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È passato qualche minuto e lo vedo tornare, si siede accanto a me sorridendomi. «Che hai combinato?» Gli domando. «Vedrai.» Mi dice semplicemente.

Non sto capendo. Chissà cos'ha fatto…

Aspettiamo qualche altro minuto e sento un rumore familiare, la moto di Baji. Guardo male Takemichi e mi mima soltanto uno "scusa, dovevo".

Il moro parcheggia vicino a noi e si siede sulla panchina. «Su raccontami tutto.» Mi guarda negli occhi tutto sorridente. «Allora io vi lascio soli.» Dice Takemichi, facendo l'occhiolino a Baji.

«Che ti ha detto?» Domando. «Soltanto che mi devi spiegare qualcosina.» Risponde. «Andiamo a casa tua.» Afferma poi.

Acconsento e andiamo alla mia abitazione. Una volta arrivati veniamo accolti da Black e le sue magnifiche fusa.

Ci sistemiamo sul divano. «Che ha fatto stavolta?» Mi chiede. «Le solite cose.» Rispondo, lui sospira. «Avanti, non voglio insistere tutte le volte, sono qui solo per aiutarti.» Dice fermamente.

Semplicemente mi alzo la maglia, mostrando il "capolavoro" creato da Kazuma. Baji rimane in silenzio e si avvicina. Inizia ad accarezzarmi l'addome, ricevendo come risposta dei gemiti di dolore.

«Ha ragione Takemichi, devi farti vedere da qualcuno.» Afferma. «Allora ti aveva già raccontato lui!» Dico quasi offeso. «Qualcosa sì ma non tutto, vorrei sapere di più.» Risponde tranquillamente.

Decido di spiegargli cos'è successo, ma continuo a non voler far niente. «Almeno un medico lo devi sentire, potrebbe essere qualcosa di grave. Non mi convincono per niente quei lividi.» Confessa. «Macché, son sicuro di stare benissimo.» Dico cercando di essere il più convincente possibile.

Mi si avvicina e mi guarda dritto negli occhi. «Adesso andiamo da un medico, non voglio discussioni.» Mi mette in soggezione quello sguardo, non riesco nemmeno a parlare, così annuisco.

Prendiamo la mia auto, ma guida lui. Arriviamo agli studi medici e, dopo un po', riusciamo a parlare con un medico.

Ci presentiamo e gli faccio vedere il mio addome. «Dimmi un po' ragazzo, come hai fatto a ridurti così?» Mi domanda mentre mi osserva attentamente. «Sono caduto dalle scale.» Mi affretto a dire.

Baji, che era entrato con me, mi guarda male; non potevo certamente dire la verità…

«Posso sembrare stupido ma so fare il mio lavoro, chi ti ha preso a pugni?» Mi guarda negli occhi, con sguardo serio. «Vabbè ma a lei cosa gliene frega…» Domando.

Decide di intervenire Baji. «Vuole soltanto aiutarti Chifuyu.» Mi dice, con un pizzico di malinconia nella voce. «E’ stato un ragazzo-» Non faccio in tempo a finire la frase che il moro mi interrompe. «E’ un uomo, molto più grande di lui.» Sospiro.

Mi rinfacciano tutti che mi sono fidato di uno troppo grande, sono stufo di sentirmi dire sempre le solite cose.

«Hm hm capisco, si vede che non sono pugni dati da un ragazzino. Ho paura che tu abbia una, o più, costole rotte. Devi andare a fare una radiografia.» Mi spiega il dottore e mi dà una ricetta.

Baji mi accompagna e dopo aver fatto tutte le analisi torniamo dal medico iniziale. «Avevo ragione.» Mi comunica, dopo aver visto i risultati. «Fortunatamente è solo una la costola rotta, ma dovrai ugualmente restare a casa. Ti faccio immediatamente il certificato.» Conclude, mettendosi a sedere alla sua scrivania.

Mi rivesto a fatica e mi siedo accanto a Baji, davanti al dottore. «Lei è il fidanzato?» Domanda il medico mentre scrive al computer.

Arrossisco violentemente, come gli è saltato in mente- «Abbiamo un'amicizia molto forte.» Risponde il moro, sorridendomi.

«Allora le chiedo di tenerlo d’occhio e di non farlo sforzare per almeno un mese.» Ci dice, stampando il certificato. «Sarà fatto, può contare su di me.» Chiarisce Baji.

Che imbarazzo!

Torniamo a casa mia e mi sistemo immediatamente sul divano. «Fortunatamente ti è capitato un ottimo medico.» Afferma il moro, sedendosi vicino a me.

«Hm hm.» Rispondo semplicemente, continuando a pensare alle parole del dottore. «Se non è un disturbo vorrei rimanere da te per un po’, così posso aiutarti per bene.» Ipotizza Baji.

Sicuramente ne sarei felice ma… «Ma Suzue poi?» Gli chiedo. «Capirà, sei pur sempre il mio migliore amico.» Annuisco, tanto mi odia già.

«Bene, allora dormirò sul divano.», «Vabbè puoi dormire con me.» Dico, credendo di averlo solo pensato. «Oh- Ehm, ok.» Risponde, arrossendo lievemente. Io invece sto letteralmente prendendo fuoco.

«Ah, scrivi a Takemichi e aggiornalo sulla situazione, mi aveva chiesto di farglielo sapere.» Mi comunica. «Io intanto vado in bagno.» Chiarisce andandosene dalla stanza.

Prendo il telefono e digito:
<Alla fine sono stato da un dottore, non Emma, e mi ha detto che ho una costola rotta. Devo stare un mese a casa.>

Invio il messaggio e aspetto la risposta, che non tarda ad arrivare:
<Cazzo, mi dispiace.>
<Vuoi che passo da te per darti una mano?>

Gli rispondo:
<No tranquillo, rimane Baji da me.>
Ci salutiamo e appoggio il telefono sul tavolino.

Il moro torna in salotto. «Come stai?» Mi chiede. «Bene bene, sento solo un po’ male.» Decido di rispondere, per una volta, senza mentire. «Vuoi qualcosa?» Continua Baji. «No no, riposati pure.» Mi sorride e viene a sedersi accanto a me. «Suzue non era molto felice ma sono riuscito a convincerla.» Mi dice, io gli sorrido.

«Che abbia inizio questa convivenza allora.» Affermo.

Sono così felice! Finalmente passerò del tempo con lui, come facevamo prima.

«Proverò a cucinare io qualcosa.» Dice in modo fiero. «Vedi di non far esplodere niente.» Rispondo ridacchiando. «Tranquillo, tranquillo. Sono fortissimo.» Prova a convincermi.

Mi aiuta ad alzarmi e andiamo in cucina; mi sistema su una sedia, con tanto di cuscini e si mette ai fornelli.

«Che fai di buono?» Domando incuriosito. «Ancora non lo so.» Risponde, andando a curiosare nel frigo. «Farò… hm… della pasta e… con… sughi già pronti!» Mi dice sfoggiando del pesto.

Inizio a ridere, quanto lo amo. «Visto che è una cosa semplice la mia cucina non ne soffrirà.» Commento. «Non è così semplice…» Borbotta tra sé e sé.

«Ti aiuto io.» Provo ad alzarmi, ma mi blocca. «Sono qui per aiutarti, non per farti fare ancora più fatiche.» Mi comunica, mettendo poi la pentola sui fornelli.

Dopo un po’ riesce finalmente a completare la sua missione e si mette ad apparecchiare. Serve la cena e ci mettiamo a mangiare.

«Non è venuta male, bravo Baji!» Mi congratulo con lui. «Grazie mille.» Mi risponde sorridendo. Mangiamo e sistema tutto.

Mi porta in camera e mi fa sedere sul letto. «Adesso ti cambio.» Afferma.

Perdo un battito, ma annuisco. Mi toglie la maglia e si sofferma a guardarmi, arrossisco sotto il suo sguardo. Prende il mio pigiama e mi riveste.

Sento imbarazzo nell’aria…

Mi fa sistemare nel letto. «Vado in bagno.» Mi dice e corre via. Inizio a pensare che non sia stata una buona idea.

Passano i minuti e non lo vedo tornare; dov’è finito- Mi inizio a preoccupare.

Provo ad alzarmi ma sento la porta del bagno aprirsi, arriva in camera e sembra quasi sconvolto. «Tutto bene?» Chiedo.

Semplicemente mi annuisce, distendendosi accanto a me. «Sicuro? Sei stato via un sacco di tempo.» Affermo. «Tranquillo.» Insiste, mettendosi a dormire, girato di spalle.

«Buonanotte.» Gli dico, mi risponde e finisce così questo interminabile giorno.

Marriage [Bajifuyu]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora