occhi.

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Tw: non c'ha senso

«la devi smette co sta storia Simò, c'hai l'occhi marrone scuro, mettite l'anima in pace»
«non c'ho gli occhi marrone scuro!»

Obiettò come se Manuel gli avesse arrecato la più grave delle offese in quel momento, erano giorni che quella discussione era uscita fuori, era bastato un "io ho gli occhi color caramello" di Simone per far scoppiare il maggiore in una fragorosa risata e da quel momento aveva preso come missione personale il convincere Manuel che i suoi occhi fossero effettivamente color caramello.

«Simo io non so manco se il color caramello esiste, ma se così fosse non sarebbe comunque er colore dell'occhi tua» disse camminando al suo fianco. Simone sbuffò in modo plateale e si fermò al centro del proprio giardino costringendo Manuel a fare lo stesso.
«controluce sono color caramello!»

Il maggiore osservò il sole riflettere sul suo viso in contrasto con la pelle chiara, sorrise leggermente e si avvicinò un po' per poter vedere questa grande differenza che Simone sosteneva ci fosse. Quella discussione veniva portata avanti da lui principalmente perché era la scusa perfetta per poterlo osservare quanto voleva, afferrò il suo mento e gli abbassò leggermente il viso per far arrivare la luce diretta ai suoi occhi e Simone reagì strizzando l'occhio destro, preso alla sprovvista.

A Manuel sfuggì una leggera risata ma continuò nella sua missione, muovendo leggermente il pollice sul suo mento. Si era accorto che Simone stesse trattenendo il respiro e il fatto che non potesse distogliere lo sguardo dal suo, arrossendo, era la cosa che più lo faceva impazzire di quel gioco.

Si prese altri secondi prima di rompere il contatto e scrollare le spalle sorridendo.

«so sempre marrone scuro»
«non è vero!» Manuel alzò gli occhi al cielo sedendosi a bordo piscina, gesto che venne imitato dal minore subito dopo.
«me dici perché stai in fissa co sta cosa?» Simone si strinse nelle spalle.
«gli occhi marroni so tristi» Manuel aggrottò le sopracciglia.
«quindi io c'ho l'occhi tristi?» Simone boccheggiò.
«no te-» si bloccò perché temeva che qualsiasi frase avesse in mente rischiava di far innervosire Manuel, ma il maggiore non sembrava essere della sua stessa idea.
«io?» incalzò, il minore abbassò lo sguardo sulle sue gambe che penzolavano all'interno della piscina vuota.
«i tuoi sono belli» mormorò.

Quella volta fu Manuel a trattenere il respiro, lo scrutò mentre lui faceva di tutto per evitare il suo sguardo, lo vide rigirarsi l'anello intorno al dito con fare nervoso e riuscì a fare l'unica cosa che credeva giusta in quel momento. Per la seconda volta nel giro di qualche minuto gli afferrò il mento per costringerlo a girarsi verso di se, aveva lo sguardo sorpreso e spaventato e lui lo guardò negli occhi ma quella volta senza cercare un colore che non c'era.

«anche i tua so belli così, Simò» disse. «so belli quando me guardano, l'occhi tua» continuò. «so belli quando so innamorati» finì, portando la mano sulla sua guancia.

Simone dal canto suo non ci stava capendo molto di quella situazione, batté un paio di volte le palpebre e guardando gli occhi di Manuel di rese conto che a farli belli non era il colore ma quello che trasmettevano, erano luminosi e sinceri e per lui erano gli occhi più belli che avesse mai visto.

«anche i tuoi sono belli ora» sussurrò, Manuel sorrise.
«perchè so innamorati» rispose.

E dopo quella frase per Simone la forza di gravità esercitata da Manuel su di lui fu troppo forte per essere contrastata, gli afferrò il viso tra le mani e lo tirò a se baciandolo e tutto si aspettava tranne che Manuel in quel bacio sorridesse, portandolo a fare la stessa cosa.

Stavano entrambi baciando la felicità.

Little bit of us. | Simuel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora