Capitolo 7- Festa di primavera

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Chiara's POV

Ecco qui, lo sapevo. Mi è appena venuto il ciclo. Ora, oltre ai dolori, sarò gonfia come una balena!
Proprio oggi che devo andare alla festa di Lisa!
Ma sapete che vi dico? Chissene! Io mi devo piacere per quella che sono.

Stasera, che è sabato, c'è uno degli eventi più attesi dell'anno: la festa di primavera. La chiamiamo così, solo perché è il terzo anno in cui, la mia amica Lisa, ci invita a casa sua, sempre in questo periodo. Non è né una festa di compleanno, né per qualche occasione speciale.

È solo perché Lisa ha una bella casa, genitori che le permettono di invitare tantissimi amici e perché dice di amare la primavera. Con l'occasione, invita sempre tutti i ragazzi del suo anno e anche qualcuno al di fuori. Anche se non saranno tutti presenti, credo che arriveremo a quota 100/120 persone, almeno...

Ma tanto per lei non è un problema avere così tanti invitati. Ha una villa enorme a tre piani, non molto distante da qui, con giardino e piscina. Una fantastica casa, davvero!

Certo è, che se fa feste del genere con djset incluso, open bar alcolico e analcolico e tantissime decorazioni a tema, cosa farà per i suoi 18 anni???

Per quanto mi riguarda, è già tanto, se riesco ad organizzare una serata in pizzeria.

Vivo in un modesto appartamento. Assolutamente non mi sto lamentando e, anzi, amo la mia casa e credo sia anche molto bella; ma è una casa normale, da comuni mortali e non una villa da principesse come quella della mia amica.

Vabbè, lei è figlia di un notaio e di un primario in chirurgia. Diciamo che stanno messi moooolto bene a livello finanziario.

Noi, invece, siamo una famiglia più semplice: papà lavora alle poste e mamma è radiologa. Ho un fratello più piccolo che va a scuola e un cane Yorkshire di nome Brigitte.

A proposito di mio fratello, bussa alla porta della mia camera e mi chiede se può entrare.

Per poco non inciampa, quando si ritrova davanti le mie scatole di scarpe sparse davanti alla porta.

Mi guarda tra il sorpreso e l'irritato e mi fa:

"Ma ti sembra questo il posto dove lasciare le scatole?"

E, ancora più sorpreso, guarda sul letto i vari vestiti che ho tirato fuori dall'armadio.
La mia camera, di solito quasi completamente bianca, a parte il verde delle tende e delle piante, è ora un pasticcio di colori.

"Non mi dire che non sai che metterti. O, peggio ancora, che non hai nulla da metterti!" mi guarda fare il broncio e alza gli occhi al cielo.

In questo, mio fratello è bravissimo: quando sono indecisa sul vestiario, è sempre lui a darmi dei consigli. Quindi, prende in mano delle stampelle e le avvicina a me per capire cosa possa starmi bene.

"Come vuoi essere stasera?"

"Come vorrei essere? Bella, ovviamente! Ma è impossibile!" Gli dico, lamentandomi.

Non so se siano gli ormoni del ciclo o la mia autostima che va e viene, ma davvero ci sono dei giorni in cui proprio non mi piaccio. Mi sta per venire da piangere e mi siedo sul letto.

Lui si avvicina, si accovaccia e mi fa:

"Mi spieghi che succede? Ci sta non vedersi perfetti, ma è successo qualcosa in particolare, non è così?"

Quanto mi conosce bene il mio fratellino!

Lo guardo e gli spiego perché mi sento così giù di morale:

"So di non essere chissà chi, ma hai presente i miei compagni di classe, no? Te ne parlo spesso. Vabbè, c'è un certo Emanuele, il nasone che gioca a pallavolo, che non fa altro che prendermi in giro.

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