Capitolo 4- È ora di cambiare

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Samuel's POV

Gli occhi verdi, i miei occhi verdi. Li sto guardando da qualche secondo allo specchio, perché mi sembra sia entrata della polvere o qualcos'altro.

Non vedo niente, ma li sento arrossati, quindi li sciacquo al lavandino del bagno.

Intanto, sento bussare alla porta.

"SAAAAAM! A che punto sei? Dai, sbrigati, che tra poco dovresti uscire!" dice mia sorella.

"Ok, ok. Ma a te che te ne importa? Tanto oggi entri dopo, no? Stamattina non devi andare a fare la visita di controllo per l'apparecchio?"

"Eh sì, ma proprio per questo dovrei lavarmi i denti! Se ci metti così tanto, va a finire che faccio tardi e non riesco ad arrivare a scuola per la terza ora."

"Dai entra, tanto ho quasi fatto" dico, mentre comincio a spazzolarmi i capelli.

Capelli rossi, sono praticamente l'unico in famiglia ad averli da tre generazioni passate.
Sono scialbi e non riesco mai a sistemare il ciuffo davanti come vorrei.

Mentre mi lavo i denti, apro la porta a mia sorella che entra e mi dà una leggera spinta che mi fa quasi cadere. Si mette a ridere.

"Ahahah! Ma quand'è che diventi meno imbranato?"

"E tu quand'è che diventi più bella?" dico con una linguaccia.

Battibecchiamo spesso, ma ci vogliamo un bene dell'anima. Sappiamo di esserci l'uno per l'altra, sempre.

Non so se dipenda dalla pochissima differenza di età o, semplicemente, per la buona compatibilità di caratteri, ma abbiamo un bellissimo rapporto.

So che lei è sempre pronta ad ascoltarmi e a darmi consigli. È la prima persona alla quale ho confidato di essere gay.

Ho 15 anni e mezzo ora e, da quando avevo almeno 6 o 7 anni, mi sono reso conto di essere attratto dai ragazzi.

È una cosa inconscia, ma sin da piccolo, ricordo che provavo per il mio istruttore di nuoto una simpatia particolare; ero sempre felicissimo quando andavo in piscina e quando si complimentava per i miei successi.

Quando, arrivato ai 13 anni, ho iniziato ad avere una cotta bella pesante per il mio compagno di banco Mauro, ho avuto la conferma della mia omosessualità.

Mi facevo certi film mentali che neanche i drama romantici, ma lui non mi si filava proprio, purtroppo.

Del tutto etero.

E così, senza alcun tipo di contatto, avvicinamento o altro, è finita la mia prima vera cotta, volente o nolente.

Quando mia sorella, inziava sempre a chiedermi della fidanzatina, se ce l'avessi, se mi piacesse qualcuna, alla fine, gliel'ho detto.

E ho una sorella fantastica!

Come potevo immaginare, mi ha abbracciato e, sin da subito, sostenuto.
Non ha mai fatto problemi riguardo questo mio aspetto, anzi, è diventata la mia complice.

Cosa che non è successa con i miei, non da subito, almeno. Soprattutto per quanto riguarda mia madre.

Ho una bellissima famiglia, che mi ama e ha sempre fatto di tutto per la nostra felicità e per non farci mai mancare nulla.

Flashback

Più di un anno fa, ormai, mentre mia madre sistemava la mia cameretta, ha trovato, su una delle mensole, un foglio di carta con una dedica.

Avete presente quelle stupide frasi d'amore che si scrivono da piccoli con cuori e simili? Ecco, era stata scritta per Mauro, ma, ovviamente, mai consegnata al destinatario.

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