Parte 6 PENSIERI

209 13 12
                                    

-Lydia-

Ormai alla fine delle faccende domestiche l'ultimo passo che mi ritrovai ad affrontare è lavare i piatti, mi avvicinai al lavandino pronta a quest'ultima scocciatura e sentì mio marito scendere le scale, mi augurò una buona giornata ma colta da alcuni pensieri non risposi e ciò lo rese dubbioso.

Stiles: hey.. terra chiama banshee, che cosa hai?

Lydia: niente

Non credendo alla mia risposta si avvicinò abbracciandomi da dietro, mi diede dei teneri baci sulla spalla e poggiò il mento su di essa provando a farmi confessare.

Stiles: quando dici niente c'è sempre qualcosa che non va

Lydia: beh.. magari potrebbe trattarsi di Liam

Stiles: a che proposito?

Domandò curioso, essendo un argomento per me delicato decisi di dargli piena attenzione così lasciai perdere i piatti e mi voltai verso di lui.

Lydia: hai notato che non è quasi mai a casa?

Stiles: temo sia colpa mia..

Lydia: con te a lavoro riempiva una casa.. sento la sua mancanza

Mi chiese di seguirlo, prese la mia mano e Indietreggiò facendo modo che mi allontanassi dalla cucina, raggiunse l'ingresso e aprì la porta come per invitarmi a uscire di casa.

Stiles: hai bisogno di distrarti, esci e rilassati un pò

Lydia: potrei andare a trovare Malia!?

Suggerì indecisa a me stessa, ci pensai un attimo e realizzai che sarebbe stata un ottima idea.. Stiles sorrise vedendomi pensare a qualcosa che non sia Liam e Indietreggiò.

Stiles: divertiti, vado a lavoro

Lydia: buon lavoro amore

Mi fece l'occhiolino e salendo a bordo della sua Jeep andò a lavoro, ruotai il capo verso la mia auto e pensai se guidare o andare a piedi.. presi la mia borsa e decisi di camminare.

Durante la mia passeggiata presi il telefono e selezionai il numero di Liam per avvisarlo con un messaggio vocale che sarei uscita e che se dovesse tornare per pranzo non mi avrebbe trovata.

Guardai di fronte a me e vidi Malia camminare verso la sua auto, salutai Liam e conservando nuovamente il telefono mi misi a correre per raggiungerla prima che andasse via.

Lydia: MALIA!

Malia: Lydia, che ci fai qui?

Lydia: una visita di cortesia, stavi uscendo?

Domandai dando per scontata la sua risposta, ci poggiammo contro la sua auto e sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio

Malia: stavo andando a fare la spesa ma posso rimandare

Lydia: a dire la verità dovrei comprare qualcosa anche io, andiamo insieme?

Accettò volentieri e salì in auto con lei dal lato passeggero, lasciai la borsa sul posto dietro e mi sistemai i capelli guardandomi allo specchietto.

Iniziò a guidare rammentandomi i vecchi tempi in cui non era capace di guidare e per scherzarci su nel dubbio misi la cintura.

Malia: allora.. come sta Liam?

Lydia: vorrei saperlo anche io

Risposi ridendo, le raccontai alcuni dettagli sulla sua relazione con Theo e nel momento in cui voltai lo sguardo fuori dal finestrino vidi un piccolo parco giochi per bambini, vedere tanti ragazzini giocare insieme mentre le loro madri parlano tra loro mi fece pensare e venire un dubbio.

Lydia: dimmi.. come mai tu e Scott non avete pensato di avere figli?

Malia: in realtà Scott vorrebbe tantissimo un figlio, ma.. sono io che non mi sento pronta

Lydia: Malia.. saresti una madre fantastica

Malia: ovvio che lo sarei, ma guardo i miei genitori e.. non lo so

Non mi trovai d'accordo con la sua opinione così cercai di farle capire quanto fosse bello essere madre, puntualmente la vidi a disagio a parlarne così lasciai perdere e rimasi in silenzio, quando sarà pronta lo capirà da sé..

Arrivati al supermercato parcheggiò la sua auto e scendendo si avvicinò ai carrelli della spesa, nel momento in cui per prenderne uno dovette inserire una moneta mi offrì io.

Ma il tempo di portare la mano all'interno della borsa la vidi poggiare le sue sulla catena e spezzarla come niente fosse, tirò un carrello e mi guardò sorridendo come se la sua azione fosse del tutto normale.

Ma il tempo di portare la mano all'interno della borsa la vidi poggiare le sue sulla catena e spezzarla come niente fosse, tirò un carrello e mi guardò sorridendo come se la sua azione fosse del tutto normale

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Lydia: si.. non farò domande

Ci dirigemmo verso l'interno e guardandomi intorno vidi uno strano uomo dall'altro lato della strada, se ne sta fermo a fissarmi e osservando il suo sguardo di ghiaccio mi sentì minacciata.

Nel istante in cui passò un auto non lo vidi più, mi sforzai di cercarlo ma non riuscì più a trovarlo.

Malia: Lydia ci sei? Che stai guardando?

Lydia: devo fare una cosa, vai avanti ti raggiungo subito va bene?

Adesso mi ritrovai confusa, quell'uomo era reale o una specie di visione da banshee? Nel dubbio decisi di verificare di persona.

Guardai la strada prima di attraversare e raggiunsi l'altro lato del marciapiede, mi guardai nuovamente intorno per cercarlo ma niente, finché.. mi accorsi di vedere qualcuno di spalle passare dietro un vicolo.

Lo seguì entrando dentro di esso anch'io ma ancora una volta niente, sospirai cominciando a credere di star diventando pazza ma all'improvviso sentì una voce gelida sussurrarmi dietro l'orecchio.

Klaus: posso aiutarti?

Mi spostai subito voltandomi verso di lui e lo guardai dalla testa ai piedi scoprendo che si trattò dell'uomo che vidi poco fa, capì di non essermi sbagliata e tentai di scoprire la sua identità.

Lydia: chi sei!

Klaus: mi chiamo Klaus.. non ho capito il tuo nome

Lydia: non provarci.. ti ho visto! Mi stavi fissando

Mi guardò accigliato e iniziò a ridere come se la mia accusa fosse infondata, si avvicinò di pochi passi ma più si avvicinava più mi facevo indietro per non permettergli di starmi vicino.

Klaus: non ti stavo fissando, semplicemente stavo guardando una bella donna

Lydia: povero incompreso..

Aggiunsi ironicamente, non mi fidai della sua spiegazione e rimasi sulla difensiva per prevenire una sua eventuale mossa.

Di colpo ricevetti una chiamata, mi girai iniziando a cercare il telefono all'interno della borsa e appena alzai lo sguardo mi accorsi che scomparve.. non lasciò minima traccia di dove fosse andato e rimasi colpita dalla sua velocità.

Tralasciando questo dettaglio risposi alla chiamata di mio marito comportandomi come se non fosse successo nulla.

Lydia: Hey..

Stiles: Lydia.. devi venire alla centrale, è urgente

Lydia: d'accordo.. arrivo!

Risposi aggrottando la fronte per poi chiudere la chiamata, mi guardai un'ultima volta intorno e mandando un messaggio a Malia la avvisai del fatto che non l'avrei raggiunta.

Sempre al tuo fiancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora