Nei suoi occhi si è accesa una sorta di scintilla da quando mi ha detto il suo nome. Chiudo gli occhi per poi riaprirli lentamente assumendo uno sguardo più dolce nei suoi confronti. Perchè mi fa questo effetto? Di solito i miei pazienti non mi fanno né caldo né freddo all'inizio, è più tardi che inizio ad affezionarmici. Ma con lui no. Mi sembra di conoscerlo più di quanto pensi, eppure è la prima volta che lo vedo...
"Quanti anni hai Luke?"
Diamine ho detto il suo nome! Stando a quello che ha detto Rose ora dovrei iniziare a pensare a qualcosa per schivare la sua rabbia. E in fretta anche! Non esagero, l'idea che mi ha dato Rose è proprio questa!
Ma Luke semplicemente alza le spalle, si volta, unisce le mani dietro la nuca e si avvicina al letto. Si butta di peso, incrociando le gambe e ciò fa sì che la maglietta si alzi leggermente, lasciandomi intravedere il suo addome piatto, perfetto come il suo viso angelico.
"18, tra poco 19" risponde chiudendo gli occhi, come per far sembrare che il caso non sia suo.
"Beh allora abbiamo solo qualche mese di differenza..."
"Mh-mh, sì esatto."
"Hai la patente?"
"Patente? Sei seria? Sono qui da talmente tanto tempo che non so più nemmeno com'è fatta una macchina!"
Ora è la mia curiosità a prendere il sopravvento sull'aspetto professionale:
"Luke, da quanto tempo sei chiuso qui?" chiedo avvicinandomi al letto. In tutta risposta lui apre un occhio, mi osserva e poi si sposta un po' più a destra facendomi segno di sedermi accanto a lui. Ancora non lo conosco, quindi decido di obbedire al suo silenzioso comando. Che poi, a dirla tutta, non mi dispiace per niente.
Mi siedo lentamente accanto a lui e con la mano mi fa cenno di avvicinarmi. Abbasso il busto e lui avvicina le labbra al mio orecchio.
"Senti splendore..." un brivido mi percorre la schiena mentre le parole lasciano le sue labbra
"Se vuoi sapere tutte queste cose sul mio conto perchè semplicemente non leggi quegli stupidi fogli?"
"Perchè la vita è la tua e io lo voglio sapere da te" rispondo con un sorriso, come per dimostrargli l'ovvietà della cosa. Lui si stende nuovamente
"Quasi 6 anni"
Sei anni?!?! Sono sconvolta, non avevo mai curato nessuno che avvertiva problemi da così tanto tempo... ora non so veramente cosa fare.... forse la cosa migliore è capire il perchè...LUKE'S POV
C'è rimasta malissimo. Un sorriso soddisfatto nasce sulle mie labbra.
"Come mai?" chiede, ancora sconvolta
"Problemi di famiglia" rispondo semplicemente chiudendo nuovamente gli occhi.
"Beh, ma ci sarà qualcuno che si interessa di te, no?"
"Oh si, c'è... no non c'è nessuno." la mia risposta è secca.
"Che fine hanno fatto i tuoi genitori?"
"Sono morti. Così come i miei fratelli."
"Oh. Mi... mi dispiace Luke" dice e dalla sua voce capisco che è vero.
"A me no" rispondo.
"No?"
"No."
"E perchè?"
"Non lo so in realtà. Ma non sento il bisogno di una famiglia. È tanto tempo che sono solo. Perfino i miei ex amici non si sono fatti vivi. Beh, meglio così."
"Luke... cos'è successo alla tua famiglia?"
"Un incidente d'auto. Solo io mi sono salvato"
"E perchè sei qui dentro?"
Riapro gli occhi all'improvviso e faccio peso sui gomiti per alzare un po' il busto
"Le voci splendore, le voci" le rispondo come se fosse una cosa ovvia, come se le sentisse anche lei.
"Voci?" Chiede leggermente intimorita. I suoi occhi scuri sono agganciati ai miei ed esprimono curiosità ma in modo buono.
È la curiosità di chi cerca di aiutarti, non di chi semplicemente vuole farsi gli affari tuoi.
"Le voci dei miei genitori e dei miei fratelli, mi rimproverano loro, sai? Dicono che dovrei essere lì con loro anche io, non sarei dovuto salvarmi. Ma io sono qui capisci? E a loro non va bene. Ma è così divertente..." scoppio in una sonora risata. Sto per avere una sorta di attacco di follia lo sento, ma non posso evitarlo. Non dipende più da me.
"Loro ci sono sempre a rimproverarmi quando sono solo, ci sono sempre..." passo in poco tempo dalla risata al ranicchiarmi tremolante in un angolo del letto come un bambino impaurito. Vanessa mi ha ascoltato senza parlare ed ha osservato il mio cambio d'umore.
"Luke" si avvicina
"Non ascoltarla" dicono le voci "non fidarti!!"
"Luke, tu non sei solo. Ci sono io ora, ricordi?" Mi afferra dolcemente la mano, come per rassicurarmi. Osservo il suo pollice disegnarmi dei cerchi immaginari sul dorso della mano e per la prima volta dopo tanto tempo le voci si zittiscono totalmente. Sì perchè non hanno mai smesso di assillarmi, solo abbassavano il tono di voce, di
tanto in tanto, e diventavano dei sussurri che mi permettevano di distrarmi un po'. Altre volte invece diventano vere e proprie grida.
Ma ora stanno zitte, nella mia testa c'è finalmente la pace.
Alzo lo sguardo fino ad incontrare i suoi occhi e solo ora mi accorgo di quanto siano belli.Spazio autrice
Heylà!! Ciao a tutti gente!
Allora andiamo con calma, inanzitutto io mi chiamo Vanessa e questo è il mio primo spazio autrice nella mia prima storia. Che ne pensate? Come vi sembrano i personaggi?
Grazie mille per le visualizzazioni e spero di ricevere commenti, anche negativi, anzi, sono quelli che fanno migliorare le persone e le storie! Spero veramente che la mia storia vi piaccia e scusate per eventuali errori dovuti alla tastiera del cellulare
Detto questo ciao a tutti al prossimo capitolo, bacioni♡♡
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Number 158 (SOSPESA)
Fiksi PenggemarLuke è un ragazzo molto affascinante che però soffre di gravi problemi mentali, tanto da essere chiuso in una clinica psichiatrica dove è temuto da tutti... Almeno fino all'arrivo di una nuova dottoressa, Vanessa...