Trevor's pov
Emily era tornata al dormitorio e aveva iniziato a rifrequentare le lezioni. Era davvero molto difficile non pensare a lei e starle lontano se poi me la ritrovavo anche in palestra dopo gli allenamenti di pallanuoto. Quel tipo che si porta sempre dietro poi è ancora più odioso. Tyler dice che è solo il suo fisioterapista, ma non credo che un fisioterapista normale ti debba guardare come se volesse scoparti. Non so a quale forza avevo fatto appello la prima volta vedendoli entrare insieme mentre lui non perdeva occasione per posare le sue mani su di lei.
8:45 Sono quasi in ritardo per la lezione di letteratura. Il professore è un vero stronzo agli esami finali quindi meglio darsi una svegliata. Corro giù per le scale inforcando il casco e accendo al volo il quadro della mia moto. Una morsa mi costringe lo stomaco ad ogni metro che lascio dietro di me: so che ci sarà anche lei. Voleva spiegazioni. Come se non fosse abbastanza acuta e intelligente per arrivarci da sola. Avevo giurato a me stesso che non le avrei più fatto del male e che l'avrei protetta e l'unico modo sensato era quello di mettere fine alla nostra relazione. Tanto il tempo ha dimostrato che non sono un tipo tagliato per queste cose, non lo ero mai stato e forse quello era il mio destino.
Da quando si era sparsa la voce che io ed Emily non stessimo insieme, le ragazze della mia compagnia si erano fatte più invadenti: a tutte mancava il loro pezzo di torta. Non che non mi sarei fatto volentieri un giro per staccare un po' il cervello, ma a quanto pare ogni cazzo di volta che provavo a scoparmi qualcuna di loro, la faccia della ragazzina tornava più vivida che mai davanti ai miei occhi. Era frustrante.
Entro in aula scortato da Lexy, Megan e altre due rosse di cui non ricordo minimamente i nomi e di cui non mi sembra di aver mai visto i volti in quest'aula.
Lei è già lì. Seconda fila, secondo banco sulla sinistra. E' bellissima. Ha un vestito rosso a pois, di quelli che con una folata di vento si alzerebbero a ruota. Basta Trevor, cazzo, è fissandola come uno stalker del cazzo che pensi di scordartela?
Vedo un tizio avvicinarsi e salutarla con un abbraccio; mi sembra anche di averlo già visto lo scorso anno....mah si è quel suo amico gay.
Idea. Se provassi ad esserle amico seriamente mi eviterei lo sbattimento di volerle sempre stare accanto e al tempo stesso piano piano potrei riprendere in mano la mia vita e finalmente riuscire a farmi una tipa senza avere lei in mente tutto il tempo.
"Ciao, posso sedermi?" chiedo con una calma che le fa diventare le guance dello stesso colore del vestito.
"No è occupato" ribatte secca tornando con lo sguardo al suo libro.
"Io non vedo nessuno" scuoto le spalle mantendo un sorriso.
"Ma come? Il mio disprezzo per te occupa così tanto spazio da prendere l'intera fila!"
Touchè. Glielo concedo.
"Sei suscettibile stamattina Forbes?" chiedo ammiccando.
"No e tu sei bipolare Thompson?" ribatte con la solita prontezza.
"Perchè mai?"
Piega il capo rivolgendomi uno sguardo a dir poco truce: se avesse potuto mi avrebbe fatto saltare la testa con la sola forza del pensiero. Era meglio giocare in difesa.
"E' vero lo ammetto. Il mio comportamento è più che strano, ma dopo tutto quello che è successo fra di noi trovo sia assurdo evitarci e non degnarci di uno sguardo"
"Se non sbaglio sei stato tu a scappare come un ladro per poi sparire" sussurra seria dato che il prof ha iniziato la lezione.
"Hai ragione e ti chiedo scusa, ho sbagliato e vorrei che en parlassimo. Penso tutto quello che ti ho detto. Non voglio tornare con te, vorrei solo che chiarissimo le cose"
"Hai chiarito il punto Trevor, non torneremo insieme, fine. Non c'è altro da dire"
"Ma perchè non essere amici?"
"Amici?"
"Si" affermo incrociando le braccia. Che male c'era in fondo?
Smette di scrivere freneticamente gli appunti, si volta verso di me e con il tono più perentorio che abbia mai sentito usare ad una donna conclude: "Noi non saremo mai amici Trevor" per poi alzarsi e sedersi nella fila avanti a debita distanza da me.
"Tutto bene, signorina Forbes?" esclama il professor Finch richiamando l'attenzione su Emily
"Si, Professore, mi scusi, non vedevo bene le sue diapositive" mente con candore
"Bene, proseguiamo.."
Emily non aveva tutti i torti a non voler avere più niente a che fare con me, ma io non potevo perderla come persona e non potevo continuare ad averla come chiodo fisso nel cervello. Mi sarei inventato qualcosa. Non sei la ragazzina più furba del pianeta, Forbes.
Emily's pov
"Dico ma ti rendi conto? Amici! Niente di meno" sbraito camminando su e giù per la camera, facendo a Ali il resoconto del mio incontro mattutino con Trevor.
"Strano è strano. Fino a poco fa neanche voleva guardarti in faccia.." commenta fissando il vuoto esterrefatta.
"E poi neanche per tornare con me, nossignore, evidentemente faccio talmente schifo che neanche se lo sogna di chiedermi scusa e provare a ricostruire tutto da capo"
"Magari si è reso conto che nonostante non voglia più una relazione con te sei comunque una persona importante che non vuole perdere"
"Che non vuole perdere? Ali! Le air pods non vanno perse, il portafogli, il computer con la tesi salvata sopra!!! Le persone non si perdono, le allontani con il tuo atteggiamento del cazzo e non puoi pretendere di schioccare le dita per farle tornare solo perchè sei un figo palestrato alto 1,90"
"Ehi, lo so, io sono dalla tua parte"
"Scusa..è che mi manda proprio fuori di testa"
"Tu come ti sei sentita quando si è avvicinato?"
"L'ho visto entrare ed era circondato dal solito harem di sgualdrinelle...gli ci è voluto poco per tornare alla vecchia vita...e mi sentivo così stupida ad avere il cuore che scoppiava per uno che sa solo scappare di fronte alle difficoltà"
"Col tempo passerà, tesoro" mi rassicura stringendomi la mano.
"Quando lo vedo ho la sensazione che non smetterà mai di farmi quell'effetto"
"Forse sarebbe il caso che anche tu iniziassi a uscire un po' o no?"
"Che vuoi dire?"
"Che mi sembra che il tuo periodo di clausura possa anche finire: se sei pronta per la fisioterapia lo sei anche per tornare a divertirti alle feste"
"Oh dai non lo so"
"Lui può e tu no, scusa?" chiede retorica alzando un sopracciglio.
"No è che non so se mi divertirei" abbasso lo sguardo.
"Oh ma a quello ci penso io! A proposito ti devo presentare un ragazzo che è nel mio corso di chimica quindi tieniti libera!"
"Ali! Non puoi organizzarmi appuntamenti al buio senza neanche darti la pena di avvisarmi o di farmeli vedere!"
"E' per quello che sono appuntamenti al buio!" ridacchia lei.
Una parola: tremenda.
STAI LEGGENDO
SECRETS
RomanceIN REVISIONE Emily, ragazza dai profondi occhi castani, frequenta il college: il suo sogno è diventare una scrittrice. Ama molto leggere. Anzi la lettura è sempre stata il suo rifugio da un mondo che ha iniziato presto a mostrarle quanto potesse ess...