Quando i due ragazzi scesero le scale ed entrarono in camera da pranzo, la tavola non era ancora pronta, ma Mark ed Anne hanno insistito sul sedersi, dicendo che avrebbero apparecchiato loro.
Così Harry e Louis adesso sono seduti sulle sedie, in silenzio, un silenzio imbarazzante, mentre i loro genitori facevano avanti e indietro con i piatti e le posate.
Dopo qualche minuto avevano finalmente finito, e si sedettero anche loro. Il tavolo era piccolo ma comunque abbastanza grande per quattro persone.
Si erano disposti Harry ed Anne da un lato, e Louis e Mark dall'altro. Harry davanti a Louis ed Anne davanti a Mark. "Quindi" disse Anne, rompendo il silenzio da prima creatosi "come vi siete conosciuti? Voglio dire, è così- incredibile che tra tutte le persone che vivono in questa città, proprio Louis sia il figlio di Mark, no?" Disse eccitata.
"Si, che magnifica coincidenza" borbottò Harry "Ehm, andiamo alla stessa scuola, ci siamo conosciuti lì" rispose poi ad alta voce.
"Beh, sono felice Harry, alla fine vedi che non è morto nessuno? Adesso potrai condividere la stanza con un tuo amico!" Esultò Anne.
"Mh, yay" disse Harry sarcasticamente, continuando a mangiare.
Il pasto continuò con Anne e Mark che cercavano di fare conversazione ed Harry e Louis che parlavano solo quando erano interpellati.
Quando il pranzo finì, Louis ed Harry ritornarono nella stanza di quest'ultimo, ed appena Louis entrò, si levò la maglietta ed i jeans che stava indossando, per poi mettersi sul suo letto ed usare il suo telefono.
Harry si fermò alla porta della stanza a guardare Louis. Quest'ultimo lo guardò ed alzò un sopracciglio "resterai lì a guardarmi per tutto il giorno, oppure entrerai?" Gli chiese.
Il riccio entrò e chiuse la porta dietro di lui, per poi avvicinarsi al letto di Louis. "Mettiti qualcosa addosso, non voglio stare in camera con te se sei in mutande" gli disse, non potendo però evitare di far passare lo sguardo sul corpo del liscio, e non riuscì nemmeno a non pensare che aveva un corpo niente male.
Louis alzò le spalle e riportò lo sguardo sul suo telefono "allora vattene, non ti sto mica obbligando di restare qui" gli rispose.
Louis sentì Harry grugnire e sbuffare, per poi vedere il riccio avvicinarsi al suo letto e sdragliarcisi sopra, non prima però di levarsi anche lui la maglietta ed i pantaloni, rimanendo anche lui in mutande.
Louis alzò lo sguardo dal telefono e lo portò su Harry, il quale era in quel momento di spalle.
Per quanto Louis odiasse Harry, doveva ammettere che lui aveva un fisico niente male. E doveva pure ammettere che aveva fatto qualche volta qualche fantasia sul riccio, ma questo è irrilevante.
Harry si girò in quel momento e fece una smorfia quando notò lo sguardo del liscio puntato sul suo basso ventre "alza lo sguardo" lo rimproverò. Louis alzò lo sguardo così che adesso stava vedendo la faccia di Harry e non più il suo cazzo, ed annuì, riportando poi lo sguardo sul suo telefono. "Pervertito" sussurrò il riccio, sdraiandosi sul proprio letto.
Per tutto il resto della giornata, nessuno dei due si parlò, e la cena andò esattamente come il pranzo: parlavano solamente Anne e Mark.
Erano verso le undici di sera, Harry stava già dormendo, e Louis si alzò lentamente dal suo letto, cercando di fare il meno rumore possibile.
Aprì attentamente la porta della stanza, e, sempre senza fare rumore, scese le scale ed uscì dalla casa.
In una decina di minuti arrivò al club dove lavorava, e corse negli spogliatoi perché era in ritardo.
Negli spogliatoi ci stavano tanti armadi, nei quali ogni stripper poteva lasciare la sua roba per poi usarla il giorno dopo, così che non dovevano portarsela con loro ogni volta.
Louis aprì il suo armadio ed iniziò a spogliarsi, per poi mettersi quella specie di tanga che doveva sempre mettersi.
Dopo qualche minuto uno degli stripper lo avvertì che era arrivato il suo turno. Louis lo ringraziò ed andò sul palco.
Louis si avvicinò al palo che era situato nel ben mezzo del palco ed iniziò a ballarci intorno sensualmente, mentre gli uomini ed i ragazzi in torno gli mettevano delle banconote tra l'elastico delle sue mutande.
Il liscio ballò per una ventina di minuti, e quando tornò nel camerino era esausto. Si sedette così da riprendere un po' di fiato, quando Niall, il barista del locale, entrò e si sedette vicino a lui. "Stanco?" Gli chiese e Louis annuì.
Niall lavorava in quel locale da prima di Louis, e lui e il liscio fecero amicizia da subito. Niall era una persona molto solare ed era facile essergli amico.
Louis si levò la maschera che portava e la lasciò sul tavolino che era vicino a lui. "Stanco morto" gli rispose.
Niall sospirò, e "per quanto io voglia che tu riposi, il capo mi ha detto di riferirti che devi andare nella camera numero tre per un ballo privato" gli disse.
Louis sbuffò ma annuì. Si rimise la maschera e si alzò. Ringraziò Niall e si incamminò verso la stanza numero 3.
Nella stanza ci stava un ragazzo, avrà avuto sui 18 anni, e Louis sorrise, perché almeno non era un cinquantenne. "Hey bellezza" gli disse, e Louis fece di tutto per nascondere una smorfia. A Louis non piacciono i nomignoli come 'bellezza', 'tesoro' e queste stronzate qui, ma non lo fece notare e si avvicinò al ragazzo.
Gli si sedette sulle gambe ed iniziò a strusciarsi sul ragazzo, mentre le sue labbra succhiavano il suo collo. Il ragazzo sotto di lui gemette e portò le mani sul sedere di Louis.
Louis lasciò fare, ma gli levò le mani quando sentì le dita del ragazzo avvicinarsi alla sua entrata "puoi toccare, ma non fino a quel punto" gli disse, ricominciando a strusciarsi su di lui. Il ragazzo gemette e levò le mani, e Louis continuò a fare quello che stava facendo. "Come ti chiami?" Gli chiese, ed il ragazzo rispose si chiamava Noah "che cosa vuoi?" Chiese, mettendo la mano sul rigonfiamento del ragazzo.
"T-ti voglio scopare" rispose e Louis fece una piccola risata.
"Quello non è possibile" gli disse il liscio, iniziando a sbottonare i pantaloni di Noah "ma se vuoi, posso farti un pompino?" Noah annuì, e Louis gli fece un pompino, vi risparmio i dettagli.
Una volta che Louis ebbe finito, andò in bagno e si lavò i denti tre volte, così da levare il sapore dello sperma di Noah dalla sua bocca.
Ecco, questo era la parte del lavoro che odiava. Amava il suo lavoro, ma certe volte poteva capitare che non dovesse solo ballare, ma anche fare dei pompini, o delle seghe, e questo non gli piaceva molto. Anzi, non gli piaceva affatto. Ma portavano soldi, e suo padre non aveva molti soldi, ed a Louis servivano per comprarsi dei vestiti, i libri per la scuola, ed altre cose, quindi non poteva fare molto altro.
Beh, potrebbe trovarsi un lavoro normale, ma essere stripper ti fa guadagnare il doppio di un lavoro normale in sono una notte, e in più, poteva scegliere lui quando lavorare e quando no, quindi se doveva fare qualche pompino qua e in là ma avere lo stesso molti soldi, allora gli stava bene.
Louis uscì dal locale dopo aver fatto un altro spettacolo, e corse a casa degli Styles. Era circa l'una e mezza di notte, e Louis non poteva rientrare dalla porta d'ingresso, o avrebbe fatto troppo rumore.
Si guardò un po' intorno, e vide che la finestra della camera di Harry era aperta, e che vicino ci stava un albero. Prese un po' di coraggio e si mise ad arrampicarsi sull'albero.
Dopo qualche problema ce la fece, ed entrò dalla finestra. Harry stava ancora dormendo, e Louis cercò di non fare rumore così da non svegliarlo e farsi sgamare.
Si prese un grande asciugamano dalla sua borsa ed andò in bagno a farsi una doccia, perché puzzava di sperma e sudore.
Dopo una decina di minuti di doccia, rientrò nella stanza con solo un asciugamano allacciato alla vita, guardò Harry assicurandosi che stesse ancora dormendo, ed una volta che vide i suoi occhi chiusi, si levò l'asciugamano che lo copriva e si mise a cercare dei versiti nella borsa.
Si mise un paio di boxer, e si ributtò sul suo letto, addormentandosi in pochi minuti perché era stanchissimo.
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My Step-brother Is A Stripper || Larry
Fanfiction(Enemies to lovers) Anne, madre di Harry Styles, e Mark, padre di Louis Tomlinson, decidono dopo tre anni di relazione di andare a convivere, ed Harry e Louis si ritroveranno a dover vivere insieme. Harry è il solito bullo che se la crede, mentre Lo...