Capitolo 3

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Svegliarsi quella mattina non fu affatto facile per Louis, si era addormentato infatti con la spalla schiacciata sotto di lui e il braccio in un angolazione scomoda.

Si mise a sedere e scrocchiò il braccio nel tentativo di alleviare il dolore. Ma fu tutto inutile, così tornò sotto le lenzuola.

Si girò per guardare l'ora e appena si rese conto che era molto tardi si alzò immediatamente dal letto perché aveva solo 20 minuti prima di partire per una nuova città. Era molto presto, ma non era insopportabile.

Louis lottò per entrare in un nuovo paio di jeans. Credeva che fosse stato difficile metterli per il suo aumento di peso, non per il fatto che aveva solo un braccio. Mentre si vestiva, ringraziava mentalmente ogni dio che esisteva perché in quel momento era solo e non c'era nessuno lì a vederlo lottare con la sua enorme pancia.

Una volta che fu completamente pronto, Louis prese una mela dal frigo. Dopo un paio di morsi si ammonì di non mangiarla tutta. Così gettò il resto della mela in un bidone della spazzatura e iniziò a camminare verso la stanza di Liam e Niall, dove avevano deciso di fare colazione prima di partire per l'aeroporto.

Mentre camminava verso i ragazzi, loro erano impegnati a decidere chi dovesse andare a chiamarlo per mangiare.

-Non preoccupatevi ragazzi, sono qui, proprio ora.- disse Louis, ponendo fine al dibattito.

-Vuoi qualcosa da mangiare?- chiese Harry e indicò il tavolo carico di cibi per la prima colazione.

-Nah, ho mangiato nella mia stanza. È per questo che sono arrivato un po' in ritardo.- replicò Louis.

-Come vuoi.- disse Harry e si strinse nelle spalle.

Harry continuò a mangiare, ma intanto guardava Louis, che era in un angolo da solo.

Il ragazzo era seduto su una sedia, lontano dagli altri quattro e in disparte.

Harry lo guardò e notò che delle linee lucide scendevano sul suo viso. Sembrava che stesse veramente piangendo. Harry però scrollò di dosso questo pensiero dando la colpa alla luce. Louis aveva visto che Harry lo stava fissando, così abbassò la testa per far finta di controllare le unghie.

Il ragazzo pensò che Harry lo stesse guardando per l'enorme quantità di grasso che aveva accumulato, questo fece accendere il suo volto di rosso; ma ben presto diventò troppo colorato, così Harry si soffermò a guardarlo maggiormente,


Louis era sicuro di quello che stava pensando il riccio, così si alzò di scatto e mormorò che sarebbe andato ad aspettarli fuori perché aveva bisogno di aria fresca.

Appena Louis fu lontano, Niall disse a voce alta:

-Sembra un po' strano in questi tempi, o è solo una mia opinione?- chiese.

-Sì, lo è,- rispose Harry -ma sono sicuro che è così solo a causa di tutto quello che sta succedendo in questo periodo, passerà tra un paio di giorni.- sorrise i modo rassicurante a Niall prima di alzarsi per raccogliere le sue cose.

I ragazzi si diressero verso il pullman che li avrebbe portati nella la prossima città, era lontana da dove erano ora, ma forse Louis sarebbe stato più a suo agio, perché sarebbe stato lontano dalla fan pazza.

Louis era di fuori, appoggiato al lato dell'hotel con il cappuccio tirato sulla testa. Nessuno sembrava sapere che era lui, così si sentiva leggermente a suo agio.

La sua mente non poteva fare a meno di ripensare allo sguardo di Harry.

Louis sapeva che non avrebbe dovuto preoccuparsi così tanto, era solo Harry, per l'amor del cielo! Ma, per qualche motivo, gli interessava. Non era mai stato veramente preoccupato di quello che Harry pensava di lui perché erano veramente ottimi amici.

In plain sight // Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora