Chiara's POV
Sono passati già diversi giorni da sabato e non credevo che succedesse tutto quello che è successo...
Emanuele mi ha davvero sorpresa! Cioè ho scoperto un lato di lui che davvero non pensavo avesse!
Abituata a vederlo sempre come il burlone della situazione, quello fastidioso e, all'apparenza, almeno, menefreghista, mi ha lasciato a bocca aperta, quando, al bagno, è stato così carino con me!
All'inizio della serata, quando mi si è avvicinato, ero già pronta a sentire qualche battutina delle sue, che, stranamente, non ha fatto. Anzi, non mi aspettavo che si avvicinasse così tanto a me...
Cioè sembrava che stesse lì lì per baciarmi e non sapevo proprio come reagire. Lo avrei dovuto schiaffeggiare? Allontanare? Non sapevo come comportarmi e, invece, è lui che mi ha tolto ogni dubbio: mi ha chiesto di spostarmi. Capite?
Ero nera! Ho pensato: "È così? Ti sto tra i piedi? Neanche hai notato come mi sono vestita? Adesso ti faccio vedere io!"
Ho iniziato a bere un cocktail per sentirmi meno inibita e sono andata con Lisa e Katia in pista a ballare. Era pienissimo di gente!
Dopo poco, mi si è avvicinato Raimondo, un riccetto che conosco a malapena, perché è il rappresentante di classe del 3°E. Mi si stava strusciando addosso, con la scusa di ballare, anche troppo vicino, per i miei gusti.
Di solito non mi piace il contatto fisico, se non c'è confidenza (tanto che io ho avuto solo una storia di un mese e mezzo con un ragazzo del mare e per il primo bacio l'ho fatto aspettare diversi giorni); ma, poi, ho visto che Emanuele ci stava fissando e, dal momento in cui ho capito che Raimondo stava apprezzando quello che Emanuele si era lasciato scappare, mi sono detta: "perché no?!"
Abbiamo iniziato a ballare insieme e, per la prima volta, non ho voluto pensare a tutti i miei blocchi mentali.
Quando ha cominciato a baciarmi sul collo, però, mi stava disgustando non poco, ma non ho fatto in tempo ad allontanarlo, che Emanuele mi ha presa per il polso e mi ha trascinata via.
Passare in mezzo a tutta quella gente che ballava, attaccata a lui, è stato strano: mi ha dato un senso quasi di pace; era come se mi stesse indicando la strada da seguire.
Fatto sta che ci siamo ritrovati in bagno e io, presa dallo sconforto, dalla rabbia e, anche dalla vergogna, gli ho iniziato ad urlare contro. E lui?
Dopo qualche risposta irritante, si è calmato.
È stato presente e mi ha aiutata a tranquillizzarmi dal mio attacco di pianto improvviso.Inizialmente, ero arrabbiatissima con lui, ma dopo il mio sfogo, non ha rincarato la dose, come mi sarei aspettata, ma è stato attento, in qualche modo gentile, oserei dire, e premuroso.
Mi teneva la testa poggiata sulla sua spalla e mi ha accarezzato i capelli fino a quando ho smesso di piangere. È stato persino delicato quando mi ha aiutata ad asciugarmi le lacrime e il mascara colato.
Ora lo vedo sotto una luce diversa.
Cioè, Emanuele premuroso è stata davvero una bella novità! E chi se lo sarebbe aspettato?
Quando ho terminato di piangere a dirotto, mi sentivo a disagio per essere sbottata in quel modo...
Alla fine lui non c'entrava nulla; che aveva fatto di male? Niente...
Al massimo non si era comportato come pensavo facesse... ma è una sua colpa? No!Ero, più che altro, arrabbiata con me stessa per essermi fatta avvicinare da un cretino (quel Raimondo) e averlo visto, due minuti dopo, con un'altra.
Emanuele, invece, è stato coerente nel suo comportamento... non potevo avercela con lui. Quindi, appena ripresa, ho cercato di trovare un argomento di conversazione per deviare l'attenzione da me.
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Alla scoperta di sé
RomanceDaniele, ragazzo di 16 anni, frequenta il terzo anno del liceo scientifico della sua città. Famiglia divisa e vita molto umile; è un ragazzo introverso, che non vuole mostrarsi per quello che è, che si arrabatta continuamente tra studio, spesa e lav...