Parte 21 IL RITORNO A CASA

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-Davina-

Lydia: punto... 3$

Lucien: vedo!

Il resto dei presenti ovvero; Mason, Liam, mio fratello e Alec passarono poggiando le carte sul tavolo e rimasero ad osservare la partita compresa me.

La signora stilinski poggiò le carte al centro del tavolo mostrando un full di regine e Lucien si complimentò con lei per la bella mano.

Lucien: ero convinto che stessi bleffando

Lydia: il piano era quello

Avvolti da un atmosfera divertita toccò a Theo raccogliere le carte e mischiarle nuovamente per un altra partita.

Liam: ancora? Sono stanco del poker cambiamo gioco?

Theo: dimmi, sei stanco del poker o di perdere?

Iniziai a ridere e cennai un leggero sbadiglio, con disinvoltura guardai Alec e mi accorsi del fatto che mi stesse fissando.

Con un movimento rapido del viso voltò il suo sguardo da un'altra parte in modo indifferente e smise di guardarmi.

Mason: hai sonno Davina?

Davina: no.. sono solo le tre del mattino

Ormai tutti i presenti alla mia festa tornarono a casa ore fa, noi ultimi cercammo di allungare il giro per non tornare ai problemi che ci avrebbero aspettato il giorno dopo.

Mio fratello finì di mischiare le carte, nel momento in cui però poggiò la prima sul tavolo Liam Intervenì.

Liam: aspetta, non voglio giocare ancora mi annoio

Lydia: voi fate una piccola pausa, ma io vado a letto.. sto morendo di sonno

Sbadigliò alzandosi dal suo posto, ci diede il permesso di restare a giocare per tutto il tempo che volevamo e salutandoci andò in camera sua.

Lucien si alzò per sgranchirsi un pò le gambe e camminò in giro per casa, si avvicinò alle scale e si sedette su uno dei primi gradini, lo raggiunsi per tenergli compagnia e mi guardò con un affascinante volto misterioso.

Davina: non hai sonno?

Domandai in vena di conversazione sedendomi al suo fianco.

Lucien: non proprio.. sono abituato a dormire poco. Posso farti una domanda?

Davina: certo

Dissi stropicciandoci un momento gli occhi per via della stanchezza.

Lucien: c'è qualcosa tra te e Alec?

Davina: come? ... no, perché lo chiedi?

Lucien: il modo in cui ballavate.. sembravate parecchio in sintonia tra voi

Davina: cercavo solo di essere gentile con lui tutto qui, ma è un amico

La mia risposta lo tranquillizzò, abbassò lo sguardo sulla mia mano e la prese tra le sue, la strinse leggermente accarezzandola con i polpastrelli e ci guardammo negli occhi.

Lucien: quindi se ti chiedessi di uscire con me domani mattina per una colazione..

Davina: direi di sì

Completai il suo invito con una conferma trovando la sua proposta l'ideale.

Mi piace Lucien.. lo trovo un ragazzo affascinante, sicuro di sé.. e di certo è un uomo che sa quello che fa.

Mi dispiace non potergli parlare di me, dirgli ciò che sono realmente.. ma pensandoci forse è meglio così, infondo lui è umano, non sa niente del sovrannaturale e questo porterà delle normalità nella mia vita.

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