Capitolo 13- Buongiorno, amore mio...

78 8 24
                                    

Daniele's POV

"Ancora non ci credo. Ho veramente trovato il mio Samuel"

Questo penso prima di riaddormentarmi...

Alle 7 del mattino, sarà che la luce filtra dalle finestre o sarà che ho dormito su un letto non mio, sono già sveglio.
Dopo essere andato in bagno ed essermi cambiato, decido di vedere se ci sono abbastanza ingredienti per preparare la colazione per tutti.

Oggi, abbiamo assemblea, quindi non è necessario andare a scuola. Quando trovo farina, uova e latte, decido di fare i pancake.

Mi piace tanto cucinare e, cercando di fare meno rumore possibile, mi metto all'opera.

In breve tempo, eccone preparati già una decina. A quel punto vedo Chiara, ancora in pigiama, vicino a me, che si stropiccia un occhio e dice:

"Buongiorno... non sapevo fossi capace di cucinare! Wow, che profumo fantastico!
Posso assaggiare?"

prende una forchetta e la infilza su un pancake, che morde subito dopo. Fa un sorrisone e continua entusiasta:

"Mmm buonissimo! Questo, con la Nutella, è fantastico!"

La guardo un po' sorpreso e mi viene da sorridere; sono abituato alla Chiara in classe: rappresentante, precisa e seriosa.

Vederla così, struccata, in pigiama, con le briciole vicino alla bocca e senza tutte le sue solite attenzioni all'educazione, me la fa apprezzare di più.

"Buongiorno", le rispondo con un grande sorriso.

"Senti, ci penso io a svegliare questo ghiro"
e mi indica Manu
"devo ancora vendicarmi per gli schizzi d'acqua di ieri" dice sussurrando con una mano vicina alla bocca.

"Ti dispiace andare a svegliare mio fratello? Così facciamo colazione tutti insieme e, magari, ci aiuta con le ultime foto da fare".

"O-okey" le rispondo un po' intimidito...

Mentre mi avvio verso la porta della sua stanza, sento Chiara che si muove in salone spalancando completamente le tende e cantando a squarciagola:

🎶"Good morning, good morning
We've talked the whole night through
Good Morning good morning to you!"

E Manu, infastidito sicuramente da quel tipo di sveglia, prima mugugna e poi, con occhi aperti e vigili, si alza di scatto, la prende in braccio e la scaraventa di peso sul divano letto.
Sento Chiara urlare e vedo che prova a vendicarsi, ma la differenza di altezza è troppa e si ritrova, di nuovo, buttata sul divano.

Non vedo altro perché, ora sono di fronte alla porta della camera di Samuel e, con delicatezza, busso.

Non sentendo nulla, la apro con calma ed entro, sentendomi quasi in colpa di non rispettare la sua privacy.

Spero tanto che non se la prenda...
La camera è quadrata con le pareti di un azzurro molto forte. Sulla sinistra, c'è una scrivania nera con PC portatile e portamatite. Subito dopo, una porta che credo sia una specie di cabina armadio.

Sulla parete a destra, è attaccata una libreria nera piena di libri, manga e libri scolastici e una grande finestra con i vetri e le serrande aperte, che fanno entrare la luce.

Sulla parete centrale, infine, opposta alla porta, è appesa una grande fotografia di una ninfea (l'avrà scattata lui?) e, al di sotto, si trova il letto da una piazza e mezza sul quale Samuel sta ancora dormendo a pancia in su.

Vederlo dormire con indosso solo una camicia bianca semisbottonata e i boxer, leggermente coperti da un lenzuolo mezzo aggrovigliato, lo rende alquanto sexy. Sto faticando a rimanere il più impassibile possibile e per cercare di bloccarmi dal saltargli addosso senza indugi!

Alla scoperta di séDove le storie prendono vita. Scoprilo ora