LUKE'S POV
Non resisto, i miei occhi si riempiono di lacrime e mi getto ad abbracciarla alla ricerca di un sostegno. Non posso crederci, per la prima volta Luke Robert Hemmings è DEBOLE. Non sono mai stato uno debole, tantomeno da quando sono qui dentro.
Eppure da quando è entrata lei, sono passato dal volerla intimorire al cercare conforto nelle sue braccia in pochissimo tempo, il tempo che lei ha impiegato per distruggere le mie mura.
Vanessa è rimasta scioccata dal mio gesto, non se l'aspettava, perciò ci mette un attimo prima di avvolgere le sue braccia sulla mia schiena, ma quando lo fa, beh inizio a piangere nell'incavo del suo collo.
Piango tutte le lacrime che ho trattenuto in sei lunghissimi anni.
Ripenso all'incidente, alle voci, alla crudeltà dei medici che dicevano di curarmi quando mi facevano stare peggio e i miei silenziosi singhiozzi aumentano.
Le sue mani scorrono su e giù sulla mia schiena e la sua fronte è appoggiata alla mia spalla mentre mi sussurra:
"Shhh, va tutto bene, va tutto bene Luke"
È convinta e ciò mi da speranza. Sembra davvero che lei possa far andare tutto bene, sento che lei mi capisce in qualche modo, lei può curarmi.
VANESSA'S POV
Luke mi abbraccia e vengo investita dal suo profumo. È un profumo della Play Boy, lo riconosco, ma sa un po' da chiuso a causa della vita che passa tra queste quattro mura. Questo mi paralizza per qualche secondo, poi ricambio l'abbraccio. A questo gesto Luke inizia a piangere bagnandomi leggermente il camice. Ma non me ne può fregar di meno, l'unica cosa che voglio ora è consolare il ragazzo tra le mie braccia, i cui singhiozzi vanno via via aumentando.
Gli dico che va tutto bene e lo penso davvero. Mi sta davvero a cuore questo ragazzo e mi prometto che farò di tutto per aiutarlo, fosse l'unica cosa che faccio.
Dopo l'ennesima rassicurazione Luke comincia a calmarsi e mentre ci stringiamo sempre più forte sento che gli nasce un timido sorriso e così sorrido anch'io.
Restiamo abbracciati per un tempo che non so determinare e devo dire che mi sento davvero bene. Nessuno parla o si muove, ci limitiamo semplicemente a stringerci e sorreggerci a vicenda.
Potrei rimanere così per sempre.
Ecco, non l'avessi mai pensato. Alcuni rumori dall'esterno ci avvertono dell'immediata entrata della stanza da parte di qualcuno.
Luke alza la testa di scatto e si butta sul lato opposto a me sul letto, chiudendo gli occhi e fingendo di dormire. Di riflesso mi alzo dal letto altrettanto velocemente.
"Puff, appena in tempo" penso mentre Rose entra nella stanza.
"Allora 158, saluta la tua nuova dottoressa, vi rivedrete domani" dice con tono sprezzante mentre mi avvicino alla mia cartellina gettata sul pavimento.
"158!!" Urla voltandosi verso il letto dove un Luke apparentemente addormentato sospira in modo da sembrare incoscente.
"Si è addormentato Rose" le dico a voce bassa nascondendo la mano destra dietro la schiena mentre incrocio le dita. È un vizio che ho preso: mentre mento riesco a guardare negli occhi le persone con una sicurezza quasi irritante, ma allo stesso tempo nascono la mano in tasca o dietro la schiena e incrocio le dita. Non so perchè, era partito come un gioco da bambina insieme alle mie amiche e ne ho preso l'abitudine.
"Oh" dice lei continuando ad osservare il corpo di Luke.
"Beh, motivo in più per farti uscire di qui, ormai sono le sette passate" le sette?!?!?! Sul serio?!?! Non me ne sono minimamente accorta...
"Certo!" dico mettendo in mostra un gran sorriso e uscendo dalla stanza, ma non prima di avere dato un ultima sbirciata a Luke che ora sembra dormire davvero.
"Beh allora come si è comportato 158?" chiede appena chiusa la porta dietro di noi.
"Diciamo bene, dai."
"Perchè?" chiede preoccupata
"No nulla, solo mi ha fatto qualche domanda, poi a iniziato ad ignorarmi e infine si è buttato nel letto addormentandosi" mento. Non voglio rivelarle la verità perchè temo la sua reazione.
"Beh, sei la prima con cui si comporta in questo modo. Magari è un segno, magari lo guarirai..."
"Speriamo!! Arrivederci Rose, a domani!" le rispondo dato che ormai siamo all'uscita della clinica. Ho lasciato quell'odiosa cartellina e il camice sul bancone e stringo di nuovo il mio zainetto. Guardo fuori. Piove.
"Dovrò fare una corsetta" penso ad alta voce.
"Oh cara, vuoi un ombrello?" chiede amorevolmente Rose.
"No no, tranquilla e grazie!" le rispondo prima di uscire e sparire di corsa dalla sua vista per non ritrovarmi fradicia. L'impresa mi riesce malissimo, nonostante lo zainetto sopra la testa. Arrivo in macchina e faccio un sospiro di solievo. Metto in moto e arivo a casa, mi faccio una doccia e mi butto a peso morto sul letto. Non ho smesso un attimo di pensare alla giornata appena trascorsa, ho bisogno di distrarmi. Così prendo il mio smatphone, compongo il numero e me lo porto all'orecchio. Subito una voce squillante mi risponde facendomi perdere un timpano:
"Heyyyy Vaneee!!!!"
"Ciao Jade!! Ascolta so che e tardi ma mi chiedevo se..."
"Pizza a casa tua? Certo che sì" completa lei la mia frase
"Tempo di cambiarmi e sono li. Per me ordina il solito grazie!! Ti adorooo!!"
"Ok Jade a dopo!" rispondo con una risatina. La adoro quando fa così la pazza.
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Number 158 (SOSPESA)
FanfictionLuke è un ragazzo molto affascinante che però soffre di gravi problemi mentali, tanto da essere chiuso in una clinica psichiatrica dove è temuto da tutti... Almeno fino all'arrivo di una nuova dottoressa, Vanessa...