tredici.

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Lauro

dopo il lungo silenzio per arrivare alla macchina decido di aprir bocca.
"forse non è il caso che venga alla festa" nemmeno il tempo di finire la frase che mi arriva una telefonata da Edoardo.
"laurè"
"dimme"
"hai presente le 10 faccende?"
"mh"
"oggi abbiamo la prima, alla festa"
"merda, vabene"
dopo poco riattacco e mi passo le mani in volto già stanco di tutta questa faccenda.

"Lauro, mi spieghi che succede?"
"che te devo dì, ragazzì" le rispondo scorbutico.
"sei serio?" si ferma davanti a me mentre mi guarda negli occhi che però fissano il pavimento.
"guardami Lauro" incrociamo gli sguardi e quando delle goccioline scivolano via dall'occhio destro, mi sfogo senza importarmi di farmi vedere debole da qualcuno.
"Azzurra..."
"non ce la faccio più, odio mio padre, lo odio, così tanto che me ne vergogno" le dico abbracciandola.
"secondo te faccio male?" le chiedo non sapendo più dove sbattere la testa.
"se vuoi la verità"
"si cazzo" la interrompo.
"odio mio padre, ma la cosa divertente è si può? posso odiare qualcuno che non ho mai conosciuto? e ti dico che se io sono in grado di farlo, da sconosciuto, tu puoi"
"anche se è giusto che ti dica che devi provarci fino in fondo a trovare un punto d'accordo tra te e tuo padre" continua lei.

"non conosci tuo padre?"
"per l'esattezza si, ma se n'è andato quando avevo quasi sei anni, è come se non lo conoscessi" mi risponde guardando un punto fisso.
"mi dispiace"
"tranquillo"
"no davvero dico, mi dispiace, ti ho fatto riaffiorire ricordi che non volevi?" le chiedo sempre io.
"non ti preoccupare, mi hai fatto capire molte cose" dice abbracciandomi calorosamente.
"grazie" le dico sinceramente sussurrando.
ci guardiamo negli occhi e quando decido di baciarla e immergermi in un bacio casto la suoneria di Azzurra interrompe il momento.
"scusa" dice lei prima di rispondere.

"mi ha chiamata Elisa, siamo ufficialmente in ritardo, ma se vuoi non andiamo" dice dopo aver chiuso la chiamata.
"passiamo e poi restiamo da me?" le chiedo sperando dica di sì, per dormire tra le sue braccia, ora che posso e ne ho bisogno.
"chiamo mia madre intanto che guidi ok?" annuisco mentre ci sediamo in macchina e partiamo verso la festa.

Azzurra

"pronto mamma"
"dimmi tesoro"
"pensavamo di andare direttamente alla festa e poi dormire a casa di Lauro ed Edo, ti dispiace?"
"amore, ma tu e Lauro quindi?"
"non lo so, però ho bisogno di lui, in questo momento" dico abbassando la voce per non farmi sentire troppo da Lauro.
"va bene tesoro, mandami la posizione però"
"certo mamma"

dopo averla salutata attacco e penso a cosa fare a riguardo la posizione.
"Lauro"
"dimmi"
"devo mandare la posizione a mia madre"
"ah si, via fratelli..."
"no, non posso mandargli quella vera"
"perché?"
"lo sai anche tu"
"non è che sei tu che ti vergogno di noi?"
"Lauro, come puoi pensarlo? hai conosciuto mia madre e sai che si preoccuperebbe troppo"
"non so Azzurra, mi sa che non è solo per quello"
"ah no? allora dimmi"
"Azzurra ho sentito cosa ne pensi di noi, da Elisa, stava parlando co Edoà"
"okay, è vero ma non di te ed Edo, te lo giuro mi sento al sicuro con te" dico quasi con le lacrime agli occhi da quando sono tremendamente sincera.
"vabene, dille che non riesci a mandare la posizione per i giga, mandale il mio numero e dille che se ha e hai bisogno di scrivere o chiamare di farlo lì"
"grazie" sussurro facendo quel che mi ha consigliato di fare.

*

"ao Laurè, finalmente c'avete fatto?" chiede edo appena arriviamo vicino a tutto il gruppo di amici con cui sono insieme a Elisa e proprio con quest'ultima vado in bagno per raccontarle tutto quello che è successo.
"dai racconta"
"Eli, non hai idea non mi sono mai sentita così bene con nessuno che con Lauro oggi"
"raccontami tutto"
entusiasta le spiego ogni minimo dettagli mentre ci sistemiamo un po' il trucco.
"pensi possa essere una cosa seria?" mi chiede.
"onestamente non lo so, mi ha chiesto di frequentarci, ma non so bene che voglia dire, data la nostra situazione"
"però cavolo"
"cosa?" le chiedo non capendo.
"è brutto avere sempre ragione eh?" dice lei sorridendo soddisfatta.
"ma finiscila, guarda te dove mi hai portata a finire" ci scherzo su anche se so che dal giorno in cui andammo insieme alla festa con edo, le nostre vite sono cambiate non so se dire in meglio o in peggio, ma sicuramente sono cambiate e queste conoscenze ci segneranno per bene.

"chissà che faranno quell'altri due" mi chiede Elisa.
"ah boh"

Lauro

"ma non avevi smesso?" gli chiedo mentre ci dirigiamo verso il seminterrato, dove ci aspettano varie bustine di coca da vendere.
"lascia perdere"
"no, ora mi spieghi"
"pensavo mi lasciassero andare senza 'lavoretti' e invece mi hanno drogato per farmi andare da loro e dirmi questa cosa" mi risponde preoccupato guardando per terra.
"stai tranquillo, ce la caveremo con queste 10 faccende e basta" cerco di tirarlo su cercando di farlo anche per me stesso.

eii
e dopo quasi o forse di più di un mese rieccomi con un nuovo capitolo.
ho finito tutti gli esami e ora sono pronta a scrivere e a mettere come priorità la scrittura.
spero non ve ne siate andati e mi facciate sentire la vostra presenza, ci tengo tanto.
grazie per la pazienza.
buona letturaa
ps: auguri in ritardo lauro hahha

La Bella e la Bestia|| Achille LauroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora