✿ 6 ✿

394 34 64
                                    

Finalmente è arrivato venerdì, Baji verrà da me nel pomeriggio. Non vedo l'ora, adoro passare del tempo con lui.
Ma... Farmi vedere così non mi va, sembro uno sfigato.

La mattina mi alzo presto e sistemo tutta casa, deve essere tutto perfetto. Vado a comprare le cose mancanti e pulisco la lettiera a Black.

Verso l'ora di pranzo è tutto pronto, così mi metto a mangiare e successivamente ad aspettare l'arrivo del mio tanto atteso ospite.

Dopo un po' sento suonare il campanello e mi precipito ad aprire la porta. «Ehi!» Mi saluta abbracciandomi. Ricambio e lo faccio accomodare.

«Ti ho portato dei cioccolatini.» Mi sorride. «I miei preferiti! Grazie mille, non dovevi.» Li prendo e ne mangio subito uno. «Hmm, squisiti come sempre!» Commento.

Ci sistemiamo in salotto dove avevo già portato qualche snack e delle bibite.

Non riesco a smettere di sorridere cazzo.

La mia felicità dura poco in realtà. Sembra stranamente serio e questo mi turba, ricordandomi oltretutto l'incubo fatto da poco. «È successo qualcosa?» Domando, preso da un briciolo di coraggio. «Scusami, è che vederti così mi distrugge.» Afferma.

Porta una mano alla mia guancia, accarezzandomi dolcemente. «Sei tutto sorridente ma...» Si blocca. «Ma?» Domando, prendendogli la mano e tenendola sul mio volto. «Non sembri davvero felice. Avrei voluto accorgermi prima della relazione di merda in cui eri.»

Lo abbraccio. «Non l'ho detto a nessuno, non potevi saperlo.» Dico con sicurezza ma non si fa ingannare dal mio coraggio momentaneo e mi stringe a sé, come se volesse proteggermi. «Raccontami tutto e sfogati, sono qui per te.»

Sento gli occhi pungere, le sue parole mi scaldano il cuore. Ma ho comunque paura, paura di risultare pesante, paura di creare una situazione così complicata da farlo fuggire, paura che l'incubo diventi realtà...

Ci stacchiamo e gli sorrido. «Sto bene, sai quante ne ho prese da adolescente haha.» Dico scherzando, lui semplicemente accenna un sorriso poco convinto.

Apro una lattina di birra e gliela passo. «Avanti, raccontami del viaggio di nozze. Vi siete divertiti?» Domando, lui prima di rispondere prende la bibita. «Le Maldive sono magnifiche.»

Mi prendo anch'io una birra e lo ascolto mentre mi racconta cosa hanno visitato. Parla principalmente lui, così io evito di appesantire l'aria.

È così bello, è sempre stato molto muscoloso, ma ultimamente sembrano più scolpiti. Mi avvicino istintivamente e gli tocco un braccio.

«Oh wow Baji, vai in palestra per caso?» Domando, interrompendolo. «Si nota?» Chiede. Si vede che è felice che qualcuno abbia visto i suoi miglioramenti.

Annuisco e rimango attaccato a quel possente braccio, si sta così bene qui...

Chiudo gli occhi solo qualche secondo, ma sono bastati per rivedere Kazuma e per rivivere quel momento. Immediatamente mi stacco da Baji.

Inizio a respirare male, in modo affannato; sento come se potessi smettere da un momento all'altro, come se stessi annegando.

«Ehi ehi, respira.» Cerca di calmarmi. Prova ad avvicinarci ma mi allontano, schiacciandomi sul divano. «Non voglio farti del male, sono qui per aiutarti.» Dice, sprecando semplicemente fiato visto che ho smesso di ascoltare. Sento solo i miei pensieri, i miei orribili pensieri.

Mi piego su me stesso, tappandomi le orecchie per cercare di far smettere tutte quelle voci fastidiose. Sto piangendo, probabilmente mi vede come uno stupido ragazzino piagnucolone.

Dopo non so quanto, a me sono sembrati anni ma saranno stati sicuramente pochi secondi, due braccia forti e muscolose mi abbracciano. Mi tengono stretto così che non scappi e cercano di farmi tranquillizzare.

Ci riescono, non dopo poco sforzo. «Chifuyu, stai meglio?» Domanda preoccupato il moro. Annuisco, asciugandomi gli occhi con la manica della felpa.

«Mi dispiace tanto Baji, non so cosa mi sia preso. Doveva essere un pomeriggio tranquillo, dove tu parlavi e io ascoltavo. Doveva essere tutto perfetto...» Dico tutto d'un fiato.

Mi dà un bacio sulla fronte. «Sta calmo, abbiamo ancora tutto il tempo che vuoi e poi... Vorrei sentire anche qualche tuo racconto.» Mi sorride, rasserenandomi un po'.

«Ehm... Non ho molto da dire, alterno il lavoro e lo stare in casa tutto il giorno, tutti i giorni. Tu hai una vita senz'altro più interessante.» Sorrido. «La smetterai mai di sminuire te stesso?» Domanda sarcasticamente.

Lo guardo confuso, io le penso seriamente queste cose. «Sei sempre stato un po' critico verso te stesso, ma nel crescere sei peggiorato. Chifuyu tu sei fantastico, perché non riesci a vederti come ti vedono gli altri? Come ti vedo io...» Non so che rispondere. Mi sento spiazzato.

«Scusami tanto.» Riesco semplicemente a dire, anche se nel discorso c'entra poco. «Ma di cosa-», «Di tutto Baji, di tutto.» Mi sento sconsolato...

«Adesso basta!» Alza un po' la voce, facendomi sussultare. «Devi smetterla di fare così! Sto cercando di aiutarti ma tu non me lo permetti. Se proprio non vuoi parlarmi ti accontento.» Prende le sue cose e si avvia alla porta.

«No ti prego, ho bisogno di te...» Credevo di averlo pensato e basta, ma la mia disperazione l'ha fatto dire ad alta voce. Si blocca e torna verso di me. «Parlami Chifuyu, per favore.»

«Cosa mai dovrei dirti?!» Mi sto alterando. «Tutta la merda che ho in testa non può essere capita da nessuno cazzo!» Sono sommerso dalle lacrime, ma almeno mi sto sfogando.

«Quel coglione sa perfettamente quali sono i miei punti deboli e li ha usati contro di me; sto soffrendo sì, ma non per questo devi farlo anche tu!» Mi fermo qualche secondo. «La tua mogliettina ti starà aspettando...» Torno quasi completamente lucido.

«Come si chiama?» Mi domanda. «Chi? Tua moglie?» Non sto capendo-
Ha lo sguardo assente, come se stesse pensando a qualcosa intensamente. «Il ragazzo.» Dice, senza scomporsi. «Kazuma... Perché?», «Cognome?» Chiede senza rispondermi. «Mutsumi, ma vuoi dirmi a che ti serve sapere il suo nome?» Sono sempre più confuso, così tanto che ho anche smesso di piangere.

«Tu non ti preoccupare.» Si alza di scatto. «Ehi dove stai andando?» Non mi risponde e si precipita fuori casa mia. «Baji aspetta!» Che cazzo ha per la testa questo?!

Cerco di seguirlo ma una volta scese le scale vedo la sua moto sfrecciare in lontananza.

Merda! Si metterà nei guai, me lo sento.

Corro in macchina e lo cerco per la città. Spero di trovarlo, sano e salvo.

Marriage [Bajifuyu]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora