La risata di Enea rimbombò all'interno del bagno mentre Simone si trovava a torso nudo davanti allo specchio.
«papi ma che stai facendo?» chiese con tono divertito, Simone si girò verso di lui con un a mano sporca di schiuma bianca e metà volto ricoperto da essa.
«mi faccio la barba, così non cresce» Enea gli passò dietro e si arrampicò sullo sgabello messo lì affinché potesse arrivare all'altezza del lavandino anche lui.
«io anche voglio fare la barba»
«tu non la vuoi come papo?» il bambino scosse la testa.
«pizzica»Simone ridacchiò e si riempí la mano di schiuma da barba per permettere ad Enea di prenderne un po' da lì. Si iniziò a riempire il volto imitando le mosse del padre con fare concentrato e Simone si trattenne dal lasciargli un bacio sulla fronte per il semplice fatto che altrimenti lo avrebbe sporcato anche lì.
Prese un rasoio per se ed uno per Enea a cui lasciò la copertura di plastica per non farlo tagliare, il bambino era entusiasta di poter fare qualcosa da grande e Simone pensò che se bastava così poco a renderlo felice, glielo avrebbe fatto fare anche tutti i giorni.
«amore adesso fai così» Simone tirò la faccia in una smorfia allungata facendo ridere Enea.
«papi sei brutto così» il padre lo guardò con gli occhi spalancati ed un'espressione divertita, scoppiando a ridere insieme a lui.Per Manuel ormai era abitudine tornare a casa e sentire le voci di Simone ed Enea che rimbombavano tra le mura, spesso li ritrovava in salone, qualche volta in cucina e raramente in camera, era successo davvero poche volte che li trovasse in bagno, fatta eccezione per quando Enea faceva la doccia o il bagno nella vasca.
Quel giorno quando rientrò sentì due risate rumorose provenire da dentro il bagno e subito dopo un urlo divertito di Enea. Quando si affacciò dalla porta li trovò con i visi pieni di schiuma da barba mentre Simone solleticava e fianchi del bambino, stando attento a tenerlo in equilibrio sullo sgabello.
«che hai detto? Ripeti» intimò Simone.
«ho detto che sei brutto» ripeté il bambino tra le risate.Manuel sorrise poco prima di schiarirsi la voce per attirare la loro attenzione. Si girarono entrambi verso la porta e al maggiore venne da ridere a vedere il figlio con tutta quella schiuma sul volto.
«se io sono brutto allora papo che è?»
«ao!» ribatté prontamente avvicinandosi ai due, Simone rise e gli posò una mano sul fianco tirandolo leggermente verso di se.
«papo anche tu fai la barba?»Le sopracciglia di Simone si alzarono in un'espressione curiosa mentre Manuel boccheggiò piano. Simone agitò il tubo di schiuma davanti al suo volto e lui si maledì per non riuscire mai a dire di no a quei quattro occhioni da cerbiatto.
Presto si ritrovarono tutti e tre a rimuovere schiuma e barba dai loro volti, il cambiamento più radicale sotto i loro occhi fu ovviamente quello di Manuel, che una volta rimossi tutti i residui attirò l'attenzione degli altri due.
«papo è bello» disse Enea felice, Simone vicino a lui, invece, non sembrava in grado di fare altro che fissarlo con la bocca semi aperta e lo stomaco in subbuglio.
Manuel si avvicinò al bambino e lo fece scendere dallo sgabello lasciandogli per la prima volta un bacio che non pizzicava sulla guancia.
«vai a giocare corri»
Enea seguì alla lettera le sue indicazioni e corse fuori dal bagno, lasciando loro due all'interno. Manuel incastrò Simone tra il lavandino e il suo corpo, osservando come stesse analizzando ogni centimetro del suo volto, come fosse la prima volta che lo vedeva.
«tu sei un gran bugiardo» riuscì a soffiare Simone mentre con le mani raggiungeva le sue guance, accarezzando la pelle liscia.
«perchè?»
«perchè avevi detto di stare male senza barba» continuò.
«e invece?»Gli occhi di entrambi erano luminosi e le loro labbra a pochi centimetri di distanza, rendendo difficile la gestione dei battiti cardiaci.
«e invece sei bellissimo» sussurrò prima che Manuel lo coinvolgesse in un bacio stringendoselo al petto. «ha ragione Enea» riprese staccandosi.
«cosa?»
«così non pizzica» sorrisero entrambi e Manuel fece scontrare i loro nasi.
«e te posso baciá quanto me pare?»
«lo potevi fare pure prima» rispose, prima di tirarlo nuovamente a se.