ventuno.

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Azzurra

mi giro e rigiro nel letto fino a svegliarmi completamente e sospirare data la mia voglia di ritornare a dormire invano, mi guardo intorno strofinandomi gli occhi e cercando nel letto una presenza che trovo dopo poco.
lo guardo dormire beato ed emettere un leggero respiro dalla bocca semiaperta.
vorrei si svegliasse solo per ammirare quei suoi magnifici occhi verde smeraldo e non fare nient'altro per tutta la mattinata.
mi giro verso il mio comodino e guardo l'ora, le nove e mezza, controllo più volte che sia l'ora giusta fino a che non mi convinco.

è strano mi sia svegliata presto senza sveglie sebbene sia andata a letto abbastanza tardi ieri sera.
mentre penso mi rigiro verso Lauro e sussulto quando vedo i due smeraldi fissi suoi miei, finalmente.
"buongiorno" sussuro.
"buongiorno" ripete a sua volta
"posso chiederti una cosa?" gli chiedo vedendolo sbadigliare.
"certo"
"quando torniamo posso vedere tua madre, non so, per un caffè, ho bisogno di togliermi un ultimo vecchio problema"
"l'arfid?" mi chiede tendendo stretto un mezzo sorriso, ma quando annuisco alla sua domanda, nel suo volto prende spazio un ampio sorriso.

"non devi nemmeno chiedermelo, sono felice tu ti sia convinta"
"ho anche parlato con Andrea e sembra aver capito" lo informo.
"sono davvero felice" risponde contornandomi i fianchi per avvicinarmi e aderire bene i due corpi fino a lasciarmi un dolce bacio.

*

dopo esser arrivati in spiaggia stendiamo gli asciugamani e ci stendiamo per prendere il sole e fare bagni.
"Laurè, avevi portato una crema abbronzante ve'?" chiede edo interrompendo il silenzio con in sottofondo il rumore del mare.
"si, ma l'ho lasciata in valigia" risponde lui.
"vado io che mi sono dimenticata un libro" dico mentre alzo la testa e mi giro per guardarli.
"no tranquilla, vado io" si agita Lauro e passa più volte le mani tra i capelli abitudine che ripete ogni qualvolta è agitato.
"mi nascondi qualcosa? dai sul serio, vado io" dico decisa mentre mi alzo, mi metto i pantaloncini e prendo la borsa per poi salutare i presenti ancora stesi.

mi avvio verso casa che è veramente a due passi dalla spiaggia, percorro la stradina privata che porta dalla casa al mare e dal mare alla casa.
giro le chiavi nella serratura ed avanzo nel silenzio, mi dirigo subito in camera mia e di Lauro e mi abbasso sotto al letto prendendo la valigia.
la apro con la cerniera e vedo la crema, la prendo ma quando vedo una scatola di scarpe mi fermo seduta sulle mie gambe.
se Lauro si fosse agitato per quella scatola? non sarebbe giusto aprirla però, no?

mi faccio mille domande, ma infondo che male c'è, magari è vuota, così prendo coraggio e la apro con le due mani dopo aver posato la crema.
strabuzzo gli occhi quando vedo una bustina trasparente con dentro una polverina bianca.
sarò innocente quanto voglio, ma so benissimo che è.
prendo la bustina e mi alzo in piedi senza togliergli gli occhi di dosso.
indecisa su cosa fare lo chiamo e dico a tutti di tornare immediatamente a casa.

non appena sento i tre avanzare mi asciugo le lacrime che si erano versate sul mio volte e incrocio le gambe nel letto.
"sono in camera" urlo con la voce spezzata la quale spaventa i tre appena arrivati.
avanzano in camera guardando per terra la valigia e la crema dimenticata lì, Lauro corre verso di me notando la bustina di coca che ho ancora in mano nella stessa posizione di quando l'ho presa.
"Azzurra aspetta" dice prendendomi il viso mentre Edo ed Elisa mi guardono consapevoli.
"lo sapevi vero?" le chiedo scansando Lauro che sembra avere gli occhi lucidi.
Elisa annuisce e guarda in basso colpevole.
"non ho parole" dico lasciando le lacrime che avevo trattenuto dal loro arrivo, ma che ora non riesco più a fare.
mi alzo e cerco di respirare più e più volte.
"Azzurra ascolta, perdonami non dovevi saperlo"
"ci siete riusciti benissimo a non farmelo sapere, ma purtroppo l'ho scoperto, sorpresa" dico urlando tra le lacrime che non smettono di scorrere.

"Azzurra abbiamo smesso, te lo giuro" cerca di avvicinarsi Lauro, ma io mi allontano sempre di più, lo guardo con disprezzo, non lo riconosco o forse non ho mai conosciuto il vero Lauro.
"ah si? e questa? non voglio pensare a quante ne avete vendute in discoteca in questi giorni e questa l'avrete tenuta come ricompensa, vi prego ditemi che almeno non ve la fate sta merda"
"no, la vediamo è basta" dice edo cercando di aiutare.
"e basta" ripeto io alzando le spalle.
"non voglio avere più nulla a che fare con tutti" cerco di calmarmi senza però degnarli di uno sguardo, sopratutto a Lauro.

"Azzurra ti prego" urla Lauro facendomi sobbalzare.
"prendo il primo taxi disponibile voi fate quello che vi pare.
a mia madre non dirò nulla, solo che io e Lauro abbiamo litigato, ma non permettetevi di entrare in casa mia e tu, non cercarmi" dico guardando Lauro indicandolo.
"almeno fammi spiegare" cerca di dire Lauro, ma sempre con il tono alto.
"cosa vuoi spiegare? spacciate chissà da quando e tutti voi me l'avete tenuto nascosto, sbaglio?" chiedo girando lo sguardo verso tutti e tre gli stessi annuiscono.

"ora lasciatemi sola" non dico nient'altro mi accascio vicino al letto per prendere la mia valigia e riempirla mettendoci poco, un'ora e sono già pronta per andare via.
controllo di avere tutto e con in mano il mio orso e con l'altra la mia valigia rossa guardo i tre che sono venuti all'entrata.
"ti prego Azzurra, ho bisogno di te" sussurra Lauro sovrastato dalle lacrime quelle che prima erano solo luccichii.
"anche io, ma ce ne faremo una ragione"
"ricordatevi le chiavi da consegnare ad Elisa e chiudete tutto prima di uscire" dico sempre io mentre apro il portone.

non gli degno nemmeno di un saluto e me ne vado aspettando fuori il taxi che sarebbe arrivato di lì a poco.

eiii
è arrivato il momento purtroppo e ora?
vi lascio così, fatemi sapere che ne pensate.
buona letturaaa

La Bella e la Bestia|| Achille LauroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora