Il giorno dopo al triste incidente di Caroline, la situazione scolastica ritornò stabile e Bethany prese posto accanto alla sua compagna di banco <<è assurdo quello che è accaduto a Caroline>>esclamò quest'ultima mentre ripassava il rossetto scuro sulle labbra <<vorrei tanto sapere chi è stato>>rispose Bethany <<sicuramente è ancora qui attorno>>disse la ragazza guardando intensamente Bethany <<dai non scherzare, non è così credi davvero ci sia un serial killer tra noi?>>chiese Bethany preoccupata <<sono sicura al novantanove percento>>rispose la ragazza <<Lili so che è una pessima situazione ma non serve aggravarla>>la rimproverò Bethany prima che Abel si unisse a loro <<ciao ragazze di che parlate?>>chiese il ragazzo poggiando i gomiti sul banco di Bethany e la sua testa toccò per qualche attimo le sue braccia tanto che Bethany arrossì <<stavo spiegando a Bethany che per me il serial killer è ancora nella zona e che dobbiamo stare attenti>>rispose Lili e Abel colpì il suo piede accidentalmente tanto che Lili dovette trattenersi dal gemere di dolore <<che assurdità! non credere mai a quello che dice Lili, è una svitata e spesso agisce di fantasia>>spiegò Abel <<tu come lo sai? a stento vi ho visti parlare tre o quattro volte>>chiese Bethany confusa da tutte quelle informazioni sulla compagna di banco, Abel rimase in silenzio per qualche secondo e dovette intervenire Lili per interrompere quel momento di disagio <<io e Abel ci stiamo frequentando>>rispose sospirando e Abel le lanciò una occhiataccia <<oh non sapevo>>esclamò Bethany sorpresa <<è un avvenimento recente>>si giustificò Abel profondamente a disagio <<mi fa piacere>>disse Bethany con una puntina di gelosia. Non sapeva perchè quando si trovava accanto ad Abel si sentisse così disorientata, era come se qualcuno esterno le cancellasse la memoria e ci inserisse solo pensieri positivi verso quel ragazzo, si sentiva appesantita come se stesse per succedere ogni volta qualcosa di terribile ma poi nulla. Dopo quella conversazione, Abel e Lili si incontrarono dietro la scuola, era un luogo appartato e di solito non era frequentato da brave persone ma con l'aspetto che avevano entrambi, nessuno li avrebbe mai torto un capello. Abel era sempre torvo e indossava abiti scuri, Lili aveva i capelli ramati e vestiva gotico, aveva le unghia affilate e laccate di nero e il make up sempre in ordine, la sua pelle era levigata come quella della porcellana e questo creava invidia tra le sue coetanee. Lili si sedette sugli scalini accanto alla spazzatura stracolma di roba putrefatta, Abel le si sedette accanto <<allora perchè hai detto di incontrarci?>>chiese Lili <<come ti è saltato in mente di dire a Bethany che ci stiamo frequentando?>>domandò Abel arrabbiato <<bocconcino, volevi davvero che la strega sapesse chi sei davvero? è la prima cosa che mi è venuta in mente, di solito i terreni fanno così inventano frottole per proteggersi dai danni collaterali>>rispose Lili <<sai sto imparando parecchio da loro da quando sono qui, non sono poi così diversi da noi>>aggiunse Lili <<parla per te, demone!>>sbottò Abel <<perchè tu non lo sei? un angelo non ucciderebbe mai degli esseri umani>>lo provocò Lili mostrando i suoi occhi rosa brillanti <<io sono la mano destra di dio! non sono un becero demone tentatore come te>>rispose Abel mantenendo la calma e Lili si appoggiò sulla sulla spalla <<oh povero diavolo, ti ci vorrebbe solo un po' di divertimento>>disse Lili ma lui la scansò <<non mi servono le tue luride mani!>>gridò infastidito <<eppure mille anni fa, ci siamo divertiti insieme>>sussurrò Lili per poi puntellarlo con i cani affilati <<ricordi quando ci siamo divertiti con quell'umana? come tu ti sei divertito?>>chiese Lili con voce suadente <<come lo hai ucciso anche se era innocente e poi l'ho sbranato?>>continuò Lili <<forse è l'unico peccato rilevante che ho>>tentò di giustificarsi Abel <<io e te siamo uguali, dio ti ha rinnegato già da troppo tempo ormai quindi basta combattere per un dio che ti ha esiliato>>disse Lili provando a convincerlo <<vuoi che segua la tua stella del mattino? te lo scordi! non lo farò mai, io sono la mano destra di dio e sono la giustizia>>disse Abel e Lili gli accarezzò una guancia <<questo corpo è ancora più sexy di quello che avevi mille anni fa>>disse Lili avvicinandosi sempre di più al suo volto <<tu invece rimani sempre la solita stronza>>rispose Abel guardandola con fare minaccioso <<solo perchè non somiglio alla tua Bethany non significa che io non sia attraente>>disse Lili a bassa voce e Abel la prese per il collo alzandola da terra di qualche centimetro <<non osare pronunciare il suo nome!>>gridò Abel rivelando il suo vero aspetto <<quegli occhi fiammanti non mi incanteranno se pensi questo, sono difficile da ammaliare ma in compenso tutti gli uomini cadono ai miei piedi>>disse Lili ridendo in segno di sfida <<io non sono un umano, non puoi ipnotizzarmi con i tuoi sporchi giochetti>>disse Abel stringendo sempre più forte la sua gola <<e tu non puoi uccidermi in questo modo>>disse Lili prendendo il pollice di Abel per portarlo sulle sue labbra e morderlo fino a sanguinare <<lurido vampiro succhia sangue! stai lontano da me e da Bethany!>>gridò Abel facendo schiantare Lili direttamente nel bidone della spazzatura <<questo amore per i terreni ti ucciderà come ha fatto già millenni di anni fa!>>gridò Lili rotolandosi nella spazzatura, Abel la ignorò e tornò da Bethany. Abel provava un sentimento forte per una umana che aveva dei poteri di chiaroveggenza e che era capace di annientarlo da un momento all'altro ma nonostante tutto, quell'amore riusciva a combattere per rendere il mondo un posto migliore. La sua intenzione non era uccidere a sangue freddo ma punire chi aveva sbagliato anche se lui stesso era un peccatore. Desiderare di stare con una terrena, sfiorarla in quel modo, avrebbe portato dio a cacciarlo dal paradiso e lui voleva essere colui che avrebbe posto fine al mondo. Conosceva angeli prima di lui che avevano rinunciato al loro posto nella Rosa per seguire gli esseri umani. Molti erano morti una volta caduti privi di ali sulla terra, altri erano stati inceneriti dallo stesso dio e molti invece avevano deciso di seguire Lucifero abbandonandosi ai piaceri materiali. In ogni caso, tutti avevano ricevuto la loro punizione e Abaddon non sarebbe stato immune per questo aveva due alternative: uccidere Bethany o rinunciare al suo scopo. Cosa avrebbe pensato Bethany scoprendo la sua vera natura? lo avrebbe paragonato ad un mostro? lo avrebbe accettato? Lili aveva ragione, mai distruggere i confini celesti anche se a lei era concesso di farlo. Ardat Lili, era un demone della categoria dei succubi, amava tediare gli uomini, distruggere le famiglie, nasceva dal caos, era stata la responsabile persino della Guerra di Troia. Viveva da millenni in corpi differenti e assolutamente bellissimi, li manteneva fino a quando non esauriva tutta la linfa vitale anche se continuava a nutrirsi di sangue liberamente. L'incontro tra loro era nato 1000 anni prima, Lili aveva sbranato alcuni cavalieri templari vicino Gerusalemme, Abaddon era uno di loro ed era riuscito a fuggire da quella donna ostile. Sembrava una donna come tante, aveva il tratto peculiare dei capelli rossi e un taglio profondo sul viso come se fosse stata torturata <<strega! perchè uccidi questi credenti?>> domandò Abaddon puntandogli la spada contro <<devono soffrire! perchè hanno ucciso la mia gente!>>rispose la donna <<erano infedeli, seguaci di Satana>>disse Abaddon <<cosa c'è di male? un uomo non può professare il credo che vuole?>>chiese la donna <<sono un templare, non le conviene parlare in questo modo>>disse Abaddon avanzando verso la donna ma questa si tolse gli abiti rimanendo nuda <<fatelo! potrei morire per il mio credo>>gridò la forsennata e Abaddon conficcò la spada nel costato della donna ma lei iniziò a ridere e rivelò il suo aspetto <<che piacere incontrarti, Abaddon>>disse la donna <<Ardat Lili, quindi è qui che ti nascondi>>disse Abaddon abbassando la spada <<proprio in persona, sei qui per goderti il tramonto della terra?>>domandò Lili <<siamo nel 1.019 avanti Cristo, la fine del mondo doveva essere avvenuta nell'anno mille>>rispose Abaddon <<tanto lo sappiamo entrambi che gli esseri umani si distruggeranno con le proprie mani, noi siamo qui solo per dare una mano e adempiere ai nostri doveri>>spiegò Lili <<e quale sarebbe il tuo scopo? succhiare il sangue alla gente innocente?>>domandò Abaddon <<perchè non vieni a scoprirlo?>>sussurrò Lili seducendolo. Abaddon a quel tempo non era ancora inesperto con i demoni, ne aveva trovato soltanto uno morto parecchi anni prima. La conoscenza con Ardat Lili, un demone succube era sconosciuta. Decise di acconsentire ciò che gli propose Lili e insieme si recarono a Gerusalemme nelle zone sotto influenza cristiana. Abaddon nascose Lili rischiando la pelle umana per proteggerla. Restarono a dormire in un piccolo podere nella campagna che Abaddon aveva ottenuto fingendosi umano. Lili non fece complimenti e si lanciò sul letto improvvisato per poi recitare un verso della bibbia <<ed egli afferrò il dragone, il serpente antico cioè il diavolo satana e lo incatenò per mille anni, lo gettò nell'abisso ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui perchè non seducesse più nazioni fino al compimento dei mille anni>>pronunciò Lili e emise un gemito di dolore quando finì il versettò tanto che Abaddon le si avvicinò e vide la sua lingua umana completamente bruciata e del sangue fuoriuscire dai suoi occhi <<stupido di un diavolo! perchè lo hai fatto?>>chiese Abaddon <<perchè è bello essere blasfemi davanti ad un servitore di dio>>ridacchiò Lili mostrando i canini <<quello che hai detto comunque non è vero, il mondo non finirà adesso>>spiegò Abaddon <<e tu come lo sai? hai conversato con dio?>>chiese Lili ed emise un altro gemito di dolore <<basta te ne prego!>>gridò Abaddon <<ti preoccupi di un diavolaccio come me, che tenero ma hai tutto fuorchè l'aspetto di un angelo>>disse Lili guardando gli atteggiamenti mostruosi <<non tutti gli angeli hanno caratteristiche perfette>>rispose Abaddon <<tu sei davvero un mostro! ringrazio che indossi le squame di umano>>disse Lili ridendo <<si chiama pelle, non squame>>la corresse Abaddon <<qualunque cosa sia, non sai quanto mi eccita soprattutto quando infilo i miei canini>>disse Lili e Abaddon le toccò una guancia ancora sporca di sangue <<i demoni non sarebbero mai dovuti esistere, siete così viscidi e insensibili>>disse Abaddon riluttante seppur ammaliato dall'aspetto della succube <<anche tu dovresti esserlo ma sei sempre stato compassionevole nei confronti degli uomini>>disse Lili <<tu cosa ne sai? non mi conosci affatto>>sbottò Abaddon <<tutte le entità celesti e infernali hanno iniziato a prenderti in giro, all'inferno si prendono gioco di te definendoti un sempliciotto ma io non credo alle voci di corridoio>>rispose Lili ridacchiando <<sembri un essere mostruoso che si sforza di amare gli esseri umani e a capire da dove deriva tutto quell'odio tra loro>>continuò Lili <<è così, sono la mano destra di dio per un motivo>>spiegò Abaddon <<devi capire se sei l'antieroe di questa storia o il villain>>disse Lili a bassa voce <<in ogni caso per me non cambierebbe niente>>sussurrò Lili e lo baciò delicatamente sulle labbra. Abaddon non aveva mai baciato nessuno e tutto ciò lo colpì di sorpresa. I due si baciarono intensamente nelle loro rispettive forme umane e un po' della cattiveria della succube entrò dentro Abaddon cambiandolo per sempre.
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La mano Destra Di Dio
ParanormalBethany é una ragazza statunitense che vive in una tranquilla cittadina del Connecticut fino a quando i suoi vicini di casa muoiono in un terribile incidente. La ragazza però ha un segreto fin troppo oscuro da nascondere. Il suo migliore amico era u...