-Liam-
Dopo aver fatto colazione a casa Raeken e aver trascorso la mia classica giornata scolastica a scuola tornai a casa per pranzo.
Theo rimase per tutto il tempo al mio fianco finché non si assicurò che tornai a casa sano e salvo, dopodiché mi salutò a bordo del suo pick up e andò via.
Entrai lasciando sul pavimento lo zaino e annunciai il mio ritorno salutando i miei genitori.
Salì le scale saltando i gradini due per volta e aprendo la porta vidi Alec seduto sul letto con il mio portatile.
Liam: dimmi che non stai guardando un porno
Alec: no, sto solo cercando una cosa
Liam: non con il mio pc
Chiusi lo schermo e tenendolo sotto al braccio andai a poggiarlo sulla mia scrivania.
Tolsi la maglietta e avvicinandomi al l'armadio aprì l'anta destra, guardai tra i vari vestiti appesi cercando la mia divisa da lacrosse e appena la trovai la tirai fuori appendendola alla maniglia.
Alec: non sapevo giocassi a lacrosse
Liam: ci sono tante cose che non sai di me, e per tua informazione sono il capitano
Alec: figo.. posso farti una domanda?
Sentì un certo imbarazzo nel suo tono, gli diedi il consenso di chiedermi ciò che volesse e nel frattempo iniziai a riordinare la stanza.
Alec: Davina esce con qualcuno?
La sua domanda mi colse di sorpresa, lo guardai un attimo e tornai a ciò che stavo facendo.
Liam: sì.. non stanno insieme ma credo che lui gli piaccia
Alec: capisco..
Rispose tentando di mostrarsi come se la cosa non gli diede importanza, magari si aspettava una risposta diversa ma la verità è questa, preferì essere sincero adesso piuttosto che dargli una delusione in seguito.
Liam: mi dispiace ma le cose stanno così
Alec: figurati, ero solo curioso a me Davina non piace
Sentì uno sbalzo nel suo battito caridiaco e capì che mentì.
Liam: come ti pare, dai andiamo a mangiare
Si alzò dal letto tenendo le mani in tasca e scese di sotto senza di me, prima di raggiungerlo però tornai al computer che poggiai sopra la scrivania e aprì lo schermo.
Guardai la cronologia su google e notai che fu sincero, non trovai niente di strano dunque iniziai a chiedermi cosa stesse facendo.
Va bene.. pensai, chiusi nuovamente il pc e scesi anch'io andandomi ad accomodare al mio posto.
Mia madre girando attorno alla tavola servì la pasta come per primo, poggiò da bere al centro del tavolo così che potessimo servirci da soli e poi andò a sedersi al mio fianco.
Mangiammo tranquilli ascoltando mio padre parlare delle sue storie e all'improvviso non appena si sentì pronta intervenne mia madre.
Lydia: tesoro.. scusa se ti interrompo ma vorrei parlarti di Klaus
Stiles: certo, cosa vuoi sapere?
Lydia: beh! Parli poco di lui nonostante sia il tuo migliore amico, come vi siete conosciuti?
Abbassò lo sguardo sul piatto come se stesse prendendo tempo, tenendo la forchetta ben salda in mano continuò a mangiare e pulendo le labbra con un tovagliolo si decise a rispondere.
Stiles: è un amico d'infanzia.. l'ho conosciuto a scuola
Lydia: bello.. come mai non me ne hai mai parlato in tutti questi anni?
Stiles: quando è partito ci sono rimasto davvero male, parlarne non mi avrebbe aiutato
Scattò un dubbio nella mia mente, sentì il suo battito aumentare portandomi a pensare perché mai dovrebbe mentire su una cosa simile.
Alec: è bello che vi siate incontrati di nuovo
Aggiunse Alec credendo a ciò che raccontò mio padre, infondo non sapendo ancora controllare le sue abilità non si accorse di nulla.
Stiles: si è vero.. è una persona di cui ci si può fidare
Disse espressamente guardando mia madre ma lei sembrò contrariata al riguardo, scosse il capo con un sorriso sul viso e poggiò le posate sul piatto.
Lydia: non lo so.. ha fatto molto per noi questo non lo metto in dubbio ma fidarsi.. no
Stiles: perché? Se mi fido di lui c'è un motivo
Lydia: infatti è proprio perché ti fidi tu che gli parlo, ma sento che c'è qualcosa di sbagliato in quell'uomo..
La spiegazione di mia madre lo fece agitare, a dire la verità penso di non averlo mai visto così infastidito riguardo ad un argomento simile.
Stiles: ti sbagli, è una persona per bene.. se magari passassi del tempo con lui lo capiresti
Lydia: mi dispiace ma non gli darò più confidenza di quella che gli dò già
Mia madre chiarì subito i suoi limiti, mio padre smise di mangiare lasciando cadere con forza le posate sul tavolo e smise di parlare.
Ci guardammo confusi per la sua reazione e provò a dire qualcosa Alec ma lo fermai poggiando la mano sul suo polso, mi guardò e scossi il viso invitandolo a stare zitto.
Prima che iniziassero a litigare decisi di cambiare argomento così mi schiari la voce e cennai una risata.
Liam: tra poco vado agli allenamenti di lacrosse, stavo pensando di portare con me anche Alec per farlo giocare
Stiles: perché non vuoi dare una chance a Klaus?
Lydia: perché insisti tanto che lo faccia?
Mi ignorarono del tutto alzando il tono della voce, capì che fu il tempo di alzarsi e andarsene.
Alzandomi da tavola tornai in camera mia, presi la divisa da lacrosse e iniziai a cambiarmi notando Alec davanti alla porta.
Alec: litigano spesso?
Domandò riguardo ai miei genitori
Liam: no.. quasi mai a dire il vero, e trovo strano che lo facciano per Klaus
Finì di cambiarmi e ordinai ad Alec di venire con me, preferì risparmiargli la discussione che si sarebbe creata e farlo svagare un pò con me.
Salutai i miei genitori aprendo la porta d'ingresso ma non risposero, li lasciai perdere e andai via con Alec.
Alec: credi che litigheranno ancora per quando saremo tornati?
Liam: Alec se siamo andati via prima c'è un motivo.. non voglio parlare di questo
Alec: già, a proposito di questo.. perché mi hai fatto venire con te?
Liam: semplice.. dopo la partita voglio insegnarti qualcosa su come avere il controllo!
Mio padre mi raccontò dei suoi tentativi di insegnare al coach come controllare la rabbia.. ai suoi tempi quel metodo non funzionò, ma sarà divertente metterlo in pratica, vedremo di che pasta è fatto!
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Sempre al tuo fianco
Hombres LoboSequel della storia UN NUOVO INIZIO, la storia continua dopo due anni e nonostante Liam si aspetta che i guai siano passati ecco che si ritrova a dover affrontare insieme al branco una nuova minaccia