La ragazza con il cappello avanzò decisa nel vicolo. Newt si riprese, afferrò la valigia e, cercando difare il disinvolto, si incamminò verso di lei. Quando la incrociò, la giovane lo strinse per il gomito e tutti e due si Smaterializzarono in un altro vicoletto angusto e dall'ingresso murato. Si sentivano ancora sullo sfondo le sirene della polizia.
La ragazza, incredula e con il fiato corto, si girò verso Scamander. « Lei chi è? »
« Mi scusi. »
« Lei chi è? »
« Newt Scamander. E lei è? »
« Che cos'ha nella valigia? »
« È il mio Snaso .»
« Perché, in nome di Deliverance Dale, ha liberato quel coso? »
« Non volevo. È incorreggibile: se qualcosa luccica... lui si precipita. »
« Non voleva? »
« No. »
« Ha scelto il momento peggiore per liberare quella creatura. La situazione è delicatissima qui! La porto dentro. »
« Cosa, ma... Dentro dove? »
La ragazza gli mostrò la tessera di riconoscimento. C'erano sopra la sua foto animata, il nome ed il simbolo grandioso di un'aquila americana: il MACUSA. « Tina Goldstein. Magico Congresso Stati Uniti d'America. »
Newt divenne inquieto « Quindi lavora per il MACUSA. Co-Cos'è? Una specie di investigatore? »
Tina esitò « Seh... » S'infilò di nuovo la tessera nel cappotto. « Almeno mi dica che ha provveduto al No-Mag. »
« A cosa? »
Tina iniziò ad irritarsi « Al No-Mag. Non-Magico. Il non mago! »
« Ah bfff! Scusi, noi li chiamiamo Babbani. »
La ragazza si preoccupò seriamente « Gli ha cancellato la memoria, sì? Al No-Mag con la valigia? »
« Ehm... »
Inorridì « No. È una sezione 3A, ora la porto dentro. » Prese Newt per il braccio e tutti e due, di nuovo, si Smaterializzarono.
All'angolo di una via caotica svettava un altissimo grattacielo riccamente decorato: il Wooldworth Building.
Newt e Tina percorsero a passo spedito la Broadway puntando verso il grattacielo, Newt quasi trascinato per la manica da Tina. « Andiamo. »
« Scusi, ma... avrei delle cose da fare, veramente. »
« Beh, dovrà rimandarle. » Tina lo condusse energicamente nel traffico fermo. « E, comunque, che ci fa a New York, lei? »
« Per un regalo di compleanno. »
« Non lo poteva comprare a Londra? » Erano arrivati davanti al Woolworth Building. In una grande porta girevole c'era un via vai di impiegati.
« Oh, c'è un solo allevatore di Puffskein Appaloosa nel mondo e vive a New York. Quindi no. »
Tina condusse Newt verso una porta secondaria presidiata da un uomo avvolto nel mantello dell'uniforme. « Ho una sezione 3A. » disse alla guardia, che le aprì subito la porta.
« Hey! In ogni caso, non consentiamo l'allevamento di creature magiche a New York. Gli abbiamo fatto chiudere bottega un anno fa. »
Quando entrarono Newt e Tina, la reception del Woolworth Building, un normale atrio d'ufficio degli anni Venti, con gente che girava disordinatamente e chiacchierava, si trasformò magicamente nel MACUSA.
Newt e Tina salirono un'ampia scalinata ed entrarono nell'atrio, uno spazio enorme, grandioso, con soffitti a volta tanto alti da sembrare impossibili. Molto in altro, un quadrante gigantesco a più facce e meccanismi dove campeggiava la scritta: LIVELLO DI RISCHIO SMASCHERAMENTO MAGIA. La lancetta indicava GRAVE: ATTIVITÀ INSPIEGATA. Dietro era appeso l'imponente ritratto di una strega maestosa: Seraphina Picquery, presidente del MACUSA. C'era un via vai di gufi in volo; streghe e maghi in abiti degli anni Venti lavoravano con solerzia.
Newt, molto colpito, attraversò la folla guidato da Tina. Passarono davanti a diversi maghi seduti infila ad aspettare di farsi lustrare la bacchetta da un Elfo Domestico addetto ad un complesso congegno di piume. I due arrivarono ad un ascensore. Le porte si aprirono dentro, a manovrare l'ascensore, c'era un Goblin. « Ciao, Goldstein! »
« Ciao, Red! » Tina spinse dentro Newt. « Ufficio Indagini Rilevanti. »
« Ma non eri stata- »
« Ufficio Indagini Rilevanti. Ho una sezione 3A. » Red usò un lungo bastone artigliato per arrivare ad un pulsante che lo superava in altezza. L'ascensore scese.
Un gruppo di Auror di più alto grado dell'organizzazione era impegnato in un serio dibattito. Fra loro c'era Madame Picquery stessa e Graves, segnato in viso dalle lesioni e dai lividi riportati durante l'incontro della sera rima con la strana entità. che scrutò un giornale dal titolo titolo: PERTURBAZIONI MAGICHE RISCHIANO DI SMASCHERARE I MAGHI.
« La Confederazione Internazionale minaccia di inviare una delegazione. Vedono un collegamento con le aggressioni di Gellert Grindelwald in Europa. »
« Io ero lì. Questo è un animale. Nessun umano è in grado di fare una cosa del genere, Presidente. »
« Sia come sia una cosa è chiara: è indispensabile fermarlo. Sta terrorizzando i No-Mag e quando i No-Mag hanno paura... attaccano. Vuol dire essere smascherati. Vuol dire guerra. » Sentendo dei passi, tutti si giraronoe videro Tina, che si avvicinò cautamente portando al seguito Newt. « Sulla sua posizione qui sono stata chiara, signorina Goldstein. » disse Madame Picquery, controllando la rabbia.
« Sì, Presidente, ma io- » iniziò Tina, intimorita.
« Lei non è più un Auror. »
« No, Presidente, ma- »
« Goldstein. »
« C'è stato un incidente irrilevante e- »
« Vede, quest'ufficio al momento è impegnato con degli... incidenti rilevanti. Esca. »
Tina si sentì umiliata « Sì, Presidente. » Spinse verso l'ascensore Newt, che era sconcertato. Graves, l'unico a sembrare comprensivo, li seguì con lo sguardo.
L'ascensore scese rapidamente nel suo lungo pozzo. Le porte si aprirono su una stanza stipata, senz'aria, cieca. Uno spazio che contrastava sgradevolmente con quello di sopra. Era chiaro che si trattasse dell'ufficio dei falliti.
Tina condusse Newt nella stanza, facendolo passare davanti ad un centinaio di macchine da scrivere dai tasti che si abbassavano da soli, sotto un intrico di tubi di vetro appesi al soffitto. Tutte le volte che una macchina da scrivere finiva di battere un messaggio o un documento, il foglio, piegandosi da sé, si trasformava in un origami a forma di ratto, che si infilava nel tubo appropriato per correre verso gli uffici di sopra. Due ratti si scontrarono e si azzuffarono, distruggendosi a vicenda.
Tina andò verso uno squallido angolo della stanza. Un cartello: UFFICIO PERMESSI PER BACCHETTE MAGICHE. Newt si abbassò per passarci sotto. Lo studio era poco più grande di uno sgabuzzino. C'erano pile di richieste di permessi ancora inevase.
Tina si fermò dietro una scrivania e si tolse il cappotto e il cappello. Cercò di riguadagnare dignità davanti a Newt assumendo un'aria formale e mettendosi a trafficare con i documenti.
« Ha il permesso per la bacchetta? È obbligatorio, per gli stranieri, a New York. »
« Sì, ho fatto domanda per posta settimane fa. » mentì lui.
Tina ora era seduta alla scrivania a buttare giù un appunto, diffidente, non convinta « Scamander... Ed è appena stato in Guinea Equatoriale? »
« E ho compiuto un anno sul campo. Sto scrivendo un libro sulle creature magiche. »
« Una guida per sterminarle? »
«No! Una guida per far capire alla gente perché dobbiamo proteggere queste creature e non ucciderle. »
« Goldstein! Dov'è? Dov'è?! Goldste-Goldstein?! » Tina si nascose subito sotto la scrivania, lasciando Newt divertito.
Entrò un burocrate « Goldstein! » Tina, con l'aria colpevole, uscì lentamente da dietro la scrivania. « Di nuovo ad interferire con la squadra investigativa? » La ragazza fece per difendersi, ma l'uomo continuò a parlare « Dov'è stata? »
« Cosa? » disse lei, imbarazzata.
« Dove l'ha prelevata? » chiese a Newt.
« Me? » Scamander lanciò una rapida occhiata a Tina, che scosse la testa con la faccia disperata. Lui si bloccò: un tacito patto fra loro.
« Ancora sulle tracce di quei Secondi Salemiani? » chiese l'uomo, nervoso perché le informazioni non arrivavano.
« Certo che no. »
Da dietro l'angolo sbucò Graves. Il burocrate pedante si ammansì subito. « Buonasera, signor Graves, signore. »
« Buonasera... A... Abernathy. »
Tina si fece avanti per rivolgersi a Graves con fare formale, parlando velocemente perché ascolti fino in fondo « Signor Graves, signore, questi è il signor Scamander. Ha una bizzarra creatura nella valigia che ha causato trambusto in una banca. »
« Vediamo il piccoletto. » Tina tirò un sospiro di sollievo: finalmente qualcuno che le deva retta. Newt cercò di intervenire, sembrando più agitato di quanto possa esserlo per via di uno Snaso, ma Graves non lo fece parlare.
Tina, con fare teatrale, mise la valigia sul tavolo e l'aprì. Guardò sbalordita quello che c'era dentro: era piena di dolci. Newt, agitato, si avvicinò. Guardando il contenuto inorridì. Graves era confuso, ma fece un sorrisetto: l'ennesimo sbaglio di Tina. « Tina. » Se ne andò. I due giovani rimasero a fissarsi.Ecco il terzo capitolo. Comunque, ho aperto un profilo Tik Tok (seguitemi: BlackMizarWP), in cui per ora sto quasi solo pubblicando i "trailer" del libro, ma in futuro verrà arricchito di sicuro.
Detto questo, buona giornata.Black Mizar - 06/06/2022
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Animali Fantastici e Dove Trovarli | Il Libro
FantastikQuesta è la mia riscrittura di Animali Fantastici e Dove Trovarli - Screenplay riscritto in versione libro. NUOVO CAPITOLO OGNI LUNEDÌ 1926, New York: un tempo ed un luogo in cui le vicende di un manipolo di persone, e creature, determineranno il de...