Capitolo speciale- È Natale- parte 3 (+18)

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+18 (per due)

Daniele's POV

"Samuel! E tu che ci fai qui?"

Mentre lo guardo, viene Viola vicino a me, con in mano un bicchiere pieno di ginger che mi porge.

Io, ansioso di sapere la sua risposta, mi sento la gola secchissima e mi trema leggermente la mano.

"Sono tornato"

Il mio cuore si ferma per un battito. Non ci credo! Possibile che il mio Samuel possa essere davvero tornato?

No, Daniele, non farti idee sbagliate o strane illusioni.

Sicuramente sarà qui solo per questi giorni di festa...

Però, chissà, magari c'è tempo e modo di riallacciare i rapporti. Io lo amo. E questa è una certezza!

Non posso più fare finta di niente. Ormai è palese che provi per lui ancora qualcosa.
Sarà giunto, forse, il nostro momento? Potremmo riprovarci?
Forse potrei lavorare in qualche scuola da lui...
Non posso perderlo una seconda volta! In un secondo ragiono e penso a tutte queste possibilità!
Appena ritrovo la lucidità, continuo:

"Ah, beh, per Natale, mi sembra giusto che tu stia con i tuoi..."

Dico con nonchalance, come per avere conferma di quello che ha detto e capire meglio la situazione; bevo un sorso dal bicchiere che ho in mano.

"Veramente, sono tornato per restare!" E lo dice con un sorriso timoroso.

Pftttsss!

○●{scusate l'onomatopea, ma non avevo idea di cosa scrivere}●○

Inizio a sputare parte del ginger e per poco non mi strozzo.

Fortuna che stavo abbastanza lontano dal tavolo, sennò avrei fatto un casino!

Inizio anche a tossire piegandomi leggermente sulle gambe e tenendo una mano davanti la bocca e una poggiata sulla coscia.

"Cof! Cof!"

"Zio Dada sta male?" Mi chiede Viola, avvicinandosi a me con un'espressione preoccupata.

"No, piccola. Zio sta benissimo! Non potrei stare meglio!"
Le dico sorridendo, cercando di ritrovare la calma. Sento Samuel fare una leggera risatina.

La sua risata. I suoi denti bianchissimi. Le sue labbra carnose così allargate e ridenti. Che visione spettacolare! Mi mancava. Mi mancava così tanto che mi viene quasi da piangere. Per distrarmi dico:

"Accidenti cosa ho combinato per terra!" Ed effettivamente ci sono schizzi di ginger un po' dappertutto.

"Aspetta! Ti aiuto io!" Mi fa Samuel portandosi appresso un rotolo di carta assorbente e accovacciandosi vicino a me.

Limone.

Il suo profumo di limone mi giunge in un attimo nelle narici, forte e dirompente.

Ricordi.

È assurdo come la memoria olfattiva possa riportarci, davvero in un attimo, a ricordi che sono lontanissimi nel tempo, ma che diventano subito vividi e presenti.

Ci riguardiamo negli occhi e, mentre puliamo (ci sta aiutando anche Viola, che fa più pasticci, che altro), avvicino volontariamente la mia mano a fianco la sua. Che non allontana.

Scosse elettriche.

Sì, decisamente confermo che ogni cosa provata per lui è, ancora, completamente intatta dentro di me.

Amore.

Lo amo, sono pronto a confessarglielo per l'ennesima volta, ma ecco salire, dalla sala hobby al piano di sotto, i suoi genitori: Luisa e Salvatore.

Alla scoperta di séDove le storie prendono vita. Scoprilo ora