Incubi

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È sera e sono a casa mia con una ciotola di gelato tra le gambe. Io e Luke abbiamo parlato tutto il tempo di cose futili come, appunto, della pasta alla Nutella. Mi chiedo ancora come diavolo gli sia venuta in mente un'idea del genere. Facendo zapping scopro che il venerdì sera alle 21 non fanno proprio un tubo. Beh tanto vale andare a letto, spengo il televisore e mi accingo a riportare il gelato nel freezer quando suona il campanello.
Il campanello? No, no stavo aprendo la porta del freezer mi è parso. Chi diavolo suona a quest'ora? Devo proprio andare a letto.
Ma ecco che suona di nuovo con più urgenza sta volta. E poi di nuovo e ancora e ancora.
"Arrivo!!" dico aprendo la porta. La figura davanti mi spiazza per un attimo.
"Luca? Che ci fai qui?"
"Oh ciao, anche io sono felice di vederti, mi accomodo volentieri grazie!" Scherza lui
"Si scusa hai ragione."dico spostandomi per farlo entrare
"A cosa devo questa visita?"
"Matt ha beccato una tipa... e poi oggi è il 15 pensavo ti facesse piacere avere   qualcuno vicino..."
Il 15... o no come diavolo... mancano solo due mesi....
Mi irrigidisco e mi gira la testa. Vedo tutto nero tranne quel numero che occupa tutta la mia mente: 15.
"Hey hey!!! Insomma ri vuoi svegliare?" Luca mi scrolla la spalla. Sbatto le palpebre un paio di volte e di nuovo vedo il mondo che mi circonda.
"Il 15. Mancano due mesi." Dico con voce rotta.
"Già. Ma ci sono io sta sera. Perchè non andiamo a letto? Mi hai detto che sono tre giorni che non dormi prima per messaggio..." annuisco in modo quasi impercettibile.
"Hey?" Mi volto a guardarlo
"Bel vestito!" Commenta facendomi l'occhiolino. Abbasso lo sguardo accorgendomi di indossare solo una vecchia canotta dei Good Charlotte
"Ugh" dico arrossendo come un pomodoro
"Oh andiamo, non serve che arrossisci, non disprezzo affatto la vista!"
"Luca!!!" Lo rimprovero sempre più rossa in viso andando a cercare un paio di pantalincini mentre lui scoppia a ridere.

H'S POV
Beh, almeno ora che l'ho presa un po' in giro sorride. Forse non dovevo ricordarle che mancano solo due mesi. Lei odia il 15 di qualsiasi mese ma questo e quello che verrà tra due mesi in modo particolare. A detta sua il ricordo è ancora più vivido. Ecco perchè sono qui
"Allora Matt ha abordato eh?" Chiede sistemando una coperta sul letto della stanza degli ospiti.
"Già. Prima di me poi! Mah, le australiane non hanno proprio gusto." Commento dandomi arie. Lei si avvicina e:
"Eh sì, povero Luchino, proprio zero!" Ribatte mettendomi le mani sul petto. Poi mi strizza l'occhio e mi spinge sul letto. E io ci sono cascato. Lei inizia a ridere soddisfatta del suo giochetto e non posso fare a meno di sorridere. Poi un'idea pazza mi passa per la testa.
Mi alzo e le cingo i fianchi. Lei mi guarda e le rivolgo un sorriso straffottente. Intuisce tutto e inizia a divincolarsi ripetendo a raffica dei "nonono non ci provare" ma io mantengo salda la presa poi la alzo, la butto nel letto e mi posiziono sopra di lei. Mi distendo schiacciandola con il mio corpo.
"H no! Non ci provare!" Mi avverte
"Mm e perchè non dovrei?" Sorrido malizioso
"Perchè poi non ti parlo più. E poi la vicina rompe."
"Mm la prima posso sopportarla, tanto più di due ore non resisti, la seconda affari tuoi"
"Luca non osare!!"
"Oso oso mia cara" dico sfilandomi la maglia per essere più libero e in modo  che lei non mi possa ricattare dicendo di strapparla. Poi mi avvicino al suo collo
"LUCA NO!!" urla lei e io inizio a soffiarle sul collo e poi con le mani inizio a tracciare i lineamenti del suo busto in modo molto delicato. Lei inizia a contorcersi ma non dice nulla per non darmela vinta.
"Ah è così allora?" Dico e inizio definitivamente a farle il solletico.
Che c'è? Credevate davvero che me la sarei scopata??? Pervertiti!!!
Comunque lei non resiste e inizia a ridere e a contorcersi cercando di liberarsi. Inizia a cercare la mia maglia ma non la trova
"Previsto tutto bambolina!" Sfotto  mentre le lacrime raggiungono i suoi occhi per le troppe risate.
"Basta Luca ti prego, mi arrendo!" Implora.
"Prima dimmi che sono bello!"
"Cosa? No!!"
"E allora continuo!"
"Ricattatore"
"Si. Dimmi che sono bello e la smetto." Lei si trattiene per un po' poi:
"Ok ok se bello, sei molto bello, ora basta ti prego!!" Mi alzo dal suo corpo soddisfatto e mi distendo accanto a lei che cerca di riprendere fiato.
"E così sono molto bello, eh?"
"Fanculo!" Dice alzandosi. Quando a ripreso fiato si gira verso di me
"Era solo il momento" dice
"A certo, certo" sorrido e lei alza gli occhi al celo scherzosamente.
"Buonanotte H" dice lasciandomi un bacio sulla guancia per poi uscire
"Notte Vane"
"A Luca" chiama dall'altra stanza
"Si?"
"Forse faresti meglio a risolverti il problemino in mezzo alle gambe" alzo la testa terrorizzato e volgo lo sguardo in quel punto. Ma indovinate un po'? Nessun problemino sotto ai jeans.
"Malefica" le dico ripensando al fatto che siamo solo amici. Molto, ma solo amici.
"Lo so" dice spegnendo la luce e io seguo il suo esempio

*tre ore piú tardi*
Un rumore dalla stanza di Vane mi sveglia. Poi un altro. Ma che diavolo? Mi alzo e mi dirigo nella sua stanza. È distesa sul letto e ogni minuto che passa il suo respiro diventa sempre più affannato. Sta sudando e non la smette di dimenarsi sotto alle coperte. Il primo impulso è quello di svegliarla ma lei stessa mi ha detto una volta che si rischia di traumatizzare di più la persona che dorme. La osservo mente si contorce sempre di più, poi si immobilizza. Il respiro si è stabilizzato. Aspetta no, non respira proprio! Mi avvicino ma a pochi passi dal suo letto si sveglia, si mette seduta e boccheggia come se fosse appena risalita da qualche minuto di apnea, durato fortunatamente solo pochi secondi. Gli occhi le si riempiono di lacrime ed inizia a piangere nascondendo il viso con le mani. Mi siedo accanto a lei e le poso le mani sulle spalle. Vane sussulta a quel contatto poi si volta e mi guarda per un attimo, prima di buttarsi tra le mie braccia e singhiozzare. Le accarezzo la schiena con una mano mentre l'altra la passo tra i suoi capelli cercando di calmarla.
"Lui-lui gridava" riesce a dire tra i singhiozzi.
"Shh piccola era solo un sogno, è tutto passato" le sussurro all'orecchio.
"No non è vero, è tutta colpa mia, dovevo rimanere con lui" si ostina, la voce spezzata dal rimorso e dalla tristezza. Si stringe ancora di più al mio petto senza calmare i singhiozzi
"E rimanerci secca? Non dire così ti prego!"
Passano buoni 10 minuti prima che si calmi e vederla in questo stato mi ha letteralmente distrutto, dalle chiamate non avrei mai immaginato che fosse così. Le asciugo un'ultima lacrima salata dalla guancia e le do'un bacio sulla fronte.
"Va meglio?" Annuisce impercettibilmente
"Luca, puoi rimanere qui?"
"Certo piccola"  so che le piace questo nomignolo la fa sentire al sicuro. La abbraccio e continuo ad accarezzarle i capelli. Iniziamo a parlare di tutto e di nulla per ore, fino a che mi sussurra un "Grazie" prima di addormentarsi tra le mie braccia.

Scusate se ho fatto aspettare per il capitolo ma non sto passando un buon periodo ultimamente.
Se commentate magari aggiorno prima o almeno cercherò di farlo. Besos.

Number 158 (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora