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"Avete sentito che quella giovane ragazza, si è sentita male qualche minuto fa"

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"Avete sentito che quella giovane ragazza, si è sentita male qualche minuto fa". Disse una signora anziana alle sue amiche, sedendosi e togliendosi il cappello.
Thomas, sentendola, lasciò il bicchierino sul tavolo, prendendo i soldi e lasciandoli davanti agli occhi della barista, andando via. Aprì la porta del bar, correndo velocemente verso casa sua, non l'aveva mai considerata così lontana prima di adesso. Il suo cuore batteva velocemente, come se stesse avendo un infarto, mentre respirava a bocca aperta, preso da un attacco di panico, doveva assolutamente arrivare a casa sua e sapere come stava la donna che amava ancora.

L'unica ragazza giovane, che la signora aveva nominato, poteva essere soltanto Carlotta, tutte le ragazze del paese erano andate via, una volta fidanzate o per proseguire gli studi, cercando poi un lavoro dignitoso. Chissà cosa le era successo? Forse era colpa sua, d'altronde perché sentirsi male? Mettendosi addosso e cercando di farla lasciare con Jack, le aveva aumentato lo stress, tanto da farle venire qualcosa.

Si diede dello stupido, anche se avrebbe preferito dirsi altro, continuando a correre, anche dopo essere caduta, a causa della pietra che non aveva visto. Si mise subito in piedi, sentendo dolore al ginocchio, ma continuò a correre, non si sarebbe fermato così facilmente. Aumentò il passo, fingendo di non sentire dolore e stanchezza, Thomas amava correre ma in questo momento stava esagerando, ma per Carlotta avrebbe fatto di tutto.

Saltò sui gradini, come faceva da bambino, aprendo la porta e facendola sbattere contro il muro, facendo spaventare Carlotta, che si alzò dal divano e si avvicinò alla porta, guardandolo.

"Si può sapere che ti è preso?" Gli chiese spaventata. Thomas la guardò per qualche secondo, prima di avvicinarsi e abbracciarla, stringendola forte, molto forte.
"In paese avevano detto che una ragazza si era sentita male, ho temuto il peggio per te". Carlotta sorrise, accarezzando i suoi capelli.
"Ho solo l'umore a pezzi, ma per il resto sto bene". Lo tranquillizzò, rimanendo ancora abbracciati.
"Credevo fosse tutta colpa mia".
"L'unica colpa che hai è quella di aver avuto una madre terribile, per rispetto mi limito ad usare questo aggettivo". Carlotta notò in quel momento, che Thomas si fosse fatto male al ginocchio. Lo portò in bagno, medicando con il cerotto il graffio.
"Mi sembra di essere tornato a tanto tempo fa, quando tutto andava bene". Commentò con occhi lucidi Thomas.

In silenzio Carlotta andò via, chiudendo la porta e camminando verso l'hotel, dove c'era suo marito.

P.O.V Carlotta
Un giorno sarai il mio uomo Thomas...

Buon pomeriggio💕
Sono tornata! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con un commento🥰

Vi amo 3000❤️

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