Capitolo 22

10.3K 528 468
                                    

Capitolo 22

Harry entrò nella sala d'attesa e i ragazzi si precipitarono al suo fianco. Lui li guardò con un'espressione preoccupata.

-E' qui?- mormorò Harry.

-In terapia intensiva, ma non abbiamo avuto ancora nessuna notizia.- rispose Liam stringendo Harry in un abbraccio.

Una lacrima scese sul volto del riccio e Niall l'asciugò con la mano.

-Sappiamo tra quanto ci saranno novità?- chiese ancora.

-No, ma probabilmente presto.- rispose Zayn.

Liam lasciò andare Harry e lo scortò verso una sedia. Tutti e tre si sedettero accanto a lui e rimasero in silenzio per qualche isante. Nessuno sapeva davvero cosa dire.

-Ti hanno prescritto qualcosa o no?- chiese Niall ad Harry.

-No, la commozione celebrale non è stata troppo grave. Ho solo bisogno di prendermi una pausa e di non affaticare il cervello.- rispose il ragazzo tirando un sorriso, che sembrò più una smorfia.

Tutti tornarono di nuovo in silenzio.

La testa di Harry girava per il senso di colpa, per la frustrazione e per altre emozioni sconosciute. Voleva solamente parlare di nuovo con Louis. Il suo cuore stava soffrendo per lui. Gli sarebbe bastato anche solo vederlo. Temeva però che ormai fosse troppo tardi.

***

Dopo un po' Niall, che non riusciva più a sopportare la lunga attesa nella sala d'aspetto, suggerì di andare a prendere qualcosa da mangiare. Sosteneva che il cibo li avrebbe fatti distrarre visto che era passato molto tempo dal loro ultimo pasto.

Harry si era rifiutato di andare, perché voleva rimanere lì per aspettare notizie dai medici sulle condizioni di Louis. Nessuno insistette tanto, così Liam, Zayn e Niall andarono senza di lui, promettendogli di portagli qualcosa da mangiare al loro ritorno.

La sosta al fast food non fu molto breve. Nessuno di loro voleva tornare nella sala d'aspetto, sapevano che non avrebbero avuto notizie di Louis tanto presto, quindi preferirono rimanere lì.

Quando finalmente finirono di mangiare, presero un panino per Harry e tornarono nella sala d'attesa.

***

Harry nel frattempo era rimasto seduto in sala d'attesa per 45 minuti, mentre gli altri mangiavano il loro cibo. In ogni caso non aveva fame.

Nel tempo in cui rimase da solo, rimase immobile per tutto il tempo, fissando la porta del corridoio dove i pazienti continuavano ad arrivare e ad uscire.

Molti medici erano usciti a dare notizie di altri pazienti, ma nessuno era venuto per Louis. Non c'era neanche alcun pettegolezzo silenzioso sul famoso cantante ricoverato in terapia intensiva.

Fu straziante per Harry. Riusciva a stento a sopportare tutto quello che stava accadendo.

Lentamente le sue palpebre si abbassarono. Sapeva che non avrebbe dovuto addormentarsi, ma ormai non importava a nessuno. A questo punto avrebbe fatto qualsiasi cosa per fermare il senso di colpa. Naturalmente voleva rimanere in sala d'attesa ad aspettare, ma questo non voleva dire che non poteva distrarsi.

Il sollievo per il sonno fu di breve durata però, pochi minuti dopo infatti un colpetto alla spalla svegliò Harry. Subito scattò in posizione verticale e sbatté la testa con la spalliera della sedia.

Era Niall con in mano un panino in un contenitore di plastica.

-Qualche notizia di Louis?- chiese speranzoso.

In plain sight // Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora