Daniele's POV
Ecco la seconda sera di seguito in cui sono potuto stare con Samuel. Ho passato un pomeriggio bellissimo!
Nonostante l'imbarazzo iniziale, di questa mattina, ho visto Samuel meno teso. Mi ha dato dei consigli per fare le migliori foto per la ricerca e ho passato del tempo al PC con lui vicino per modificare le suddette foto.
Ho cercato di mostrarmi rilassato anche io e, quando ne ho avuto la possibilità, ad esempio, con la scusa di avvicinarmi allo schermo per vedere meglio, ho messo il mio braccio sullo schienale della sedia e, poi, direttamente sulle sue spalle.
Ora, quando gli parlo, lo guardo sempre negli occhi e, in questa posizione, stiamo a distanza ravvicinata.
Ogni volta che me lo trovo davanti, ho sempre troppa voglia di baciarlo, ma perché non trovo mai il coraggio per farlo?
Che smiddollato che sono!
Stasera abbiamo visto un film seduti sul divano in salone e, con la scusa che ci fosse poco spazio, ho cercato di stargli piu vicino possibile.Ora è già mezzanotte passata, Lisa e Katia stanno dormendo nella stanza di Chiara, che ha deciso di andare a dormire con il fratello, così c'è spazio per tutti.
Sono stati due giorni fantastici e domani staremo insieme al Romics fino a tardo pomeriggio... non vedo l'ora!
Ma pensando che da domani sera ognuno riprenderà la sua vita normale, non so proprio che fare... mi dispiace troppo non passare più dei momenti così vicini con lui, ma ora che so chi è, ho scoperto che viene a scuola da noi e frequenta il 2°I.
Credo proprio che da oggi in poi capiterò "casualmente" molto più spesso al primo piano, eheh!
Voglio parlarci ancora e, per stasera, trovo la scusa stupida di chiedergli info per domani.
Busso in camera sua e apro la porta; indossa solo i boxer e sta infilando una manica della camicia che usa per dormire...
"Oh scusami!" Gli dico tutto imbrarazzato. "Passo dopo" e sto per richiudere la porta.
Lui, diversamente da come io possa immaginare, si mostra molto tranquillo.
"E di che? Entra, non ti preoccupare. Anche perché te lo devo, per contraccambiare, no? Ahah!"
Se la ride e mi fa l'occhiolino.Ora capisco a cosa si stia riferendo: due giorni fa, nel bagno, io completamente nudo, a parte l'asciugamano che copriva poco o niente, con l'alzabandiera evidente...
Se prima ero rosso, ora sono bordeax dalla testa ai piedi. Cerco di mostrarmi il più tranquillo possibile e, per distrarmi dell'imbarazzo, gli chiedo:
"Domani, quindi, per che ora dovremmo svegliarci?"
Iniziamo a parlare dell'organizzazione e poi, da lì, cominciamo a chiacchierare del più e del meno.
Mi sembra di essere tornato alla serata nel labirinto di cespugli. Mi trovo benissimo a parlare con lui.
Ora ha la schiena poggiata alla testiera del letto e le gambe sul materasso. Io sto sulla sedia di fronte al PC e gli parlo a distanza. Non so proprio come comportarmi...
In questo, Emanuele, ad esempio, è fantastico. Non si fa problemi di niente e si vede che ha più esperienza nelle relazioni.Nuovamente, è Samuel a sorprendermi, che dice:
"Ma vieni qui vicino a me, no? Almeno parliamo meglio" e batte la mano sul materasso in un punto vicino ai suoi fianchi.
Non me lo faccio ripetere due volte. Mi siedo vicino e continuiamo a parlare.
Lui sembra essere molto a suo agio in questa situazione (nonostante agli inizi mi sembrasse più timido), tanto che scivola in basso e si sdraia di lato, reggendosi la testa con una mano, mentre l'altra, con la scusa di parlare del vizio di mangiarsi le unghie (che per fortuna ho smesso di fare da un po'), la usa per prendermi la mano e guardarmi le unghie.
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Alla scoperta di sé
RomanceDaniele, ragazzo di 16 anni, frequenta il terzo anno del liceo scientifico della sua città. Famiglia divisa e vita molto umile; è un ragazzo introverso, che non vuole mostrarsi per quello che è, che si arrabatta continuamente tra studio, spesa e lav...