1. Soraya

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Questa gara di degustazioni mi sta stressando da settimane! Non ci dormo la notte da almeno due giorni.
È la più importante, quasi vitale. Devo indovinare tutto sul sapore di quel vino e non scordare nemmeno un minimo e insignificante dettaglio, se vinco contro il mio avversario come premio riceverò il posto accanto al più grande, famoso degustatore e anche imprenditore della California.
Sarebbe una grossa opportunità per la mia carriera.

<<Ei, eii>> Schiocca le dita davanti ai miei occhi <<Terra chiama Soraya!>> Olly ora mi pizzica il naso riportandomi sulla terra ferma
<<Oh. Si scusami...dicevi?>> mi strofino gli occhi per riprendere lucidità, mi rendo conto che non ho ascoltato nemmeno una parola di ciò che mi sta raccontando da almeno venti minuti buoni.

<<Ma cosa hai fatto? Hai una faccia che grida VOGLIO UNA SPA!>> urla l'ultima frase storpiando la voce. Come se una faccia potesse veramente parlare e poi —anche se fosse possibile— perché dovrebbe proprio avere quel tono stridulo e antipatico?
<<Si vede così tanto che non dormo molto ultimamente?>> chiedo sbuffando tendo la testa con il palmo della mano <<Si, Dio se si vede. Non prendere appuntamenti con nessun cliente oggi pomeriggio, ti porto a rilassare!>>

Olly oltre a essere il mio braccio destro e socia della nostra azienda vinicola é anche la mia migliore amica, ci siamo conosciute al corso di degustazione sette anni fa, dopo aver preso la qualifica abbiamo deciso di aprire questa azienda, qui a San Diego in California, grazie a molti risparmi e aiuti dalle nostre famiglie.

Sbuffo alzando gli occhi. Non amo le SPA ma non mi azzarderei mai a rifiutare ciò che dice, potrebbe andarci di mezzo la mia sanità mentale <<Va bene. Ma adesso dimmi, cosa mi stavi raccontando?>>

<<Niente di importante, te lo racconterò dopo. Ah è arrivato Jason.>> conclude con una smorfia disgustata alla quale non dó corda <<Ok grazie, allora ci vediamo dopo, ah Olly: puoi mandare quell'email di assunzione che ho già aperto sul mio PC?>>

<<Si lo faccio subito. Tu piuttosto pensa a lasciare quell'uomo!>> Scema io che credevo non avrebbe detto nulla <<Smettila.>> l'ammonisco subito, non ho intenzione di aprire il solito discorso <<Si ok ma é noiosissimo! Come fai a starci da due anni? Io mi sarei dovuta drogare per divertirmi con lui.>> alzo gli occhi al cielo <<Susu! A lavorare.>>
Prendo la borsa, mi sistemo un po' i capelli e raggiungo Jason all'entrata.

Mi sorride dal finestrino abbassato ed io ricambio, è vestito come al solito: camicia inamidata, completo blu notte —anche se fanno trenta gradi. Percepiti cinquanta— occhiali da sole Tom Ford e scarpe lucide. In breve, Jason è il ricco ereditiero, monotono, al quale i fuori programma non piacciono per niente.

<<Tesoro>> mi dà un bacio a stampo <<Ei hai fatto presto oggi.>> gli sistemo il colletto della camicia per poi sedermi bene sul sedile <<Sì, non ci stava molto da fare in ufficio, ho preferito venire da te>> gli sorrido dolce come lui sta facendo con me <<Dove andiamo a mangiare?>>
<<Mh pensavo al Sushi, ti va bene?>> annuisco, non amo particolarmente il sushi. Io adoro la pizza, pizza e un bel bicchiere di vino anche sul divano davanti ad un film...lui no. Queste cose così informali non sono da lui che è abituato al glamour, viene da una famiglia di CEO indiscussi e la semplicità non fa proprio per loro.

<<Amore venerdì devo partire per Napa per quella gara che ti racconto da settimane, vieni con me?>> chiedo per poi tuffarmi sul Philadelphia roll -il mio preferito- <<Si certo. Devo sistemare alcune pratiche ma ce la farò ad accompagnarti.>> ne sono felice, in realtà pensavo mi rifilasse proprio la scusa del lavoro.

La vibrazione del telefono quasi mi spaventa nella tasca dei pantaloncini, controllo chi è <<Numero sconosciuto>> dico a Jason prima di rispondere.

<<Si pronto?>>
Buonasera sono Fiona, l'assistente del signor Brown, volevo informarla che ha fissato la gara per le ore 15.30 nel suo vigneto qui a Napa. Sussulto per la sorpresa, non pensavo mi chiamassero oggi.

<<Oh! si...si va benissimo, grazie mille per avermi chiamata>> ma la mia risposta l'ha udita solamente Jason poiché la segreteria di Brown mi ha attaccata in faccia. Maleducata.

<<Jason mi ha chiamata l'assistente di Brown é tutto fissato per venerdì alle 15.30!>> esulto eccitata <<Sono contento per te, ma sei sicura di volerla fare?>> il mio sorriso vacilla, cosa vuole dire?
<<Si perché? Sai che il mio sogno é di diventare un pezzo grosso in questo lavoro, é da quando sono piccola che non desidero altro!>> dico piccata, se al suo posto ci fosse stato lui avrebbe stappato la bottiglia più pregiata e avrebbe festeggiato con me per la mia opportunità, ma lui non è qui e non è Jason.

<<Lo so lo so, ma se non venissi scelta poi ci staresti male e...>> lo blocco subito <<Jason potresti essere positivo e contento per una volta nella tua vita per qualcosa che faccio io?>> alza le mani <<Ok va bene, siamo positivi ma poi non dirmi che non ti avevo avvisata.>> basta mi é passata la fame. Odio quando fa così, ogni volta che inizio qualcosa che mi può rendere felice deve sempre mettere le mani avanti e smontare tutti i miei piani.

Faccio una piccola smorfia <<Andiamo?>> chideo nervosa e anche un po' incazzata <<Di già? Non prendi il dolce?>> mi alzo <<No. Devo vedermi con Olly.>> detto ciò afferro la mia borsa ed esco dal ristorante per aspettarlo in macchina.

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<<Io te lo dico sempre che è una palla al piede ma non mi ascolti mai piccola e lentigginosa stronzetta.>> mi sgrida Olly dall'altro lettino mentre la solita massaggiatrice Tailandese le palpa i glutei <<Ma per il resto non mi fa mancare nulla...é solo troppo prevenuto>> mi dà la sicurezza di non lasciarmi sola,come lui, invece ha fatto.

<<Ah si eh... allora dimmi un po', a letto?>>
<<A letto cosa?>> faccio finta di non capire
<<Oh andiamo sai benissimo cosa intendo, com'è a letto, anche lì è noioso?>> è come dire: tradizionale <<Beh lo facciamo tutti i giorni, è una cosa buona no?>>
<<Si la frequenza è ok ma ti fa eccitare con un solo tocco ti fa...come posso dire, vedere le stelle?>> so cosa intendi Olivia e se parli di orgasmi, di quelli che ti tolgono il respiro e lo riprendi solo quando le sue labbra ti baciano per rubarti anche l'anima la risposta è no, non posso più provare tutto ciò, non dopo che quella porta si è chiusa con rabbia da lui lasciandosi alle spalle me e tutto ciò che ero diventata in quel periodo.

<<Vedere le stelle? Cos'è un telescopio! Il sesso con lui va bene, è normale come deve essere.>> sospira rassegnata <<A te serve proprio una bella svolta per capire che non é l'uomo per te.>> Lo so già, ma tanto uno vale l'altro, nessuno sarà mai più all'altezza.
<<Olly sai quanto ho sofferto per amore...
so cosa vuoi dire ma se ne parliamo apriamo una ferita aperta e non voglio.>>
<<Scusa, hai ragione.>> silenzio <<Ora godiamoci il massaggio.>>

La mia vita é sempre stata un'avventura, mia madre e mio padre mi hanno concepita quando erano molto piccoli: mamma aveva sedici anni e papà diciotto, lui é italiano mia madre é di origine persiana (ed ecco il motivo del mio nome, che significa: bella e splendente, come il sole e la luna) nata in Grecia, si sono conosciuti in italia ma poi sono venuti in vacanza qui a San Diego dove sono nata io e alla fine ci siamo rimasti a vivere.

Purtroppo le cose all'età di quindici anni non erano delle migliori, mio padre la tradì e lei morì dentro.
Per scherzo del destino diventò un'alcolizzata pochi mesi dopo e fino a due anni fa' cercò di manipolarmi per avere dei soldi, di mio padre invece so solo che con quella donna si é rifatto una famiglia ma non lo vedo da anni ormai.

La passione per il vino mi venne all'età di otto anni, ammiravo i sommelier che portavano il vino a tavola raccontandoci tutta la storia di quella bottiglia con eleganza e raffinatezza da invidiare e per me era poesia così a venti anni decisi di iscrivermi al corso di degustazione, lì conobbi Olly e anche un ragazzo di cui mi ero follemente innamorata, credevo che potesse durare per sempre ma alla fine non è andata così...è una grande ferita...forse ancora aperta.
Sono tre anni che non ho più sue notizie.

L'amour ToujoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora