~ Per favore leggete alla fine. Buona lettura~
Mi sveglio tra le braccia di Luca e devo ammettere che non vorrei andarmene, con lui sono come a casa. Uno sguardo all'orologio però mi costringe ad alzarmi, sono in ritardissimo!!! Preparo la colazione al mio amico ed esco. Ho dei vestiti puliti in macchina, ieri sono passata in lavanderia. Una scena molto alla 'Mr Bean', lo riconosco ma che ci devo fare?
Arrivata a metà strada il telefono squilla
"Ooohh andiamo sul serio?" Sbuffo frugando in borsa alla ricerca di quel dannato cellulare
"Pronto?"
"Pancakes? Sei seria??"
"Si io volevo..." il semaforo rosso mi costringe a frenare, facendo cadere il telefono dal cruscotto.
"OMMIODIO VANESSA CHE CAVOLO È SUCCESSO SEI VIVA VERO? VERO???"
"Luca che diamine calmati!!" Rispondo
"Sono in macchina e ho frenato facendo cadere il cellulare"
"SEI AL TELEFONO IN MACCHINA?!?!?! MA IO TI UCCIDO!!!" Se possibile urla ancora più di prima.
"Sei in vivavoce banana, ora lo raccolgo uffa"
"Sicura?"
"Cazzo Lù che paranoico!!! Si sicura."
"..." il silenzio dall'altro lato mi fa ritorcere lo stomaco per quello che ho detto.
"Oddio scusa Lù, non volevo lo giuro, solo che continuavi a urlare, ho dormito poco, sono in ritardo..."
"Hey hey hey stop calma! Non ho detto nulla!"
"Appunto..."
"È tutto ok, uh?"
"Si ok..."
"Cooomunque, tornando ai pancakes, buoni!!! Ma non dovevi"
"Invece si. Sono un ringraziamento per ieri..."
"È ok, mi ha fatto piacere!"
"Grazie Lu..."
"Hey, siamo amici, e siamo qui no? Dai su!" Il mio tono mi tradisce sempre ma per fortuna lui lo sa interpretare, forse meglio di me stessa.
"Ora vado, è la colazione migliore del mondo, non la faccio di certo freddare!!"
"Ok ciao Lu" appena la chiamata si chiude sospiro. Sará la giornata peggiore del mese. E può solo peggiorare. Mi conosco, oggi basta poco e scatto come una molla, una bomba pronta a far esplodere almeno metà di se stessa. Perchè metà? Scoppieró davvero solo quando qualcosa mi farà davvero esplodere, come ad esempio la mia storia.
Ho deciso. Oggi nessuna emozione. E nessun dolore a nessuno.LUKE'S POV
Un'altra mattina identica alle precedenti. E a quelle che verranno. Il silenzio della stanza è interrotto da un repentino bussare alla porta.
"Sono in piedi!" Sbraito. Quanto sanno essere fastidiosi quelli. Sbuffo alzandomi e andano a prendere il vassoio che mi offrono con la mia colazione. Se così si può chiamare un bicchiere di thè annaquato e due biscotti a talmente duri da far invidia ad un pezzo di marmo. Hanno talmente tanta paura che combini qualcosa che non mi fanno fare nemmeno i pasti in comune. Bah. Continuo a fissare il cibo e opto per buttare tutto dalla finestra, come al solito. Mi avvicino alle inferiate quando la porta si apre
"Che stai facendo?" È lei, la mia psicologa, ma dal tono sembra abbastanza stizzita. Mi volto di scatto
"Nulla, faccio colazione." Mi guarda scettica.
"Con quella roba li?"
"E con che altro scusa?" Già odio il suo tono da scazzata
"Uff, tieni" dice porgendomi un incarto. Mi avvicino
"Alt, fa sparire quelle... cose" indica ciò che ho tra le mani. Con noncuranza scaravento tutto fuori dalla finestra e prendo il sacchetto, che scopro contenere un croissant.
"Buono!" esclamo addentandolo ma lei semplicemente annuisce. Da quando è entrata non ha mi ancora sorriso, chiesto come sto o cosa mi dicono i miei. Semplicemente se se sta li ferma e mi fissa con uno sguardo del tutto assente. La osservo mordendomi il labbro inferiore tirando lievemente il mio piercing. Ha l'aria molto stanca, occhiaie scure e pronunciate, capelli in disordine e i vestiti spiegazzati. Finisco il mio cornetto mentre lei ancora mi fissa, apatica.
"Vanessa stai bene?" chiedo stranito
"Uh? Oh, si si bene. Tu?" Bramavo quella domanda. Di solito la dice con un sorriso talmente ampio da far sorridere anche me. Ma oggi...
"Si se si può definire bene. Perlomeno oggi non urlano"
"Ok. Hai dormito?"
"Si, due o tre ore, poi non hanno voluto"
"Bene" dice estraendo come sempre la sua agenda e annotando. Aspetta bene??? Che diavolo? Dove sono i rimproveri e le paranoie perchè devo dormire di più?
C'è qualcosa di strano oggi e ciò non mi piace. Qualcosa mi dice che sarà una lunga giornata. Molto lunga"Basta sono stufo! Puoi andartene!!" Sbraito ma il suo volto non fa una piega. Sto impazzendo non riesco più a pensare lucidamente. Quelle fottute voci sono nella mia testa e urlano talmente forte che quasi sembra vogliano uscire da li e farsi sentire da tutti.
Lei mi osserva ancora senza dire o fare nulla e questo mi da' sui nervi. Lo ha fatto tutto il santo giorno. Poche domande, quasi nessuna, annotava qualunque risposta io le dessi e per il resto del tempo mi ignorava. Qualsiasi cosa facessi o dicessi lei mi osservava e semplicemente annuiva, tornando a pensare ad altro. Non sopporto di essere ignorato. Lo facevano tutti i dottori prima di lei e ora lo fa anche lei.
"Ho detto di andartene!"
"Luke, calmati.."
"NO! Non azzardarti a dire il mio nome. Non parlarmi, non guardarmi, semplicemente sparisci dalla mia vista prima che succeda qualcosa di cui potrei pentirmi" per un attimo sembra sorpresa ma si ripremde subito. Alla fine decide di annuire e si dirige alla porta
"Hai ragione. Scusami." Il suo tono si è incrinato all'ultima parola e i suoi occhi sono pieni di lacrime, ma mi volto dall'altro lato fino a che non sento la porta chiudersi.
'Ma che gli prende?', 'Chi si crede di essere', 'Allontatati da lei', 'Non ti fa bene stare con lei', 'È un mostro!'
Queste e altre mille frasi si accavallano nella mia testa, sto scoppiando. Mi porto le mani a tappare le orecchie ma non funziona così caccio un urlo. Un grido che racchiude frustrazione, disperazione, rabbia, dolore, tutto quello che ho dentro. Crollo a terra sperando di vederla entrare nuovamente da quella porta, ma non entra nessuno.
È questa la verità: non verrà nessuno ad aiutarmi, tantomeno lei. Che sciocco sono stato. Devo tornare quello di prima. Freddo, scontroso, pericoloso. E riuscirò a scappare di quì. È una promessa, quant'è vero che mi chiamo Lucas Robert Hemmings.~Allora figluoli... ho pubblicato il primo capitolo della Storia su Andrea Baglio, *partono cori di chiesa con l'alleluia*... mmm si dunque, si chiama "Faida|| Andrea Baglio" e niente, mi farebbe piacere se passaste a dare una guardata e stellinare (amo questo verbo senza un senso apparente) e commentare. Grazie!
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Number 158 (SOSPESA)
FanfictionLuke è un ragazzo molto affascinante che però soffre di gravi problemi mentali, tanto da essere chiuso in una clinica psichiatrica dove è temuto da tutti... Almeno fino all'arrivo di una nuova dottoressa, Vanessa...