Manuel lo aveva detto a Simone che per lui comprare i trucchi a Beatrice non era una buona idea, glielo aveva detto a Natale e glielo aveva ripetuto anche al suo compleanno, quello a cui non è potuto scampare, però, è la testardaggine di sua madre che un bel giorno si era presentata a casa loro con un pacchetto regalo per la bambina.
Nei giorni successivi si erano ritrovati residui di trucco per tutta la casa, per non parlare delle condizioni del viso di Beatrice che a quattro anni non aveva idea nemmeno di come si mettesse un ombretto evitando di spalmarne la metà sul viso e sul tavolo.
«è colpa tua Simò» disse mentre con un panno bagnato cercava di levare via i residui di una matita nera dalla sedia.
«mia? Ma gliel'ha regalati tu madre!»
«te je dovevi dí de no, lo sai che a te ascolta»
«non puoi rifiutare un regalo Manu»
«si che puoi quando te lo ritrovi spalmato per tutta casa»Mentre Manuel continuava a strofinare energicamente la sedia, Beatrice fece il suo ingresso in salone con quel maledetto cofanetto in mano.
«papi»
Si avvicinò a Manuel spostandosi i ricci biondi da davanti gli occhi e il padre cercò di riacquistare un minimo di autocontrollo per non sembrarle innervosito da quella situazione, anche se pensava fosse impossibile nasconderlo in quel momento.
«dimmi amore»
«è vero che i maschi non si possono truccare? Davide mi ha detto che non possono»Manuel alzò lo sguardo verso il marito e Simone riuscì a percepire chiaramente il suo limite di sopportazione venire superato, ma l'unica cosa che riuscì a fare fu premere le labbra tra di loro per evitare di ridergli in faccia e farlo scoppiare definitivamente.
«a me questo Davide m'ha rott-»
«no amore ognuno può fare quello che vuole» Simone intervenne prima che alle orecchie della bambina arrivassero parole poco adatte e lei sembrò essere soddisfatta da quella risposta.
«papi» Manuel prese un respiro profondo prima di abbassare gli occhi su di lei e addolcire lo sguardo. «ti posso truccare?»Simone a quel punto non riuscì più a trattenersi, scoppiò a ridere davanti alla faccia sorpresa di Manuel che alzò lo sguardo su di lui facendogli intendere di non essere molto d'accordo con quella reazione.
«devi dimostrarle che ognuno fa come vuole»
«ma io non voglio» sussurrò Manuel facendo ridere di più Simone.
«dai fallo per lei» Manuel sbuffò sedendosi a terra al centro del salone e Beatrice sorrise piazzandosi in piedi tra le sue gambe.
«che colore vuoi papi?» le mise una mano dietro la schiena mentre lei gli mostrava la palette colorata che aveva tra le mani.
«rosa»
«va bene, faccio verde» a quel punto anche Manuel scoppiò a ridere scuotendo la testa.Simone li osservava con un sorriso divertito, poggiato al bancone della cucina, guardò come Beatrice prese l'ombretto verde per poi posarlo in modo approssimativo sulle palpebre di Manuel, che la teneva stretta dai fianchi.
«bellissimo papi» disse la bambina per poi lasciargli un bacio veloce sulle labbra, Manuel sorrise aprendo gli occhi e puntandoli su Simone che sorrise a sua volta. Se fosse intenerito o divertito, questo non lo sapeva.
«tu sei bellissima»
«ora ti metto il rossetto»
«rosso»
«no rosa» Manuel rise di nuovo e lasciò che Beatrice gli stendesse il rossetto sulle labbra.Appena ebbe finito la catturò tra le su braccia e le schioccò un bacio rumoroso sulla guancia, facendola ridere. Non gli importava di essere la probabile reincarnazione di un clown in quel momento, gli interessava solo che lei fosse felice e soprattutto che imparasse il rispetto e la libertà delle persone che la circondavano.