Capitolo 16- Gita scolastica- parte 2

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Emanuele's POV

Sento proprio il bisogno di partire. Le ultime due settimane, pur non volendo, le ho passate praticamente sempre sui libri..

Devo dire di essere molto soddisfatto, perché è la prima volta che dovrei superare la media del 6.5.

So che non è alta, ma per me arrivare ad avere tutte sufficienze e anche qualche voto più alto, non è cosa da poco... Per questo risultato, devo tutto a Chiara.

Nonostante sia stata pesante, a volte, mi ha spronato a fare di più. Mi è stata vicina, mi ha incoraggiato ed è stata, anche, tra le pochissime persone a credere in me.

Flashback

Stavamo sul terrazzo di scuola, durante un'ora di buco e lei ne ha approfittato per "interrogarmi" su letteratura italiana. Quando mi ha fatto una domanda e io le ho subito detto:

"Ma che cavolo di domanda è? A questa non saprei proprio rispondere! Chi ne è capace?"

Lei mi ha risposto: "Lele, non ti scoraggiare, so benissimo che puoi farcela a rispondermi. Pensa attentamente a quello che abbiamo rivisto in questi giorni e prova a fare i giusti confronti. So che puoi farcela!"

A parte apprezzare il fatto che, per la prima volta, ha usato un soprannome per chiamarmi, quindi mi fa capire quanto sia aumentata la confidenza tra noi, ancora di più ho apprezzato il suo credere in me, il non ritenermi uno stupido buono a nulla, come la maggior parte delle persone che conosco.

Alla fine ci ho riflettuto, ci ho pensato attentamente e ho risposto alla domanda.

"BRAVISSIMO! È proprio questo che volevo sentirti dire! È questa la risposta corretta!"

Preso dall'entusiasmo, l'abbraccio senza pensarci. La tengo stretta a me, la sento piccolina tra le mie braccia... è una bella sensazione!

Un attimo dopo mi sento in imbarazzo per la situazione, non so neanche se ci sono altre persone che potrebbero vederci... E, allora, mi stacco, prendo il suo libro e, correndo, le dico:
"Se lo rivuoi, vienitelo a prendere!"

Non so perché, ma ho sempre bisogno di tornare al mio lato infantile, quando divento più emotivo...

Fine flashback

Ora mi trovo sul sentiero, questo orienteering mi sta piacendo tantissimo, sarà che, sin da piccolo, sono abituato a frequentare boschi con i miei, in vacanza.

Sto aiutando Chiara, mia compagna in questa attività, ad attraversare un ruscello. Ho paura che possa scivolare e le dò una mano, in tutti i sensi, per attraversare i sassi bagnati.

Vedo una bandiera su un masso e capisco quale sia il sentiero da prendere... vado più avanti fino ad arrivare a un bivio. Devo chiedere a Chiara di passarmi la mappa per capire quale strada prendere, ma, quando mi giro, è sparita.

"Chiara? Chiara dove sei?"

Dopo pochi secondi sento in lontananza la sua voce.

"LELEEE! Sono qui sotto! Aiutami, ti prego!"

"Ma qui sotto, dove?" Cerco di capire da dove provenga la voce, ma non è facile capirlo... cioè stava a due metri da me fino a pochi secondi fa, come è possibile che si sia allontanata così tanto?! Seguendo la voce e le tracce sul terreno, capisco che è scivolata in basso.

Oddio! Si sarà fatta male? Mi impanico subito, ma, sentendola agitata, cerco di mantenere la calma... E, soprattutto, di capire come raggiungerla...

Cerco di parlarci, nel mentre, per farla calmare e, intanto, comincio a scendere dal sentiero per arrivare in qualche modo da lei.

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