Capitolo 14

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Bethany capì di essersi fidata troppo solo perchè l'amore l'aveva resa debole. Aveva dimenticato in un secondo tutti gli insegnamenti di Juana, c'era gente cattiva che la voleva morta, legata contro un albero e messa a rogo proprio come in quel momento con le catene in Adamas che le stavano schiacciando il corpo e probabilmente la stavano indebolendo. Bethany iniziò a gridare con la speranza che qualche amante della caccia abituale la sentisse

chi però avrebbe colto il rischio di finire implicato in quella sorta di gioco macabro tra una eterna lotta di angeli e demoni? Doveva fare qualcosa prima che Caliel ponesse fine alla sua vita. L'angelo dal canto suo stava targiversando, aveva con sè la spada celeste e la rigirava tra le mani come se fosse un giocattolo per niente mortale, Abel era immobilizzato e supplicava Caliel di non farlo <<sei ancora in tempo per fermarti!>>disse la mano destra di dio <<ti sto semplicemente facendo un favore>>rispose Caliel avanzando verso Bethany <<il favore lo stai facendo a te stesso perchè sai cosa succederebbe se io venissi cacciato dal paradiso, stai solo proteggendo la tua reputazione! sei un angelo meschino>>gridò Abel a denti stretti con la voce piena di odio <<è giusto che sia così, tutto si compierà come dio ha sempre voluto>>rispose Caliel e con tono solenne trafisse la povera ragazza al cuore.

Abel alla vista di quella visione, gridò disperato mentre il volto di Bethany sorrideva sadisticamente come se non fosse più la giovane strega che era cresciuta a Simsville additata da tutti come figlia del demonio. Il suo corpo improvvisamente si elevò verso l'alto spezzando le catene che la tenevano rinchiusa come se stesse risorgendo come una fenice mentre Caliel era accasciato per terra colpito al cuore allo stesso modo di Bethany, toccò la ferita e si accorse di star dissanguando <<cosa mi hai fatto strega!>> gridò Caliel abbagliato dalla luce divina che stava sprigionando Bethany dal suo corpo <<un angelo non può uccidere un altro angelo>>spiegò Abel scioccato da quella visione <<un angelo! io l'ho colpita con la spada celestiale! come-come>>Caliel continuò a guardare quella creatura elevarsi verso l'alto mentre mano a mano stava morendo lentamente, Abel sorridendo benedicendo dio per aver risolto la situazione ma poco dopo, Bethany cadde per terra come se tutta quella luce celestiale fosse stata risucchiata dal vuoto, si contorse da dolore e la sua pelle si dilaniò, si crearono due protuberanze sulla testa come delle piccole corna in sviluppo e il ventre si gonfiò come quello di una donna partoriente. Abel guardando Caliel ormai morto sul terreno, riuscì a riacquisire i suoi poteri e raggiunse Bethany che si era trasformata in un mostro tanto che aveva perso l'uso della parola. Iniziò a ringhiare come un animale inferocito mentre Abel tentava di calmarla <<Bethany! cosa ti sta succedendo?>> chiese Abel guardando la pancia gonfia e sul punto di esplodere, Bethany tentava di graffiarlo con i suoi artigli. All'improvviso comparve una figura che era rimasta a guardare tutta la scena senza mai intervenire, chiamò Bethany e lei accorse <<figlia mia, vieni da me>>disse la figura, Abel inseguì Bethany e vide davanti a sè Belial <<cosa ci fai qui? cosa stai combinando?>>chiese Abel confuso, Belial accarezzò la testa della povera Bethany ormai dalle sembianze animali <<finalmente ti sei unito alla festa, Abaddon>> esclamò contenta e vittoriosa Belial <<ho atteso questo momento per 16 anni, finalmente posso riabbracciare la mia bambina>>raccontò Belial <<tua- tua figlia?>>chiese Abaddon ancora sconvolto da quella rivelazione <<mettiti comodo angioletto, ti rivelerò la grande profezia che il tuo dio non ha mai detto>>rispose Belial facendo un colpo di tosse iniziando a raccontare la vera storia di Bethany.

Quando ancora i regni celesti erano ancora uniti tra loro, Belial non era che un angelo residente nella candida Rosa come tutti gli altri angeli superiori. Lucifero era il più splendente e il primo eletto da dio per portare giustizia e pace tra gli uomini. Belial addirittura provava gelosia nei confronti dell'angelo più bello del paradiso perchè provava dei sentimenti per una mortale. Quando dio lo scoprì, cacciò Lucifero e coloro che avevano una condotta poco esemplare nell'abisso e i regni si divisero. Belial però una volta trasformata in un demone, scoprì di essere incinta e le stesse guardie infernali portarono via il bambino affinchè fosse affidato ad un terreno e cresciuto dimenticando di essere il figlio di Belial. 

Belial raccontò quella storia continuando ad accarezzare Bethany  per tranquillizzarla <<lei è la chiave per la mia vendetta, dentro di lei scorre sia sangue di demone che di angelo>>spiegò Belial <<lei non si unirà mai a te!>> rispose Abaddon <<ah davvero?>>ridacchiò Belial <<guarda un po' il suo ventre>>continuò Belial. Bethany aveva la pancia gravida come se avesse dovuto partorire da un momento all'altro <<cosa? io non posso procreare!>>disse Abaddon alzando la voce <<sei sempre stato destinato agli abissi, l'angelo Caliel aveva ragione, quello che è successo è raro e dovresti andarne fiero, quel bambino ha salvato Bethany>>spiegò Belial accarezzando Bethany all'altezza della pancia <<Bethany é stata protetta e quella forza dentro di lei, si é sprigionata in un potere più grande di quello che condividono angeli e demoni>> continuó Belial <<stai cercando di dirmi che lei non é né angelo né demone?>> chiese Abaddon <<tutto il contrario angioletto, lei é metá Angelo e metá demone, il mio grembo l'ha partorita ma il seme appartiene a uno degli angeli splendenti ancora residente nella Rosa, il suo nome é Jeremiel penso tu lo conosca>> rispose Belial <<Jeremiel non ha mai detto di avere un figlio! mi chiedo come abbia fatto a nascondersi cosí bene>> disse Abaddon <<perché é un codardo! quando gli ho chiesto di scegliere se rimanere in paradiso o cadere con me e crescere questo bambino insieme, lui ha negato tutto, ha detto che gli angeli non possono concepire ma tu sei la prova Abbaddon! Il tuo seme,ha generato una creatura che cresce nel grembo di Bethany, adesso hai due scelte puoi seguirmi nel regno infernale e cresceremo tutti insieme questo bambino oppure prenderò con me il bambino e lascerò Bethany ridotta in queste condizioni>> disse Belial proponendo le due scelte <<non te lo lasceró fare! se davvero questo bambino é mio figlio, allora lo proteggerò a tutti i costi! io amo Bethany e adesso finalmente l'ho capito, farei di tutto per lei perché il suo amore mi guida sempre dove la luce di Dio non arriva mai>> dichiaró Abaddon apertamente e a quelle parole blasfeme, il terreno crolló sotto ai suoi piedi creando una voragine simile a quella aperta per strada, Belial inizió a ridacchiare in modo incontrollato <<stanno comparendo i primi poteri demoniaci, la bocca dell'inferno ti reclama triste angioletto>> disse Belial continuando a ridere in maniera malvagia ma qualcuno spezzó l'atmosfera di entusiasmo gridando a gran voce <<lurida bugiarda! come osi chiamare Bethany tua figlia? Io sono sua madre e tu non le farai ancora del male!>> Belial si giró verso la voce conosciuta e rispose <<Juana pensavo fossi morta, non ti é bastato il trattamento che ha avuto il tuo corpo? ne vuoi ancora?>> chiese Belial <<ti sbagli demone, io non sono Juana>> rispose la donna <<Io sono Hanna>> dichiaró la donna lasciando i presenti scioccati da quella rivelazione.

La mano Destra Di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora