Si sedettero sotto ad un albero, quando Carlotta e Tom si stancarono di camminare, tenendosi ancora mano nella mano. Il mondo sembrò fermarsi, mentre lui si comportavano come due fidanzati, forse loro si sentivano così. Senza Jack, Carlotta si sentiva libera di poter fare ciò che volesse, poi avere al suo fianco Tom era il suo desiderio più grande. Promise a sé stessa di non pensare più a lui, di dimenticarlo, ma l'amore non si può cancellare come una sfumatura sbagliata su un foglio, l'amore è qualcosa che non si può controllare e di certo fingere di averlo trovato da un'altra parte.
"Non voglio..." disse Carlotta guardando la pioggia.
"Che succede?" Chiese Tom avvicinandosi di più a lei, tenendo ancora le loro due mani unite.
"Non voglio sposare quel babbeo! Non voglio diventare sua moglie. Vorrei che fossi tu mio marito..." pianse, anche se con tutta quella pioggia, le sue lacrime non si vedevano sul suo volto bagnato.
"Oh Carlotta, se potessi farei qualcosa ma avrei paura che qualcuno possa farti del male, oppure che Jack ti faccia qualcosa. Se prendesse la pistola e la puntasse contro di me, non mi importerebbe, ma se facesse qualcosa a te, mi sentirei male al solo pensiero". Cercò di consolarla.
"Io credevo che tornando qui, sarei stata felice e finalmente avrei chiuso una volta per tutte questa storia, ma invece è successo il contrario". Si voltò a guardarlo.
"Tom, amore mio, sei l'unico uomo che amerò per sempre, anche se l'eternità non esiste, o forse siamo noi umani a non poterla avere. Mi dispiace averti fatto soffrire andandomene e di essere tornata, dove qui avevi ottenuto un po' di pace". Carlotta abbracciò Tom, sentendosi una merda per tutto il dolore che gli aveva lasciato dal primo momento che era tornata. Come le era venuto in mente, di chiedere all'uomo che amava, di celebrare il loro matrimonio, con quale coraggio gli aveva chiesto una tale stronzata. Con quale coraggio, nei giorni avvenire dalla sua proposta, aveva trattato male Tom, che lui oltre ad amarla, la vedeva sempre con Jack, desiderando di prendere il suo posto."Tom".
"Dimmi".
"Posso farti una proposta?" Si asciugò le lacrime, rimanendo abbracciata a lui.
"Certo".
"Ti andrebbe di fare l'amore con me?" Domandò a voce bassa, come se fosse spaventata.
"Vorrei tornare a quella lontana mattina, dove ci siamo baciati e tutto ancora andava bene, quando finalmente ho assaggiato l'amore per la prima volta ed ero felice. Voglio dimenticarmi di Jack, voglio dimenticarmi di questo maledetto matrimonio, voglio solo assaggiare un'ultima volta l'amore, ma ho bisogno del tuo consenso per poterlo fare".
"Voglio assaggiare anch'io l'amore".Tom bacio Carlotta, rimanendo sorpreso del fatto che avessero ancora lo stesso sapore, un dolce biscotto all'amarena, ecco di cosa sanno le labbra di Carlotta. Caricò il peso della sua amante sulle sue gambe, baciandola ancora, mentre la sua mano destra strusciò come un serpente, all'interno delle sue mutande. Accarezzò le sue parti intime, proprio come quella mattina, solo che con il medio, iniziò a stuzzicarla.
Carlotta morse il labbro inferiore di Tom, separandosi dal bacio, gemendo a testa alta, mentre la pioggia batteva incessante sul suolo, nascondendo il loro amore verso gli occhi di persone indiscrete. Fare l'amore sotto la pioggia, non era una cosa fantastica da fare, ma a Carlotta e a Tom non importava affatto, chissà se si sarebbero rivisti dopo il matrimonio, o chissà cosa sarebbe successo dopo la fine della pioggia.
Ci sarebbe stata una chances per loro?
Tom fermò il suo dito, togliendo i pantaloni a Carlotta e abbassando i suoi. Bastò a Carlotta di strusciare la sua intimità contro la lunghezza di Tom, per risvegliarlo un po', prima di sentirlo parlare.
"Carlotta non ho i preservativi, sono pulito ma ho paura che tu possa rimanere incinta".
"Sai non ho mai pensato di diventare mamma, ma se non dovessi più vederti, crescere nostro figlio, sarebbe una gioia per me".Carlotta si calò sulla lunghezza di Tom, rimanendo ferma su di esso per qualche secondo, mentre Tom le tolse la maglia e, per farla pensare a tutt'altro, giocò con i suoi capezzoli, succhiandoli come un bambino con la madre alla ricerca del latte, evitando però di fare male a Carlotta. Lei rise, guardando l'uomo sotto di sé, comportarsi come un bambino, ma non le diede fastidio. Quando la sua entrata si fu allargata abbastanza, da non sentire più dolore, Tom accolse l'occasione.
Fece sdraiare sull'erba Carlotta, tenendola per i fianchi, incominciando a spingere. Carlotta chiuse gli occhi, mentre Tom spingeva dentro di lei, godendosi quel momento a tutti gli effetti. Quando si sentì vicina, baciò Tom sulle labbra, sentendosi piena per lo sperma che aveva dentro di sé e sulle sue cosce, ma dall'altra parte vuota perché Tom non era il suo uomo e, dopo questa volta, non ne avrebbero avute altre.
Si separarono, mettendosi i vestiti con una certa difficoltà, poi si guardarono negli occhi, tenendosi per mano un'altra volta.
"Domani mi sposo, vuoi passare la serata con me? Visto che Jack non ci sarà nei dintorni e non potrà darmi fastidio".
"Certo". Le sorrise. Si incamminarono verso casa di Tom, una volta dentro si tolsero i vestiti, sedendosi sul divano, abbracciati.
"Carlotta". La chiamò Tom.
"Si?"
"Sei il peccato più bello che potessi mai commettere". Le diede un bacio.Buon pomeriggio💕
Siete contente? Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con un commento🥰Vi amo 3000❤️

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Why do you love me?
Fanfiction(Non fate caso a tutto quello che leggerete, è frutto della mia immaginazione e, se non vi dovesse piacere ciò che scriverò, passate avanti e non rompete, grazie🧡) "Carlotta, tesoro cos'hai? Non vedevi l'ora di tornare a casa, di lasciare questo po...