronte a me, stringe i pugni lungo il corpo fissandomi truce, forse non avrei dovuto dirlo, non in questo modo.
Passano minuti silenziosi ad aumentare l'agonia che porta a galla questo discorso, lo abbiamo evitato per anni, ci siamo evitati per anni, ora credo proprio sia arrivato il momento di parlarne.
<<Era dura! Quel...quel bambino è morto nella mia pancia dopo cinque mesi che avevo iniziato ad amarlo.>> sussurro trattenendo i fiotti di lacrime che minacciano di uscire, non c'è giorno in cui non pensi a come sarebbe stato averlo fra le braccia, il suo odore innocente, come mi fossi sentita ad essere chiamata mamma.
<<E io? -ringhia fra i denti- Io ero il padre, cazzo, il padre!>> si passa una mano fra i capelli tirando il ciuffo più biondo per via del sole <<Tu...tu, te ne sei fregata di quanto stessi male, mi urlavi contro come se la colpa fosse mia!>> sbotta aprendo le braccia per poi far sbattere forte i palmi sulla cassettiera facendomi trasalire per il tonfo.
Mi da le spalle respirando affannosamente, anche in una situazione del genere mi incanto a fissare la sua figura imponente, una lacrima sfugge traditrice al pensiero di quanto mi manchi essere avvolta dal suo corpo alleviando ogni ferita.
Con il dorso della mano la elimino dal viso per nasconderla ai suoi occhi, è incredibile come la vita possa far incontrare due persone e renderle dipendenti l'una dell'altra, io ne sono dipendente, lui lo era.
Il nostro fu amore a prima vista, avevo quasi vent'anni, ero una ragazzina che all'amore non ci credeva per colpa della storia dei miei genitori, vedere mia madre ridotta in quel modo per un uomo mi aveva segnato ed io non ho mai voluto legarmi a nessuno. Poi in quel corso di degustatori ho incontrato David, era bellissimo, lui aveva ventidue anni. Entrai in quella sala e feci subito una delle mie figuracce: per scendere uno scalino misi male il piede e caddi a terra come una pera cotta diventando rossissima per l'imbarazzo poi vidi una mano tesa, la presi e mi tirai su. Ancora non lo avevo visto in faccia ma quel dannato braccio tatuato mi incuriosi, così alzai gli occhi e rimasi incantata alla vista di quelle iridi color ghiaccio fissarmi dall'alto e a quel sorriso strafottente ma incredibilmente sexy contornato dalla barbetta chiara incolta. Lui subito con il suo fare da rubacuori fece il simpaticone e mi strappò un sorriso con una battuta sulla mia caduta ed io già avevo le farfalle nello stomaco, la stessa sera mi invitò ad uscire ed io ero ammaliata dal suo fascino, mi fece perdere la testa e così andammo a casa sua e li... beh lì gli ho concesso me stessa, con lui ho fatto per la prima volta l'amore ed é stata la cosa più bella della mia vita. Ci innamorammo perdutamente al tal punto che dopo due mesi andammo a convivere, siamo stati insieme per due anni.
Quando scoprii di essere incinta ero talmente felice che sono subito corsa in camera a svegliarlo, gliel'ho urlato come una bambina felice che sale sopra per la prima volta su una giostra e lui fu da meno, festeggiammo facendo l'amore.Era perfetto in tutto. Quando dopo 5 mesi, una notte mi svegliai piangendo da un dolore lancinante al ventre e persi sangue, siamo corsi al pronto soccorso e lì dopo ore strazianti ci diedero la notizia più brutta che potessimo avere, da quella notte tutto cambiò o meglio io cambiai, ero sempre scorbutica volevo sempre litigare non ero più io fino a quella sera di mezza estate dove forse esagerai e lo feci scappare.
<<Non hai idea di quanto soffrissi, ma lo facevo in silenzio. Perché sai, come un fottutto coglione non volevo che ti preoccupassi anche per me!>> mi parla ma rimane con lo sguardo fisso sulle sue mani rigide sul legno.
Lui pensava a me, anche se quel bambino lo aveva perso anche lui, pensava al mio bene prima del suo.
Un'altra lacrima scende sulla guancia ma questa volta lascio che bagni la mia pelle consapevole che ne scenderanno ancora <<tu, tu...mi hai lasciata>> e ti odio per questo, odio il fatto che sei scappato via da me, ma odio di più il fatto che è colpa mia.
Al mio sussurro si gira di scatto verso di me pronto a colpirmi con le parole ma poi i suoi occhi si assottigliano guardando bene il mio viso e appena ha conferma di ciò che pensava sospira avanzando passi fino a trovarsi di nuovo ad un palmo dal mio corpo.
<<Io...io non ti ho lasciata. Volevo avere un po' di tregua, ero stato così tanto tempo a starti accanto e tu non mi eri mai riconoscente...pensavo che se me ne fossi andato avresti provato a fermarmi o una qualsiasi cosa e invece non hai fatto nulla...NULLA CAZZO!>> anche se urla gli si spezza la voce e io...dio quanto ho sofferto.
Con il dorso della mano asciuga le mie lacrime, per quanto voglia ancora il suo calore su di me mi scanso bruscamente irritata da ciò che ha detto e allora urlo anche io <<Io ti amavo! Non sarei mai andata via!>>
Con un leggero inclinamento del busto riesce ad affermarmi per il gomito tirandomi malamente addosso a lui <<non ti azzardare a mettere in discussione una cosa del genere. Anche io ti amavo, cazzo se ti amavo!>> mi strattona il braccio per metterselo intorno al collo e prima che possa capire che intenzioni abbia posa le labbra sulle mie che sue complici si schiudono per far entrare la sua lingua prepotente in un bacio feroce e passionale...dio quanto mi é mancato il suo sapore.
Lascio la presa dall'asciugamano per aggrapparmi anche con l'altro braccio al suo collo per poterlo attirare di più contro di me, David mi fa indietreggiare goffamente mentre famelico divora la mia bocca ma nel muovermi l'asciugamano allentato cade a terra mostrando la mia pelle nuda sotto le sue mani.
Arrossisco quando i suoi occhi dopo tanto tempo ripercorrono le mie curve nude <<Cazzo.>> dice mentre perlustra accuratamente ogni lembo di pelle febbricitante, perché ha quello sguardo? E se non dovessi più piacergli?
Mi mordo il labbro non sapendo cosa fare, o meglio, vorrei averlo addosso ma so che non succederà mai, lui sta con Elena, io sono solo un capitolo vecchio.
To be' continued...
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L'amour Toujours
ChickLitQuante volte le strade di due persone possono dividersi e poi ritrovarsi? A volte il filo rosso tra due persone può sgretolarsi ma non si romperà mai. Soraya: una donna molto giovane che nella vita ha avuto le palle di crearsi un futuro limpido e...