8. Intromissione

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All'improvviso verso le cinque di pomeriggio, quindi dopo due ore e mezzo di sonno, suonò una sveglia.

Izuku subito si alzò, senza nemmeno un po' di esitazione, e si diresse in cucina.

Dopo mangiato si infilò una felpa e dopo un 'vado a correre' chiuse la porta e sparì per altre due orette.

Quasi le otto tornò a casa e, dopo essersi lavato preparò il borsone per andare a lavoro.

A: "vuoi mangiare qualcosa? È ora di cena"
I: "sto andando a lavoro" dice non degnandogli nemmeno di uno sguardo continuando a sistemare la roba.

A: "non strafare altrimenti ti sentirai male"
I: "non sono un bimbo, so badare a me" sbuffò.

A: "non credo, hai orari tutti sballati" affermò dopo aver visto una sua tipica giornata.

I: "non ti intromettere troppo! Non è la tua vita" uscì senza nemmeno salutare.

Infuriato Aizawa decise di seguirlo al locale dove vede che, invece del solito show sul palco, Izuku si sta esibendo tra il pubblico circondato da due ragazzi.

Non appena il corvino vede le loro mani toccare tutto il corpo del minore va su tutte le furie.

A: "Cazzo fate?!"
X: "Cosa vuoi! È il nostro turno!"
Y: "Già aspetta vecchio"

Izuku intanto era stupito dalla scenata che aveva fatto e dello spettacolo poco carino che il maggiore gli stava facendo fare a lavoro.

I: "S-Scusate, c'è stato un malinteso ora il signore se ne va"
A: "Eh?! Cosa dici! Io non vado da nessuna parte" lo tirò a se per un braccio.

Y: "Abbiamo già pagato un extra per questo vecchio!"
A: "non sono vecchio, e non me ne frega dei vostri stupidi soldi"

X: "Eh? Vuoi forse essere picchiato?!"
A: "Vi do il doppio se ve ne andate"

X: "Come osi!"
I: "S-Scusate! Ora chiamerò qualcuno che provveda a tutto!" Disse inchinatosi imbarazzato.

I: "farò sì che non paghiate nulla inoltre in omaggio avrete una notte con chiunque altro qui dentro" cercò di corrompere i due ragazzi.

X: "bene! Ora fa sparire questo vecchio"
I: "Certo signore, ora se mi seguirete vi darò due chiavi"

Izuku gelò con uno sguardo a dir poco omicidi il maggiore, mentre risolveva la questione da quest'ultimo creata.

Appena risolto tutto tronò dal corvino trascinandolo nella sua camera.

A: "quei due erano incredibil-" non riuscì a finire la frase che uno schiaffo colpì in pieno la sua faccia.

Izuku ormai con le lacrime agli occhi aveva sfogato tutta la sua rabbia grazie a quel gesto.

I: "Sei forse stupido? Credi che quello che abbia fatto sia gratis?! Le due notti gratuite le dovrò scalare dalla mia paga?! O credi che ora i due prostituti risolvano il mio problema rimettendoci loro?!"
Urò pieno di rabbia con il maggiore.

I: "ma ci pensi a quello che fai?! O sei talmente stupido da non capirlo eh?!" continuò.

I: "ti stai immischiando in questioni che non ti appartengono caro professore di sto cazzo! Io ho bisogno di questo lavoro!"

A: "ma-"
I: "niente ma! Lei non sa quanto mi ha umiliato, mi stava facendo perdere il lavoro"

A: "senti ragazzino io non mi faccio dire cosa sia giusto e cosa no da un prostituto!" rispose incazzato a sua volta.

Ormai anche il maggiore accecato dalla rabbia non vide la faccia ferita del più piccolo che sentendo quelle parole ci rimase malissimo.

Non aveva scelto lui di fare quel lavoro, non gli avevano dato altre scelte da piccolo, e anche ora se avesse voluto cambiare lavoro non ci sarebbero stati lavoro ben retribuito abbastanza da fargli continuare gli studi e sopravvivere.

Sia perché non si assumevano ragazzi giovani sia perché i pochi lavori che lo facevano pagavano davvero poco e niente per lavori pesanti che magari non gli permettevano nemmeno di andare a scuola.

Non voleva diventare un prostituto, sapeva di aver deluso anche la madre, eppure era l'unico lavoro in cui lo pagavano bene.. quindi sentire che era solo un prostituto da non ascoltare nemmeno lo aveva ferito.

I: "vattene allora! Nessuno ti ha detto di venire qui e starmi appiccicato! Se non puoi sentire nulla da uno stupido prostituto allora vattene!"

A: "io- cioè non intendevo questo" provò a giustificarsi capendo la gravità delle parole dette.

I: "anzi sai che faccio?! Me ne vado io, torno a casa mia! Così non avrai uno stupido prostituto a casa!" disse mettendosi il cappotto per coprirsi e prendere il borsone per poi andarsene.

Aizawa si diede dello stupido e, raccattando le sue cose, tornò a casa sperando di trovare anche il verde.. ma ovviamente così non fu.

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