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Il viaggio di nozze di Baji e Suzue è durato una settimana, e finalmente è giunto al termine. Non gli ho scritto per sette giorni, aspettavo lo facesse lui per primo, per evitare di infastidirlo.

Si è ricordato di me solo qualche volta, mi ha fatto sentire come se non fossi importante, ma capisco che per la testa aveva altro.

La settimana più monotona che abbia mai vissuto, non credevo di dipendere così tanto da lui. Devo disintossicarmi da tutto questo.

Decido di scrivere ad Amelia, in questi giorni abbiamo parlato ma non siamo mai usciti; non potrei mai innamorarmi di lei ma è un ottimo passatempo, sotto sotto è simpatica.

Ho deciso di vendicarmi; ha deciso di parlare, e provarci, con me solo per tenermi lontano da Baji. Devo fargliela pagare, a lei e alla sposina. Se penso a quello che mi fa passare ogni volta che siamo insieme mi innervosisco, e non poco.

Sabato dobbiamo uscire nuovamente tutti insieme, per festeggiare il rientro dei due sposi. Non ho molta volta, ma devo farlo per Baji.

Intanto scrivo alla strega:
<Ehi Amelia, ti va di uscire uno di questi giorni?> Le invio.
<Certo! Ti andrebbe bene domani sera?> Risponde immediatamente.

Le dico il nome di un ristorante e un'ora, fissiamo per bene e ci salutiamo.

Oggi è il mio giorno libero, sono ancora nel letto e non ho intenzione di alzarmi. «Con chi scrivi?» Mi chiede Kazuma abbracciandomi da dietro. «Ad un'amica.» Rispondo, mettendo il telefono sul comodino.

Mi rigiro e gli appoggio la testa sul petto. «Perché fai così se vuoi che rimaniamo solo scopamici?» Mi domanda accarezzandomi i capelli.

«Sono innamorato di un altro, lo sai.» Kazuma si mette a ridacchiare alla mia risposta. «Dimenticalo, se non si è ancora preso il tuo culo allora non ti vuole.», «Sta zitto.» Gli lancio un cuscino.

Perché deve sempre essere così diretto?! Sospiro e mi avvio in bagno. «Eri stressato ieri? Sei stato così rude!» Commento, prima di sparire dal suo campo visivo. «So che ti è piaciuto.» Mi urla dall'altra stanza.

È vero, Kazuma scopa molto bene, ma di carattere siamo poco compatibili. Credo sia innamorato di me ma non mi importa, a me non piace. Anche se è molto simile a Baji…

Mi faccio una doccia veloce e torno da lui. «Domani sera sono a cena fuori.» Lo avverto. «Peccato.» Si alza dal letto e va lui in bagno.

Rimane a dormire quasi sempre a casa mia perché non ha un posto fisso dove stare. Dice che mi paga l'affitto "in natura"; quando fa così lo odio.

Vado in cucina e sistemo qualcosa da mangiare sul tavolo, è abbastanza tardi, quindi pranzo direttamente.

Mi raggiunge anche Kazuma. «Io mangio fuori. Ho un appuntamento.» Dice, per poi andarsene. Spero trovi qualcun altro al quale rubare i soldi il prima possibile.

Ha 35 anni e ancora non ho trovato un lavoro stabile. Presto invecchierà e il suo bel faccino non potrà più aiutarlo.

Oggi rimarrò a casa, non ho niente da fare; ne approfitterò per rilassarmi un po'. Passo il pomeriggio sul divano a giocare ai videogiochi, perché, nonostante ormai sia un adulto, rimango un nerd.

Dopo cena sento bussare alla porta, vado ad aprire ma i ragazzi che mi si presentano davanti non li conosco. «Vi serve qualcosa?» Chiedo, più per cortesia che per vero e proprio interesse.

«Sta qui Kazuma Mutsumi?» Mi domanda uno dei presenti. «In un certo senso sì, perché?» Rispondo.

Vedo due ragazzi tirare su un terzo, lo guardo meglio e noto che è proprio Kazuma. «Ci penso io, grazie di averlo portato qui.» Lo faccio sistemare sul divano e saluto gli altri ragazzi.

«La smetti di bere così tanto?» Lo rimprovero. «Sta zitto.» Oh, come osa fare lo scorbutico con me?! Gli salvo sempre il culo!

Decido di andarmene in camera senza aiutarlo. Mentre mi sto cambiando arriva e mi blocca i polsi. «Dai non ho voglia.» Gi riferisco. «Non mi importa.» Sospiro e lo lascio fare, quando è ubriaco è meglio lasciarlo in pace.

Prende a baciarmi avidamente, mi fa distendere sul letto e finisce di spogliarmi, lasciandomi completamente nudo sotto di lui.

Avevo intenzione di riposarmi oggi, ma non credo riuscirò a farlo. Si prende il mio corpo con molta lussuria, entra ed esce da me con spinte ferme e decise.

Anche se non ho voglia mi sta stimolando troppo, è inevitabile che io gemi. Adora sentire la mia voce, me lo dice spesso.

Non contento decide di marchiarmi, tra morsi e succhiotti sento la testa girare; devo ammettere che è eccitante.

La mattina seguente mi sveglio presto, dopo aver dormito pochissimo. Vado in bagno e mi guardo allo specchio. Ma come ci sono finito in questa situazione…

Sono orribile, ho due occhiaie immense e Kazuma si è divertito fin troppo con la mia pelle; gli dico sempre di non farlo! Cazzo, stavolta ha davvero esagerato; ho addirittura dei morsi che mi fanno male.

Mi faccio una doccia, cerco di disinfettare il possibile e metto dei cerotti dove serve.

Mi infilo la divisa, prendo il necessario ed esco da casa. Sospiro e parto con la macchina. Una volta arrivato mi sistemo ed inizio subito.

Lavorare al pubblico conciato così non è la cosa migliore. Una mia collega si avvicina. «Che hai combinato Chifuyu?» Chiede riferendosi ai cerotti. «Nulla nulla.» Le sorrido.

Abbassa la voce e si avvicina di più. «Una delle tue conquiste?» Mi domanda, con una faccia perversa. Arrossisco lievemente e le rispondo. «È stato Kazuma.»

Lei, Eri Haschimato, conosce praticamente tutta la mia vita; ha scoperto che sono gay a caso, perché un mio ex, fin troppo appiccicoso, non era d'accordo con la nostra separazione ed è quindi venuto a farmi storie qui, sul posto di lavoro. Non mi ha schifato fortunatamente, anzi è sempre molto disponibile.

Ha qualche anno in più di me; più precisamente ha 30 anni e lavora qui come titolare. «Secondo me dovresti tagliarci tutti i rapporti. Sta diventando una relazione tossica.» Mi consiglia.

«Ma veramente non stiamo insieme, dorme da me ogni tanto, quando non sa dove stare.» Rispondo mentre ripiego delle magliette.
«Sì sì, proprio dormire.» Scherza Eri, per poi andare a servire una cliente.

Forse ha ragione, dovrei mandarlo a fanculo. Resta il fatto che non ci riesco, mi sentirei in colpa, mi chiederei continuamente che fine abbia fatto.

No, sfrattarlo non è un opzione. Devo cercare di impormi e non farmi stuprare a caso, devo essere più forte. È colpa mia, sono troppo debole ma adesso basta, Kazuma deve imparare ad obbedirmi e stare al suo posto.

Lavoro tutta la mattina, pensando a come fargli capire che non sono uno che si lascia fare di tutto. Saluto Eri, oggi facevo solo cinque ore, mentre lei fa giornata intera. Torno a casa affamato, quando faccio meno ore non ho la pausa.

Prima di pranzare vado in camera, intento a cambiarmi per stare più comodo, ma noto che Kazuma si trova ancora nel mio letto.

Prendo velocemente i vestiti e corro in bagno. Una volta cambiato vado in cucina, mi faccio un panino al volo e lo mangio disteso sul divano.

E se scrivessi a Baji? Magari oggi pomeriggio possiamo uscire e divertirci un po'.

Gli mando un messaggio:
<Oi amico, ci sei per fare due passi questo pomeriggio?>
Risponde dopo qualche minuto.
<Lavoro, sto entrando ora.>, <Se vuoi venire a farmi una mano sei ben accetto.>

Acconsento; lavorare con gli animali è fantastico, poi starò con lui!

Torno in camera per prendere il necessario per uscire, ma stavolta Kazuma è sveglio. «Ehi zuccherino, che ci fai già sveglio?» Alzo gli occhi al cielo. «Io lavoro, non sono come te. E non chiamarmi così.» Rispondo, continuando a sistemare le cose.

«Vai ora a lavoro?» Chiede. «No, ci sono già stato. Ora vado da Baji.» Dico prima di andarmene da quella stanza.

Mi segue. «La smetti di andargli dietro? Non ti vuole.»

Marriage [Bajifuyu]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora