十一

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Non è vero. Il blu non scivola mai via del tutto, non è vero. Sta notte mi sono di nuovo svegliata urlando e non succedeva da mesi. Taehyung e Jeongguk sono subito corsi da me. Mi hanno sfilata dalle lenzuola e mi hanno portata in salotto tenendomi per mano. E mentre Jeongguk andava a prendere qualcosa di fresco Tae ha cominciato a parlarmi.

«Lisa, Lisa respira con me. Senti il mio respiro? Inspira, espira»

Inspira.

Espira.

Sento il caldo estivo appiccicarsi alla mia pelle sudata.

Inspira.

Espira.

«Ok stringi il mio braccio apri e chiudi la mano sul mio braccio»

Intanto piangevo, blateravo sul museo, su Rosé e su te.

«Lisa, al film che abbiamo guardato oggi, pensa ai vinili sulla mensola, vuoi che ne metta su uno?»

Ho annuito velocemente. Mentre Gguk arrivava con delle salviette e una tazza di tea. È partita la musica e ho cominciato a stare meglio. Respiravo.

È impressionante come tu influenzi ancora la mia vita essendo così lontana vero?

Quell'inverno eravamo spesso a casa mia.

Ero stesa con la testa che penzolava giù dal letto e ti guardavo mentre te leggevi una rivista di moda e un lampo mi passò la mente:

«Posso baciarti di nuovo jen?»

«Si, certo» hai risposto ridendo

Ti ho baciato

«Ancora Jen»

E ci siamo baciate di nuovo. Io a testa in giù e tu seduta sul pavimento.

«Ancora» bacio.

«Ancora» bacio.

Ho continuato a mormorare ancora fino a che non sei salita sul letto e il mio reggiseno è finito per terra.

Ci sono i ricordi che mi vorticano in testa. Ce ne sono talmente tanti che non so quali scegliere. Natale? Capodanno? Il nostro unico anniversario? Ce ne sono così tanti.

Quando invece ci vedevamo a casa tua mi aspettavi sempre sdraiata sulla moquette della camera persa nei tuoi pensieri. Io entravo, mi toglievo le scarpe e il cappotto e ti raggiungevo. Mi sdraiavo sulla moquette vicino a te e mi incastravo tra le tue braccia. Stavamo così a coccolarci per ore, finché non avevamo fame e allora ci alzavano a preparare da mangiare. Restavo a dormire da te e dormivamo abbracciate. A volte mi sono chiesta se questo non ti mancasse terribilmente quando hai smesso di aspettarmi sulla moquette ma seduta sul letto o al tavolo in cucina.

Un ultimo ricordo felice. Un ultimo ricordo felice.

Era uno dei giorni in cui avevamo un appuntamento. Una classica uscita al cinema. Mano per la mano a vedere un film. Che film era Jen? Te lo ricordi? Io no. Sulla strada verso a

casa tua abbiamo cominciato a punzecchiarci come due bambini. Ti ho caricata sulla spalla, adesso non ci riuscirei, e ho cominciato a correre per Londra con te che ridevi di cuore. Ci siamo infilate nel portone del tuo palazzo poco prima che chiudesse. Sul vecchio ascensore ti ho lasciato scendere e mi hai spinto verso la parete baciandomi ancora che sorridevo con il più bel sorriso del mondo. La mattina ero nel tuo letto che sapeva di vaniglia con una tua maglia addosso. Non ho più trovato la pace di quel giorno. Venirti ad abbracciare da dietro in cucina mentre preparavi colazione. Tornare a casa con la sicurezza che ti avrei visto domani e il sorriso sulle labbra.

L'acqua cominciava a sfiorarmi le anche.

Jen, non voglio che Rosé ti sostituisca. Voglio che sia un nuovo capitolo della mia vita, in cui probabilmente te mancherai. Scusami. Dovrei smetterla di chiederti scusa.

𝐭𝐞𝐚 𝐜𝐚𝐧𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐞 𝐚𝐫𝐚𝐧𝐜𝐢𝐚 -ᴊᴇɴʟɪsᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora