(Non fate caso a tutto quello che leggerete, è frutto della mia immaginazione e, se non vi dovesse piacere ciò che scriverò, passate avanti e non rompete, grazie🧡)
"Carlotta, tesoro cos'hai? Non vedevi l'ora di tornare a casa, di lasciare questo po...
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"Che stai facendo?" La voce di Tom interruppe Carlotta. Si trovava seduta sul prato, si stava annoiando, mentre il suo futuro marito stava scegliendo l'abito perfetto da indossare e Nina invece si era rinchiusa nel bar a bere tantissimo, ovviamente dopo si sarebbe scopata il figlio del titolare, solo per non pagare. Lei era fatta così, sempre ubriaca e non le importava di nessuno, neppure di Carlotta, ma un giorno sarebbe successo qualcosa e Nina avrebbe odiato per sempre l'alcol.
Per perdere tempo, aveva iniziato a fare qualche scatto ai fiori che si trovavano, al bellissimo dente di leone alla margherita appassita, dopo esser stata calpestata da qualcuno. Se qualche scrittore, avesse visto la foto che aveva scattato, l'avrebbe usata per la copertina di un loro libro. Un libro pieno di dolore, di cattiveria verso sé stessi e un amore fra la protagonista è il suo partner, che farebbe finito lentamente, prosciugando entrambi.
Il matrimonio per una coppia, doveva riempire di felicità in primis fidanzati e poi i familiari, invece Carlotta si sentiva spenta, ora capiva cosa provava quella povera margherita. Jack la calpestava ogni giorno, rovinando la sua bellezza, ma cosa poteva farci? Nulla. Se avesse detto a sua madre, che amava un prete, cosa le avrebbe detto? Se Carlotta si trovasse nell'ottocento, la madre sarebbe stra felice del suo amore verso Thomas, vabbè diciamo che in quell'epoca, per i genitori l'importante è che le loro figlie si sposassero, magari anche con un uomo moolto ricco.
Ma ritrovandosi in quest'epoca, la madre si sarebbe sentita male, forse le sarebbe venuto un infarto, ma Carlotta non aveva mai amato Jack, adesso ripensandoci. Jack era un brav'uomo, ma non era quello giusto e Carlotta lo sapeva, ma adesso non poteva tirarsi indietro, non poteva fare più nulla, se non dire: sì, lo voglio all'altare, davanti all'uomo che amava.
"Sto pensando a molte cose". Disse Carlotta, sdraiandosi sull'erba, giocando un po' con la margherita. "Pensi al tuo matrimonio?" Chiese Tom sedendosi poco lontano da lei. "Ti è mai capitato un matrimonio brutto da celebrare?" "Si". "Lei non amava lui, invece la sua famiglia sì, infatti pochi anni più tardi lei si tolse la vita, non riuscendo più a vivere in quel modo". "Per quanto io non voglia sposarmi, io non farò quella brutta fine, tranquillo". Lasciò la margherita, lasciando l'uomo da solo. Si fermò quando sentì i suoi passi, Carlotta si girò incontrando i suoi occhi azzurri, vicino ai suoi. "Se non fossi un prete, mi avresti mai sposato?" Chiese. "Se non fossi un prete, avremmo già un figlio e tante litigate dietro le nostre spalle. Sai quando le persone muoiono, dicono che le nostre anime si reincarnano in un altro corpo, spero che in un'altra vita, la mia anima si unisca alla tua". "Ti amo". Disse per l'ultima volta Carlotta, abbracciando Tom. Non aveva mai dimostrato affetto ad una persona, come stava facendo con lui.
"Carlotta". La voce di Jack, li fece separare, facendo provare imbarazzo ad entrambi. "Perché stai piangendo?" Le chiese. "Nulla, sai che sono allergica al polline, mi sta dando fastidio". Mentì Carlotta, andando via insieme a Jack.
Buon pomeriggio💕 Ora vado a scrivere il mio libro, a dopo. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con un commento🥰